Something is Killing the Children 5 - Benvenuti a Tribulation, recensione: da cacciatrice a preda

Something is Killing the Children 5 - Benvenuti a Tribulation apre il secondo arco narrativo della serie presto una serie TV Netflix.

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a cura di Domenico Bottalico

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Con Something is Killing the Children 5 - Benvenuti a Tribulation, la serie firmata da James Tynion IV e Werther Dell'Edera entra idealmente nella sua seconda stagione. Così come confermatoci dai due creatori della serie nell'intervista concessaci a Lucca Comics and Games 2022 (la potete recuperare integralmente cliccando QUI), l'eccellente riscontro di critica e pubblico ha fatto sì che la serie si espandesse oltre i numeri inizialmente previsti. In questo senso, già nel precedente volume, la narrazione si era concentrata sul world building necessario per dare profondità al mondo e ai personaggi. Con questo quinto volume si ritorna nel presente e gli autori si misurano con il dare continuità alle avventure di Erica Slaughter forti anche dell'annuncio che la serie TV basata su Something is Killing the Children non solo sarà sviluppata da Netflix ma avrà come showrunner Baran Bo Odar e Jantje Friese, creatori della apprezzatissima Dark.

Dal Wisconsin al New Mexico

È passato circa un anno dagli avvenimenti di Archer's Peak. Tribulation è una sperduta località del New Mexico che sarebbe dovuta diventare meta per turisti grazie alle sue fonti termali ma si è trasformata nell'ennessima cittadina di provincia semi-fantasma. La piccola Gabi, rientrando a casa, ha trovato la sua famiglia sterminata e i cadaveri mutilati, come se qualcosa si fosse cibato di alcune delle loro parti. Mentre il giovane sceriffo Carter cerca di comprendere cosa sia accaduto, Gabi, evidentemente sotto shock, viene affidata a Riqui che gestisce il pub della città. Gabi è testarda e sboccata ma soprattutto vuole razionalizzare quello che è accaduto ai suoi cari: chi è la figura mostruosa, con una bocca dentata al posto di una spalla, che ha visto andare via da casa sua?

Quando in città arriva Erica poi la situazione precipita velocemente perché il mostro che sta si sta cibando a Tribulation non è un semplice oscurotipo ma un pericoloso e letale duplicitipo. Ma questa creatura non è l'unico pericolo che Erica dovrà affrontare: non si diserta facilmente l'Ordine di San Giorgio. L'ultima sopravvissuta di Casa Slaughter ha infatti voltato le spalle all'ordine e per un anno circa ha vagato per l'America cacciando mostri autonomamente ma ora la cacciatrice si è trasformata in preda. Il Dragone ha messo sulle sue tracce la pericolosa e folle Cutter.

Something is Killing the Children 5 - Benvenuti a Tribulation: da cacciatrice a preda

James Tynion IV e Werther Dell'Edera dovevano evitare con Something is Killing the Children 5 - Benvenuti a Tribulation una delle più pericolose insidie delle narrazione seriale: la ripetitività. Il primo, lungo, arco narrativo della serie infatti ha funzionato perché aveva saputo mescolare e intercettare una serie di suggestioni che andavano da Buffy - L'ammazzavapiri e Stranger Things passando per tutto un immaginario a metà strada fra Stephen King e Stephen Spielberg unito all'urgenza tipica degli shonen manga. Proprio il successo riscosso dalla serie rendeva però concreto il pericolo che venisse reiterato uno schema "sicuro" basato sul "mostro della settimana", classicamente seriale e molto televisivo per certi aspetti. Fortunatamente con un paio di rimaneggiamenti ben piazzati i due autori mantengono fresca la narrazione.

Esaminando in maniera superficiale il plot non vi sono grosse differenze fra Archer's Peak e Tribulation eppure nella prima sequenza che apre questo quinto volume, ancora una volta del tutto simile a quella del primo volume, è possibile rintracciare la prima vera differenza fra il primo e il secondo macro arco narrativo della serie. La seconda importante differenza sta poi proprio nel ruolo giocato nella narrazione da Erica Slaughter.

Anche a Tribulation tutto inizia con un adolescente che assiste ad un terribile, ma soprattutto impossibile, fatto di sangue. James e Gabi però sono due adolescenti ben diversi o meglio la loro reazione a quello che stanno vivendo è ben diversa. James è timoroso, Gabi estremamente arrabbiata. James vuole "vendicarsi", Gabi capire cosa è realmente accaduto. È possibile quindi che Tynion IV utilizzi questi personaggi come viatico per raccontare le molte sfaccettarure dell'adolescenza. È anche interessante però notare che così come Gabi sia più ostica e aggressiva nei confronti di Erica anche il mostro di Tribulation è molto più pericoloso di quello di Archer's Peak. Fanno capolino ancora una volta certi stilemi della narrazione manga in questo senso ma è sicuramente nel capovolgimento del ruolo di Erica, che da cacciatrice diventa a sua volta preda, che questo secondo arco narrativo risulta drasticamente diverso.

Non solo un mostro apparentemente vorace e ben oltre le possibilità di Erica, che nel frattempo ha perso qualsiasi supporto, seppur clandestino, dall'Ordine stesso, ma anche una nuova e ancora più letale antagonista che Tynion IV tratteggia in maniera essenziale ma efficace aprendo nuovi filoni narrativi in seno al world building della serie. Cutter in questo senso è distaccata, implacabile, umorale tutto l'opposto di Erica. Narrativamente Something is Killing the Children si apre definitivamente con questo volume: non si tratta più soltanto di raccontare gli scontri con i mostri che vagano nella provincia americana ma anche le peripezie stesse di Erica che ha rifiutato il ruolo impostole dall'Ordine di San Giorgio.

Dal punto di vista grafico, spicca il lavoro ai colori di Miquel Muerto che, partendo da una paletta di colori molto materica basata sui marroni desertici della ambientazione, gioca in maniera puntuale con una serie di costrasti fra colori caldi e freddi, quando entra in scena il duplicitipo, ma anche con quelli dei capelli di Gabi e del polpo-feticcio di Erica, con gli stessi occhi "giganti" e verdi di Erica e infine col sangue approfittando anche di qualche sequenza decisamente più gore rispetto a quanto visto in Archer's Peak. La line art di Werther Dell'Edera torna ad essere più pulita con un tratteggio ridotto davvero al minimo privilegiando invece i volumi delle figure sia puntando sulla prossemica che su una espressività "esagerata". Come sempre interessantissimo il lavoro fatto in termini di costruzione della tavola e ripartizione degli spazi. I caratteristici "piani sequenza" in doppie splash pages vengono centellinati e utilizzati in momenti topici della narrazione, colpisce invece un aumento medio dei riquadri in ogni tavola, sia in senso orizzontale (con tagli strettissimi) che verticale (con forme spesso irregolari che donano un certo dinamismo complessivo). Si tratta di una scelta che, in termini di storytelling, si lega ai diversi filoni del racconto e ai diversi personaggi protagonisti.

Il volume

Edizioni BD mantiene uniforme la confezione di Something is Killing the Children optando sempre per un brossurato formato 17x26 cm con copertina soft touch dal prezzo di copertina decisamente abordabile cosa che, con 5 volumi all'attivo, permette anche ai più scettici un recupero agile e poco dispendioso per le tasche. L'unico appunto che rimane da fare all'edizione dell'editore milanese è che all'ottima cura carto-tecnica ed editoriale, ottimi sia l'adattamento che la traduzione, non viene associato nessun contributo redazionale. Anche un piccolo riassunto aiuterebbe, volume dopo volume, vista la periodicità irregolare della serie, a fare il punto degli avvenimenti. Per quanto riguarda gli extra da segnalare la presenza di una breve galleria con le immancabili copertine variant.

A proposito di Something is Killing the Children

Edizioni BD descrive così Something is Killing the Children:

Nella cittadina di Archer's Peak c'è qualcosa che rapisce i bambini. Pochi fanno ritorno, raccontando storie orribili a cui nessuno crede. Ma un giorno fa la sua comparsa Erica Slaughter, una donna enigmatica e fredda che dichiara di voler eliminare la minaccia che mostruosa che si nasconde in città...