Spriggan Stagione 1: recensione della nuova serie Netflix basata sul manga cult

Finalmente è disponibile su Netflix la prima serie animata basata su Spriggan realizzata da David Prpduction (Le Bizzarre Avventure di JoJo).

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Il manga cult Spriggan è finalmente diventato una serie animata! Scritto da Hiroshi Takashige e illustrato da Ryōji Minagawa, Spriggan è stato in origine pubblicato in Giappone dal 1989 al 1996 su due diverse riviste (Weekly Shōnen Sunday e Shōnen Sunday Zōkan). Acquistate i volumetti del manga del manga su Amazon. Dopo il film di animazione omonimo del 1998 e il videogioco Spriggan: Lunar Verse, questo nuovo adattamento serializzato ripropone la storia originale in un formato del tutto inedito, fino a questo momento.

Questa serie animata è realizzata da David Production, studio di animazione che ci propone ancora una volta una serie basata su un'opera in realtà vecchia di decenni, un'operazione simile a quella grazie alla quale o studio sta portando sui nostri schermi ai giorni d'oggi un altro manga storico, ovvero Le Bizzarre Avventure di JoJo. L'anime Spriggan è diretto da Norihiko Sudo (Kill la Kill) con la supervisione di Katsuhiro Otomo (Akira), che ne diresse anche il film d'animazione del 1998.

Nonostante la sua veneranda età, però, la storia di Spriggan è stata trasformata in una serie animata attuale e di ottima fattura.

Spriggan: fra mitologia, guerra fredda e OOPArt

Gli Spriggan sono una sorta di agenti segreti speciali che lavorano per la ARCAM Corporation, una associazione che si è prefissata l'arduo obiettivo di proteggere degli oggetti speciali da coloro che ne vorrebbero fare un uso distruttivo ed egoistico. Questi oggetti, chiamati nella serie OOPArt, furono realizzati moltissimo tempo fa da una civiltà particolarmente progredita di cui, però, resta ben poco: il progresso eccessivo e la spasmodica ricerca del potere l'hanno, infatti, portata all'estinzione; nonostante questo, però, il loro livello tecnologico li fa assimilare spesso agli Dei. restano anche pochissime tracce della loro esistenza, rappresentate proprio dagli OOPArt.

Il loro livello tecnologico, infatti, era notevolissimo, superiore perfino al nostro attuale. Così, sono riusciti a creare questi oggetti potentissimi, in grado di manipolare la realtà, lo spazio e il tempo, ognuno a suo modo. Un potere del genere fa gola a molte persone, incluse coloro che sono ai vertici del potere: la guerra per il controllo degli OOPArt è iniziata.

Gli OOPArt (Out Of Place ARTifacts, ovvero "artefatti fuori posto"), nella realtà, sono oggetti anacronistici, perché sembrano realizzati con tecnologie troppo moderni, per le loro datazioni, come, ad esempio, i teschi di cristallo (chi ha detto: "Indiana Jones"?). Basandosi su questi oggetti, dunque, Spriggan, semplicemente, rende la storia ancor più fantascientifica dotando di enormi poteri. Da notare è il fatto che tutti gli oggetti menzionati come OOPArt presenti nella serie sono reali e ben noti, come i già menzionati teschi di cristallo o l'Arca di Noè.

Anche il nome Spriggan non è stato scelto a caso: come viene spiegato nella serie stessa, questa parola deriva dal latino "spiritus". Inoltre, gli Spriggan sono, in Irlanda, dei folletti il cui compito è custodire tesori nascosti, proprio come, nella serie, proteggono gli OOPArt.

Una struttura narrativa obsoleta (ma non è un problema)

Poiché la serie si basa su un manga che è stato pubblicato fra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90, la sua struttura di base riflette quella che andava per la maggiore in quegli anni. Oggi siamo abituati a storie che si dipanano in episodi che non presentano sempre la stessa struttura, ma se pensiamo a serie animate come InuYasha e televisive come X-Files possiamo notare che, di base, ogni episodio presenta la medesima struttura.

Nel caso di Spriggan, in ogni episodio ci sarà un diverso OOPArt su cui il villain di turno vorrà mettere le mani, ma sarà prontamente fermato dagli Spriggan. Se strutture di questo tipo possono risultare alla lunga monotone, soprattutto per un pubblico che non ci è più tanto abituato, è anche vero che, proprio per evitare questo senso di monotonia, le puntate sono dinamiche, i combattimenti frenetici, diversificati, e anche il ricambio continuo di personaggi (fatta esclusione per il protagonista della serie, l'agente Spriggan Yu Ominae) contribuisce a mantenere alto il livello di attenzione.

Narrativamente, poi, la storia affascina per le curiosità storiche sugli OOPArt e l'incrollabile tenacia del giovane Yu, un ragazzo che va ancora a scuola, l'unico posto in cui può illudersi di avere una parvenza di vita normale, poiché lì nessuno sa che è uno Spriggan; inoltre, sia gli alleati di Yu che i villain, con le loro motivazioni, contribuiscono a creare un racconto ricco e sfaccettato. La cura per i dettagli e la buona resa delle scene più dinamiche, poi, non fanno che confermare l'alto valore qualitativo delle opere realizzate dallo studio David Production. Unico neo, le scene in CGI, che si stagliano troppo sugli sfondi bidimensionali, risultando così poco uniformi con gli stessi e, quindi, poco gradevoli alla vista.

Tracce di Spriggan

Spriggan è un manga molto conosciuto i cui topoi letterari sono stati ripresi anche da altre opere. Questo non significa che queste ultime ne siano necessariamente state influenzate in modo diretto, ma è un fattore che, comunque, indica come le tematiche presenti nel manga originale abbiano poi suscitato un certo fascino anche su altri autori. Facciamo alcuni esempi in ambito videoludico.

  • Assassin's Creed: una civiltà antica tecnologicamente molto progredita ha lasciato rarissime tracce di sé, incluse le Mele dell'Eden (il corrispettivo degli OOPArt), oggetti particolarmente potenti. Data la loro natura misteriosa, coloro che fanno parte della cosiddetta Prima Civilizzazione vengono visti dagli esseri umani delle generazioni successive come divinità (come in Spriggan). Compito degli Assassini (il corrispettivo degli Spriggan) è quello di impedire ai Templari (il corrispettivo dei villain nella serie animata Netflix) di impossessarsi delle mele dell'Eden.

  • Control: qui la controparte degli OOPArt sono gli Oggetti del Potere, particolarmente instabili e in grado di alterare anche pesantemente la struttura stessa della realtà che li circonda.

  • Persona 5: in un episodio di Spriggan Yu, che si è addormentato durante una lezione, schiva abilmente il gessetto che il suo docente gli lancia contro per destarlo. Ebbene, anche in Persona 5 possiamo essere protagonisti, diverse volte, di scene molto simili a questa.

Potete trovare tutti e 6 gli episodi che compongono la prima stagione di Spriggan in esclusiva su Netflix e acquistando il Fire TV Stick 4K Ultra HD con telecomando vocale Alexa di ultima generazione potrete godervelo tranquillamente sul vostro televisore.