Spike Lee pubblica un video in sostegno al movimento BLM

Spike Lee si schiera apertamente coi manifestanti BLM, pubblicando sui social un brutale corto che è un pugno allo stomaco.

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a cura di Walter Ferri

Il pluripiemato regista/autore Spike Lee ha pubblicato sui suoi social media un crudo corto in sostegno del movimento BLM, Black Lives Matter. Si tratta di un montaggio di appena un minuto e 34 secondi, pochi attimi che colpiscono come una martellata.

La clip mira a sensibilizzare i propri follower al caso di cronaca di George Floyd, afroamericano fermato dalla polizia e deceduto poco dopo all'arresto. Le immagini della sua sottomissione da parte delle forze dell'ordine hanno fatto il giro del mondo, indignando la Rete e una buona fetta di statunitensi, i quali sono scesi in piazza per manifestare il loro dissenso. In tutta risposta, il Governo ha schierato l'esercito e ha inserito il movimento anti-fascista nel lungo elenco delle identità politiche da considerarsi terroriste.

Nel video postato vengono alternate le scene di morte di George Floyd, di Eric Garner e di Radio Raheem, quest'ultimo un personaggio fittizio del lungometraggio di Lee noto in Italia come Fa' la cosa giusta. Tutti e tre i personaggi sono afroamericani, tutti e tre i personaggi vengono bloccati e soffocati dalle forze dell'ordine statunitensi, tutti e tre i personaggi sono deceduti poco dopo il loro incontro con la legge.

In meno di due minuti, Spike Lee cerca di sottolineare come dai tempi dell'uscita del suo film, ovvero dal 1989, poco o nulla sia cambiato nei confronti di come la giustizia si confronti con le minoranze e, in particolar modo, con la comunità afroamericana. In questi giorni il regista ha più volte esplicitato il suo sostegno ai manifestanti di Black Lives Matter, rimbalzando gli scatti dell'arresto di Floyd, ma anche ricordando Breonna Taylor, una donna afroamericana abbattuta dalla polizia nella sua stessa casa, e Ahmaud Arbery, un giovane afroamericano inseguito e fucilato da due uomini bianchi mentre stava facendo jogging.

A seguito il video in questione, ricordandovi che i contenuti, seppur non particolarmente grafici, rappresentano i momenti di morte di due uomini, uno spettacolo indesiderabile che si erge però a documentazione storica.

 

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