Scene da un matrimonio, la recensione della serie completa

Su Sky e NOW sono ora disponibili tutti e cinque gli episodi della serie Scene da un matrimonio diretta da Hagai Levi e con Oscar Isaac e Jessica Chastain.

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a cura di Francesca Borrello

E’ andato in onda lunedi su Sky e NOW l’ultimo episodio della serie Scene da un Matrimonio, l’adattamento di Hagai Levi della classica miniserie svedese di Ingmar Bergman del 1973.

Scene da un matrimonio ha debuttato a livello mondiale alla 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e tra i produttori vediamo figurare anche gli stessi attori protagonisti Jessica Chastain e Oscar Isaac.

Dove eravamo rimasti

Come vi avevamo già anticipato nella recensione in anteprima del primo episodio, la trama gira attorno a Mira e Johnatan e si focalizza sul loro matrimonio, scendendo nei dettagli della loro relazione durante i cinque episodi. A distanza di quasi cinquant’anni, Hagai Levi è riuscito a mantenere alcuni dei punti fondamentali dell’originale di Bergman, nonostante i personaggi e le situazioni del nuovo Scene da un matrimonio siano più moderni e rappresentativi dei nostri tempi. Grazie alla visione di Levi, gli spettatori riescono così a immedesimarsi meglio nei protagonisti, seguendoli con più affiatamento durante tutta la serie.

Nel primo episodio si viene introdotti ai due coniugi con un espediente narrativo: una delle studentesse di Johnatan (Oscar Isaac) è alle prese con la propria tesi e il professore si è offerto di aiutarla partecipando con la moglie al sondaggio. Se durante questi momenti in cui sono chiamati a definirsi come individui i due si dipingono come una sorta di coppia perfetta, l’aria che si respira è tutt’altro che idilliaca: Mira (Jessica Chastain) appare estremamente nervosa a disagio, faticando ad aprirsi e concordando tendenzialmente con il marito per non sbilanciarsi. Johnatan al contrario, risulta molto aperto e disponibile, totalmente a proprio agio nella comunicazione dei propri pensieri.

Emozioni e comunicatività

I temi che avevamo individuato nel primo episodio, si ripropongono lungo tutti e cinque i capitoli della miniserie, ricalcando a grandi linee quelli dell’originale. Amore, matrimonio e desiderio si rincorrono assieme a Mira e Johnatan, che affrontano la rottura profonda del rapporto più importante della loro vita. E mentre gli anni passano, loro sembrano essere l’unica costante nella vita dell’altro, incapaci di lasciarsi andare del tutto, ma impossibilitati a stare insieme per davvero.

La serie è uno sguardo profondo ed intimo in un rapporto che muore, si distrugge e si rinnova, ed è proprio nelle parole di Hagai Levi che troviamo conferma in questo, quando definisce Scene da un matrimonio come la storia d’amore di due persone che si sono salvate a vicenda, sono morte assieme e nonostante i trascorsi, non possono rinunciare l’uno all’altra.

E’ quindi chiaro che il punto focale della serie oltre che il legante tra i vari episodi siano le emozioni dei personaggi, che tentano di basare il proprio rapporto sul dialogo fino a raggiungere lo sfinimento, ma senza realmente comunicare in maniera funzionale. Oscar Isaac e Jessica Chastain sono la coppia perfetta per interpretare un rapporto così profondo e duraturo, due interpreti eccezionali che coinvolgono gli spettatori nelle proprie emozioni, mostrandoci ogni piccola sfumatura ed incrinatura che Mira e Johnatan possono avere.

E se l’esasperazione che traspare dal “non lo so!” di Mira durante la prima discussione con Johnatan ha funzionato da sdoganamento della propria insicurezza, questa sensazione di instabilità ed incertezza si allarga piano piano alla coppia, dilagando malamente in ogni loro contatto durante la separazione e dissipandosi totalmente nell’ultimo, quando finalmente i due sembrano aver trovato la propria dimensione nel loro rapporto e nel mondo.

Gli espedienti tecnici narrativi

Scene da un matrimonio però, non è solo una storia proposta agli spettatori. Hagai Levi ci introduce fugacemente al mondo del cinema facendoci percorrere qualche istante prima dell’inizio dell’episodio assieme ad uno dei due protagonisti seguendoli con una camera in piano sequenza. Questa tecnica è quasi un’immersione forzata nella realtà, non avendo alcun taglio di scena o inquadratura, e aiuta lo spettatore a prendere un contatto maggiore con il racconto.

Come nel primo episodio, tutta la serie è girata principalmente all’interno della casa di Johnatan e Mira, in cui lo spazio viene usato per accogliere gli spettatori e farli parte integrante della loro intimità di coppia. Tuttavia, Hagai Levi usa un'altra tecnica per aiutare lo spettatore a percepire meglio le emozioni dei protagonisti, modulando i toni di luce durante ogni episodio. Nella prima puntata abbiamo colori caldi, accoglienti, rassicuranti come possono essere il giallo e l’arancio.

Pian piano però, questa luce si raffredda sempre di più, ad ogni passo che Mira e Johnatan compiono nell’allontanamento tra di loro, quasi a voler sottolineare la rottura della propria relazione. L’ultimo episodio infatti usa principalmente i toni freddi del blu. Se da un lato però, rappresentano la fine della passione che li lega, dall’altro risultano quasi rilassanti, a simboleggiare la tranquillità con cui i due vivono il proprio rapporto in questo momento. Nonostante tutti i trascorsi e le litigate però, nell’ultima scena degli ex coniugi possiamo vedere come il loro amore per l’altro non verrà mai spento, grazie ad un unico punto focale più caldo su di loro.

In conclusione

Scene da un matrimonio offre quindi il proprio sguardo privato, nudo e crudo sull’intimità di un rapporto di coppia che potrebbe essere quella di chiunque di noi. Hagai Levi, Jessica Chastain e Oscar Isaac riescono a mettere allo scoperto le emozioni all’interno di una relazione, parlandone restando totalmente super partes. L’amore può essere quindi qualcosa che unisce e divide, che consuma e che crea, ma a cui nessuno, una volta provato, riesce a rinunciare.

Il successo che Scene da un matrimonio ha riscosso al Festival di Venezia sembra quindi essere ben meritato, tanto da farlo considerare un piccolo capolavoro dalla critica. Dunque non possiamo che consigliarvene la visione: potete trovare tutti e cinque gli episodi di questa miniserie su Sky e NOW.