Scoperto in Argentina un nuovo dinosauro predatore

Il Llukalkan Aliocranianus, è una specie appena scoperta e identificata che poteva raggiungere anche i nove metri di lunghezza.

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a cura di Marco Valle

Ottanta milioni di anni fa, un grande dinosauro andò a raggomitolarsi e a morire in quella che oggi è conosciuta come Argentina. L'animale era un teropode appartenente alla poco conosciuta famiglia degli Abelisauri, carnivori caratterizzati da cranio tozzo e robusto, di cui fa parte anche il Carnotauro, ovvero il feroce “Toro” visto in Camp Cretaceous.

Questo particolare abelisauro, rinominato Llukalkan Aliocranianus, è una specie appena scoperta e identificata e, come gli altri appartenenti alla sua famiglia, poteva raggiungere anche i nove metri di lunghezza, che non sfigurerebbe certamente tra gli ospiti del Jurassic World.

Gli studi sui suoi resti fossili, pubblicati sul Journal of Vertebrate Paleontology, suggeriscono che si tratti di uno dei predatori dominanti nella catena alimentare nella sua zona, durante il periodo nel quale è vissuto, il Cretaceo e che possedesse un'insolita conformazione del cranio.

Se la forma del teschio è in linea con quella degli altri abelisauri, la parte superiore presenta invece delle formazioni gibbose simili a quelle delle odierne lucertole Gila.

Stando a quanto riportato da Federico Gianechini, paleontologo all' Università Nazionale Argentina, la forma della testa e delle mascelle avrebbe potuto aiutare l'animale a mordere la preda, mentre le corna avrebbero potuto essere usate per sbattere l'una contro l'altra, probabilmente per la difesa del territorio o dello status sociale e quindi, potrebbero essere state anche una caratteristica legata al sesso dell'esemplare.

Una caratteristica però distingue maggiormente il Llukalkan Aliocranianus dai suoi cugini abelisauri: uno strano spazio vuoto dietro alle orecchie. Una cavità facente parte del sistema pneumatico (un insieme di sacche e diverticoli pieni d'aria) in grado di conferire a questa specie una capacità auditiva che gli altri abelisauri non possedevano.

Se la cosa fosse confermata, il Llukalkan Aliocranianus avrebbe potuto usufruire di un udito molto più sviluppato di altri esponenti dello stesso clade, famiglia quanto mai presente nella Patagonia del tardo Cretaceo.

Profondamente diversi dai tirannosauri che vagavano nello stesso periodo in America Settentrionale, gli abelisauri hanno dimostrato un estremo adattamento all'ambiente per risultare competitivi e, se confermate, e maggiorate capacità auditive del Llukalkan Aliocranianus andrebbero a confermare ulteriormente questa teoria.

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