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Shazam: Le Origini, Geoff Johns riscrive le origini di Billy Batson

Geoff Johns e Gary Frank riscrivono le origini di Billy Batson con Shazam: Le Origini che torna in un volume cartonato da Panini DC Italia.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Geoff Johns e Gary Frank riscrivono le origini di Billy Batson con Shazam: Le Origini

I fumetti sui supereroi stanno veleggiando verso i cent’anni di esistenza, per quanto la cosa possa sembrarci incredibile. Personaggi intramontabili come Superman, Batman e Capitan America hanno già spento le ottanta candeline, avendo attraversato ogni era dell’epopea supereroica, dai fasti della Golden Age sino alla rinascita del genere durante gli anni ’60 con la Silver Age. Una così lunga esistenza, ovviamente, comporta la presenza di una quantità incredibile di avventure, che mettono a dura prova i lettori che per la prima volta si approcciano a questi personaggi. Un avvicinamento che potrebbe esser pressoché impossibile in assenza di volumi come Shazam: Le Origini, che, come in questo caso, si presentano come ottimi materiali ispiratori per gli adattamenti cinematografici dei supereroi.

Entrare nella vita di un supereroe con svariati decenni di avventure, e quindi di albi, alle spalle sarà sempre complesso. Si può essere spaventati dalla sensazione di perdersi le basi del mito del personaggio, o esser intimoriti dai riferimenti inseriti nelle storie attuali che potrebbero sfuggirci, lasciandoci orfani dei tratti più caratteristici del personaggio. Una consapevolezza che, nelle case editrici, porta periodicamente a creare dei veri e propri starting point, che siano un nuovo corso delle avventure dei propri eroi come conseguenza di un evento epocale, come accaduto recente ai mutanti marveliani con House of X/ Powers of X, oppure rendere più attuali le origin story dei propri eroi. E se parliamo di riscrivere le origini di Shazam e del suo alter ego, il giovane Billy Batson, vuol dire che torniamo agli albori del fumetto supereroico.

Shazam: Le Origini - dalla Golden Age al mondo contemporaneo

Shazam appartiene di diritto all’epoca aurea del fumetto supereroico. Nato nel 1939 grazie a Charles Beck  e Bill Parker, nella sua prima vita il personaggio aveva già tutti gli elementi che conosciamo oggi, ma un nome diverso: Captain Marvel. Pubblicato dalla Fawcett, all’interno della testata Whiz, Captain Marvel presto venne preso di mira dalla DC Comics, che ravvisava in questo personaggio troppe somiglianze con il suo eroe di punta nato l’anno precedente, un certo kriptoniano con la passione per il giornalismo. Ne nacque una lunga controversia, che tra ricorsi e ribaltamenti di sentenze, si concluse nel 1953 con la vittoria della DC Comics, che ottenne il divieto di pubblicazione di Captain Marvel. Ironia del destino, pochi anni dopo la casa editrice di Batman e Superman acquistò la Fawcett, ma non poté utilizzare il nome originale del personaggio, considerato che oramai era associato a un personaggio omonimo, l’alieno Mar-Vell edito da Marvel Comics. Fu quindi necessario un radicale cambio di nome, e utilizzando il celebre incantesimo con cui l’adolescente Billy Batson si trasforma nella sua versione supereroica (Shazam!), ecco quindi tornare in azione questo avvincente supereroe.

Come facilmente intuibile, queste curiosità sono rivelatrici di come Shazam sia una figura importante del mondo del comic supereroico, il primo ad avere introdotto il concetto di family, ossia la presenza di una serie personaggi cari che ne condividono i poteri e le avventure. Non dei sidekick come Robin o Bucky, ma veri e propri compagni di avventura portati dagli autori al medesimo livello. Ma può un personaggio nato negli anni ’30 essere ancora attuale? Possono le sue motivazioni, le sue origini, adattarsi a un nuovo pubblico? Legittimi interrogativi che hanno portato, nel 2011, la DC Comics a rinverdire le origini del personaggio, adattandole al pubblico contemporaneo.

Compito affidato a Geoff Johns, autore che ha mostrato una certa abilità nel rinverdire i momenti seminali dei supereroi di casa DC Comics, come dimostrato anche da Lanterna Verde: Origini Segrete o dal successivo Batman: Terra Uno. Per quanto complesso, questo processo di modernizzazione è un passaggio necessario, sia per portare ordine all’interno di continuity narrative spesso appesantite dagli anni, sia per offrire a nuovi lettori degli starting point funzionali. Occasione che in casa DC, nel 2011, era particolarmente florida, considerata l’immensa opera di ricostruzione del pantheon supereroico con New 52, che portò quindi alla possibilità di dare anche a Shazam una nuova identità.

Johns dimostra di avere ben chiaro quali siano i punti salienti su cui lavorare e Shazam: Le Origini è un testamento alla sua chiarezza di visione. I tratti essenziali del personaggio originario, ossia l’elemento magico e il suo rapporto con il concetto di famiglia, sono i cardini su cui l’autore costruisce il suo impianto narrativo. Billy Batson, orfano dal carattere spigoloso e fragile nonostante un cinismo sventolato come un’arma, è un personaggio moderno, contemporaneo, lontano dall’innocenza quasi puerile con cui venivano idealizzati i personaggi nell’era della Golden Age. Il Billy Batson moderno è disilluso, figlio di un’America che affronta differenze socio economiche evidenti, cresciuto in una società imperfetta e che lo ha reso tutt’altro che eroico. Irascibile, schivo, Billy è l’esatto opposto di ciò che potremmo ritenere un eroe in senso classico, eppure all’interno del suo cuore alberga ancora quella scintilla di luce che lo rende il perfetto avatar di Shazam, l’ultimo protettore della magia e eroe invincibile.

Un eroe classico per i lettori di oggi

Johns priva il suo personaggio dell’eroismo classico, orchestrando una stupenda storia delle origini che fonda la propria solidità sul tratto spesso dimenticato della figura dei supereroi: la loro umanità. Billy, ottenuti i suoi poteri, inizialmente reagisce come farebbe un adolescente che si ritrova in grado di volare, lanciare fulmini ed essere invulnerabile ai proiettili: spavaldo. Ma come reagirà un ragazzo ancora acerbo rispetto alle grandi sfide della vita, quando si palesa un villain, il suo lato oscuro, intenzionato a sconfiggerlo?

La comparsa di Black Adam, versione oscura di Shazam, diventa per Johns l’occasione per raccontare le vere origini del supereroe. Non sono i poteri, ma la consapevolezza e l’accettazione di un ruolo, che passano dalla paura di Billy alla sua voglia di salvare i propri cari, la sua nuova famiglia, con cui condivide il proprio potere. Tramite una storia dal ritmo ironico, capace di concedere al lettore momenti di commozione e di azione furiosa, Geoff Johns coglie in pieno i tratti peculiari di Shazam e li adatta alla modernità, con una origin story impeccabile.

Una ricchezza narrativa che ha trovato nelle tavole di Gary Frank e Brad Anderson due interpreti perfetti. I disegni di Frank preservano la componente emotiva della trama di Johns, valorizzano il vissuto dei protagonisti privilegiando il ritratto dei volti, utilizzati come componente essenziale di una comunicazione non verbale che esprime complicità, astio o determinazione. Una vitalità che esplode nelle scene di lotta, muscolari e dinamiche, interpreti di una lotta che evoca epicità grazie a una gestione della gabbia che Frank piega alle esigenze della storia. Completa l’opera la palette cromatica di Anderson, vivace e capace di concedersi sfumature dalle colorazioni più particolari, atte a trasmettere un senso di magia che trapela nei giusti momenti.

Panini confeziona questo arco narrativa che racconta le origini di Shazam in un bel volume, dalle classiche dimensioni per queste pubblicazioni, in cui le tavole di Fran e Johnson trovano piena espressività. Apprezzabile l’idea di impreziosire Shazam: Le Origini con un comparto di extra che mostra, oltre a una gallery di cover, anche l’iter creativo di Gary Frank nel riscrivere l’aspetto del personaggio.

Voto Recensione di Shazam: Le origini



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Origin story affascinante

  • - Rispetto dei tratti essenziali del personaggio

  • - Gary Frank interpreta al meglio la verve della trama di Johns

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Johns dimostra di avere ben chiaro quali siano i punti salienti su cui lavorare e Shazam: Le Origini è un testamento alla chiarezza della sua visione. I tratti essenziali del personaggio originario, ossia l’elemento magico e il suo rapporto con il concetto di famiglia, sono i cardini su cui l’autore costruisce il suo impianto narrativo. Billy Batson, orfano dal carattere spigoloso e fragile nonostante un cinismo sventolato come un’arma, è un personaggio moderno, contemporaneo, lontano dall’innocenza quasi puerile con cui venivano idealizzati i personaggi nell’era della Golden Age.

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