Errori e motociclette

Star Trek Beyond rinnova la tradizione di Star Trek senza sconvolgerla del tutto, e ci mette davanti personaggi convincenti, con un loro carattere. Le scene d'azione sono ben bilanciate con il resto, la scenografia spettacolare e gli eccessi quasi tutti tollerabili. La recensione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Errorini, erroracci e motociclette

Non c'è film di Star Trek senza una qualche lacuna narrativa, o eccessi nella sceneggiatura. Anche in Star Trek Beyond ce ne sono, naturalmente.

A partire dall'innesco narrativo: arriva uno sconosciuto a chiedere aiuto e tutti si lanciano come se niente fosse. Sul serio? Ci si butta così nell'ignoto solo perché si dispone della migliore nave della flotta? No dai, nemmeno Kirk può essere così tontolone.

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Sapevamo delle motociclette dal trailer, ed era una delle cose che più temevo. Il momento peggiore è quando la moto appare. Così, perché sì, piantata lì ma perfettamente funzionante, non c'è nemmeno della polvere sopra! Come ci è arrivata, cosa ci fa proprio lì? Boh! Poi la scena con le moto è anche piacevole, ma è difficile da accettare. Un inserimento del tutto gratuito e insensato: viene da pensare che sia stato fatto apposta per metterne un frammento nel trailer. O forse è qui che Lin ha tirato fuori il Fast and Furious che è dentro di lui.

Il modo in cui Kirk e compagni superano il primo ostacolo in ogni caso è poco convincente, se non altro per la poca resistenza che si trovano ad affrontare. Però è accettabile, è "alla Star Trek", i nemici non sono mai troppi né troppo furbi, e fanno sempre la gentilezza di concedere la prima mossa. Ci si può convivere, anche perché è un tratto comune a qualsiasi action movie.

Sfacciato poi il modo che trovano per lasciare il pianeta e dirigersi a Yorktown, ma fai appena in tempo a digerirlo che ti sbattono in faccia la loro soluzione per battere un nemico che – naturalmente – appare imbattibile.

Così, a un certo punto sembra che stiano replicando in modo peggiore quell'idea assurda già vista nel primo Independence Day. Ed è proprio così: troppo facile, troppo ovvio, noioso. Ma poi tirano fuori l'arma segreta, Sabotage dei Beastie Boys – che in effetti è adeguata.

Ecco, non puoi evitare di esaltarti almeno un pochino quando mettono quella canzone. Anche se è una cosa tremendamente stupida, sfacciata, inserita in una scenografia che pacchiana è dire poco. Con un'inquadratura che spero davvero sarà cestinata in una futura revisione, perché sembra uno scarto preso da un film sul surf a cui sono stati applicati brutti effetti speciali.

Lo scontro spaziale è una ricerca della spettacolarità a tutti i costi, ed è sicuramente un passaggio che ti fa pensare "eccolo il regista di Fast and Furious". Sì, ma è solo qualche minuto su un film più lungo e con altre cose da dire.

Conclusioni

Grazie anche a uno scontro finale, tra Kirk e Krall, esteticamente ben riuscito, questo film non solo si salva più che degnamente ma riesce anche a superare gli altri due film del nuovo corso di Star Trek. Non è merito del regista Lin, o almeno non solo, ma anche di una sceneggiatura equilibrata, di personaggi che riescono ad esprimere sé stessi al di là della mera funzione narrativa.

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C'è il senso di meraviglia, soprattutto in apertura ma anche in un paio di momenti successivi, ci sono i momenti per una risatina, c'è l'azione, che Kirk che tira fuori una mascolinità meno ovvia e meno stereotipata rispetto a quello che ti aspetteresti – ma sempre macho resta. Ci sono i personaggi di contorno con ruoli precisi e ben esplicitati. Una narrazione semplice e schematica, sì, ma divertente.

Tutto funziona in Star Trek Beyond, e persino gli errori finiscono per essere funzionali. La motocicletta resta imperdonabile, ma tutto sommato è tra i migliori film di Star Trek. Personalmente lo metto al secondo posto, dietro a Rotta verso la Terra e a pari merito con Primo Contatto.