Immagine di A scuola di magia e morte: Scholomance – Lezioni Pericolose. La recensione
Cultura Pop

A scuola di magia e morte: Scholomance – Lezioni Pericolose. La recensione

Magia e morte si incontrano in Scholomance – Lezioni Pericolose, il nuovo romanzo di Naomi Novik edito da Mondadori. La nostra recensione.

Avatar di Rossana Barbagallo

a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

Mondadori porta in Italia Scholomance – Lezioni Pericolose, il romanzo fantasy young adult di Naomi Novik. Magico, pericoloso e travolgente.

Immaginate di vivere in un luogo dove creature oscure, chimere e mostri orribili minacciano costantemente la vostra sopravvivenza, in ogni momento della giornata. Uscite dalla vostra camera, vi dirigete verso le docce e... fine, siete morti, mangiati da una mostruosità qualunque. Per questo vivere alla Scholomance, la scuola di magia protagonista del romanzo di Naomi Novik, non è per niente semplice. Una scuola mai vista prima, sospesa nel vuoto, dove in ogni angolo può annidarsi una creatura capace di divorare gli studenti dotati di poteri magici che popolano l’istituto. Ed è sempre per questo che il fantasy young adult della Novik ci ha catturati nel suo vortice di pericolosa magia, mentre tra le sue pagine seguiamo le vicende di Galadriel Higgins (detta El) raccontate dalla stessa protagonista. Primo volume di quella che è stata preannunciata come una trilogia pubblicata da Mondadori, Scholomance – Lezioni Pericolose non è il fantasy che si aspetta. Ecco perché.

A scuola di morte

Galadriel Higgins è una strega e come tale viene inserita in una scuola di magia, la Scholomance. Nè lei nè la scuola, tuttavia, sono ciò che ci si potrebbe aspettare. Galadriel attinge al proprio mana (ovvero il flusso di potere di cui dispone ogni mago e strega) con una particolare predisposizione agli incantesimi di distruzione: se lo volesse, potrebbe incenerire ogni cosa lungo il suo cammino con una potenza senza eguali. La Scholomance, d’altro canto, è una scuola di magia dove ogni giorno i suoi studenti sono costretti a cercare di salvare la pelle contro i mostri che la infestano. Non vi è alcun insegnante o altri adulti e per gli studenti eccellere nelle materie passa in secondo piano rispetto a tenere salva la propria vita, messa costantemente in pericolo dalle creature spaventose che si annidano in ogni angolo, desiderose di divorare gli individui portatori di mana.

Potrebbe sembrare un luogo comune, ma in un luogo del genere l’unione fa la forza: peccato che Galadriel sia sempre, costantemente allontanata da tutti, per l’aura distruttiva che emana. Fino al giorno in cui Orion Blake, lo studente più amato della scuola, le salva la vita e lei, per tutta risposta, sviluppa invece una forte antipatia verso il suo salvatore. Suo malgrado, Galadriel si troverà invischiata in una nuova amicizia che le farà comprendere quanto siano importanti i legami alla Scholomance e le consentirà di ideare un piano per ripulire la scuola dai mostri nel giorno più importante dell’anno: il giorno dei diplomi, in cui si compie la più cruenta carneficina di studenti.

Scholomance – Lezioni Pericolose, alla prova della lettura

Accostarsi a un romanzo young adult è sempre un po’ una scommessa: non sai mai se sarà tanto sentimentale e smielato da lasciarti l’amaro in bocca o se, al contrario, sarà in grado di raccontare tematiche giovanili con un approccio critico e maturo che possa fare apprezzare la storia anche a un pubblico adulto. Ci sentiamo di dire che Scholomance rientra senza grossi ostacoli nella seconda categoria di romanzi. Un fantasy young adult ambientato in una scuola di magia i cui protagonisti sono giovani studenti, le cui vicende sono tuttavia presentate nella maniera ideale per poter essere lette tanto da un bacino di lettori giovani e idealisti, quanto da uno maturo e disincantato. Così, ad esempio, se la tematica amorosa sembra essere sempre dietro l’angolo con la tensione che si crea tra la protagonista Galadriel e il suo “odiato” salvatore Orion, è evidente come vi siano altri aspetti dalla pressante urgenza cui viene dato maggior risalto.

Essere sempre preparati, tanto fisicamente quanto nelle conoscenze magiche, ad improvvisi agguati; tenersi sempre all’erta e non abbassare mai la guardia; essere tanto scaltri da poter sfruttare a proprio vantaggio qualunque situazione e alleanza (anche quelle in cui a rimetterci le penne siano altri). Scholomance – Lezioni Pericolose è un continuo camminare in bilico sul filo del rasoio, dove gli acrobati sono Galadriel e gli altri studenti-carne-da-macello mentre il rasoio è una scuola infestata di orrori che potrebbe simboleggiare senza troppi indugi la vita adulta. Il fatto che non vi sia alcun insegnante in questa scuola, la preparazione di cui tutti i giovani, volenti o nolenti, devono disporre per sopravvivere, i calcoli e le macchinazioni che ciascuno deve fare per capire quanto di vantaggioso vi sia nei rapporti con gli altri per poter arrivare indenni al diploma: la Scholomance non è allora solo una scuola tra delle mura antiche, sospesa in un nero abisso di nulla, ma la vita vera in cui tutti arranchiamo ogni giorno cercando di fronteggiare i vari “mostri” che ostacolano il nostro cammino.

La tensione in Scholomance – Lezioni Pericolose è perciò sempre palpabile. Il romanzo di Naomi Novik tende a essere un po’ più lento intorno alla parte iniziale del libro, per poi correre attraverso scontri e morte man mano che si dirige verso il finale. Tuttavia anche i momenti di relativa “calma” sembrano presagire sempre qualcosa di funesto: la Novik sa insomma come tenere il lettore incollato alla sua storia, la sua è una mano sapiente che ci conduce attraverso la vita spericolata di Galadriel e, indirettamente, anche degli altri poveri studenti costretti a dover camminare al fianco della morte ogni giorno. Tutto ciò, condito abbondantemente da un’ambientazione magica in cui il sovrannaturale diventa persino piuttosto verosimile.

Un mondo magico e oscuro

Un’ambientazione dark, in cui non vi sono orpelli o abbellimenti, poiché quando il pericolo è una costante tutto il resto sembra diventare futile. La magia, nel mondo narrato da Naomi Novik, è un fattore considerato normalmente presente, benché gli individui che non ne sono dotati non possono percepirla, ritenendo perciò che non esista. In Scholomance – Lezioni Pericolose possedere una dote magica ha come diretta conseguenza l’essere una preda appetitosa per le creature che a quanto pare non si limitano a infestare la scuola (attratti in massa dalla grande quantità di studenti), ma girovagano anche per il mondo, in agguato per divorare i contenitori di mana, soprattutto quelli giovani non ancora in grado di controllare il proprio potere.

In questo contesto, la costruzione del mondo operata da Naomi Novik è un altro aspetto che rende Scholomance ben fatto. È a causa della persistente minaccia che perseguita streghe e maghi che in ogni parte del mondo tali individui si sono organizzati in “cerchie”, gruppi ristretti e pressoché d’élite in grado di garantire protezione e sicurezza grazie alle doti magiche congiunte di ciascuno, oltre che a una ghiotta scorta di mana disponibile per tutti i membri. Vige insomma la legge del più forte, del più ricco, del più utile, persino del più bello e simpatico: se non possiedi tali caratteristiche, non puoi far parte di una cerchia, e se non fai parte di una cerchia le probabilità che tu venga divorato aumentano esponenzialmente. Non c'è pietà nella storia che Naomi Novik ci propone, non vi sono deus ex machina o attenuanti che possano garantire la sopravvivenza: è una visione matura della vita e del mondo che ci viene ribadita senza indugio. Quello di Scholomance è sì un mondo magico, ma non vi è nulla di fatato o incantato in esso.

Va da sè che una ragazza come Galadriel deve lottare con le unghie e con i denti per poter sopravvivere giorno dopo giorno. La narrazione di Scholomance – Lezioni Pericolose è perciò operata dal suo punto di vista diretto, in prima persona, con un tono che ora non si prende troppo sul serio, ora ci fa percepire il fardello di essere soli poiché considerati come una sorta di perenne nuvolone nero carico di pioggia. Talvolta la descrizione della sua vita alla scuola e del mondo in generale è tanto fluida da sembrare quasi uno stream of consciousness; in alcuni punti l’atteggiamento di Galadriel verso gli altri potrebbe risultare antipatico; ma in generale si tratta di un personaggio dalla caratterizzazione profonda e costruita nei dettagli, che si sposa bene con il pericoloso mondo di cui ci parla. Un personaggio dalle molteplici sfaccettature, complesso come solo una persona umana può esserlo, che scaturisce perciò la complessità dello stesso mondo in cui vive.

Un world building accurato; una protagonista che è tutto fuorché insipida (le cui battute al vetriolo e i cui accenni alla cultura pop strapperanno peraltro più di un sorriso); una sensazione di pericolo che mantiene costante la tensione; ma anche la confortante sensazione provocata dalle amicizie e dai legami che la protagonista imparerà finalmente a stringere. Tutto in Scholomance – Lezioni Pericolose concorre a lasciarsi trasportare nel suo mondo oscuro, catturati da una narrazione fluida e agile che non ammette pause. Dire che Scholomance sia una sorta di misto tra saghe celebri (quali possono essere ad esempio quella di Harry Potter o Hunger Games), risulta piuttosto riduttivo poiché gli spunti vi sono sicuramente, ma il romanzo di Naomi Novik è più di questo e si evolve in una forma più dark e matura. La copertina del volume pubblicato da Mondadori è infine l’ultima perla che impreziosisce l’opera: oro e bianco incisi su nero con motivi longilinei e sinuosi che trasmettono l’aura di magia, mistero e pericolo che aleggia su tutto il romanzo.

Voto Recensione di Scholomance – Lezioni Pericolose



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un approccio maturo e una visione del mondo complessa, per questo romanzo young adult;

  • - La protagonista possiede una caratterizzazione profonda e architettata nei dettagli;

  • - Toni dark per un mondo oscuro: un world building davvero notevole

  • - La copertina di Scholomance – Lezioni Pericolose grida: prendimi e leggimi!

Contro

  • - Galadriel Higgins potrebbe risultare talvolta un po' troppo acida e antipatica

Commento

Come approcciarsi a Scholomance – Lezioni Pericolose? Semplice: lasciandosi catturare dal racconto della sua protagonista, Galadriel Higgins, che mostra come la sua frenetica vita all'interno della scuola di magia in cui vive sia un vero casino. Fluido, scorrevole, non ammette pause il romanzo di Naomi Novik, che si colloca sì nella categoria fantasy young adult, ma si pone con un approccio dark e maturo che non ci si aspetterebbe da un libro del genere. L'autrice opera inoltre non solo una costruzione del mondo ben architettata, ma applica una profondità tale alla sua protagonista da renderla umanamente complessa e sfaccettata (benché talvolta possa risultare troppo acida). Persino la copertina è un piccolo gioiello. Da leggere assolutamente perché, diciamocelo, una scuola così non si era mai vista.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Scholomance – Lezioni Pericolose

Scholomance – Lezioni Pericolose