Le altre serie: Deep Space Nine, Voyager ed Enterprise

Star Trek è tra i marchi fantascientifici più famosi, ecco una guida per scoprirlo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Star Trek è soprattutto un prodotto televisivo e a dimostrarlo c'è il fatto che oltre alle serie citate, le più famose, ce ne sono almeno altre quattro di cui parlare.

Cronologicamente parlando la prima è la serie animata, che andò in onda in 22 episodi tra il 1973 e il 1974. Riprende i personaggi della serie classica in versione cartoon e ne narra nuove avventure. È interessante il fatto, tra gli altri, che in questa serie compare per la prima volta il ponte ologrammi - reso famoso dalla serie TNG. È considerata tuttavia una serie "non canonica", quindi gli eventi narrati restano slegati da tutto il resto dell'universo di Star Trek.

Deep Space Nine (DS9, 1993-1999) è invece la prima delle serie "senza Enterprise". Questo telefilm è infatti ambientato su una stazione spaziale, un dettaglio che gli autori hanno saputo sfruttare per dar vita a un nuovo tipo di narrazione fantascientifica. L'impossibilità di far viaggiare i protagonisti infatti cambia profondamente l'approccio alla narrazione, perché devono essere le avventure a raggiungere i personaggi.

L'avamposto Deep Space Nine (DS9) diventa così il centro di molte storie indipendenti, ma presto la produzione si rende conto che questo approccio non può più funzionare. A un certo punto ecco quindi che in DS9 si fa strada una trama a lungo termine, una narrazione a episodi che dalla quarta stagione narra lo scontro con il Dominio, una forza d'invasione che minaccia tutta la federazione.

Questo aspetto è ciò che rende DS9 un prodotto unico nel mondo di Star Trek, e secondo alcuni l'epicità dello scontro e l'intenso dramma di molti episodi la rendono per molti aspetti la migliore di tutti. La stazione è sotto la guida del comandante Sisko, e vi ritroviamo anche O'Brien e Worf dalla serie TNG, e l'ormai usale abbondanza di personaggi diversi. Una varietà particolarmente evidente in questa base ai margini della federazione, che conta su un numero davvero alto di non umani - più della metà dei personaggi principali.

La serie Voyager invece andò in onda dal 1995 al 2001 ed è nuovamente incentrata su un'astronave, la Voyager appunto. Comandato dal capitano Kathryn Janeway, però, questo vascello spaziale non gira per lo spazio alla ricerca di avventure come l'Enterprise: tutto il personale di bordo è infatti teso verso l'unico obiettivo di tornare a casa, dopo essersi allontanati a oltre 70.000 anni luce.

Questa serie è quindi il racconto di un'odissea spaziale in piena regola, nel senso classico di avventuroso viaggio per tornare a casa: un viaggio ricco di scoperte, pericoli e avventure tanto fuori dallo scafo quanto al suo interno. Il capitano (o "la capitana" come la chiamano alcuni) dovrà infatti gestire tensioni interne piuttosto complicate, visto che l'equipaggio deve condividere lo spazio con diversi Maquis, che originariamente erano avversari della Flotta Stellare.

L'elemento più forte di questa unione forzata è senz'altro il primo ufficiale Chakotay, che faceva appunto parte delle forze Maquis. A bordo troviamo anche un capo della sicurezza vulcaniano, un ingegnere di razza mista Klingon e umana, e tanti altri personaggi.

Questa volta lo sguardo alieno sull'umanità è affidato all'intelligenza artificiale del medico olografico, che fa le veci di quello umano deceduto durante gli scontri iniziali. Caso più unico che raro, c'è un altro sguardo alieno puntato sugli umani: è quello di 7 di 9, una donna umana che è stata per diverso tempo un Borg, e questo ha alterato profondamente la sua percezione. Non è completamente aliena quindi, ma è per molti aspetti simile a un vulcaniano che osserva curioso le nostro emozioni. È anche un personaggio molto amato dal pubblico, forse per la sensualità dell'attrice Jery Ryan.

A bordo ci sono anche personaggi originari del quadrante Delta, vale a dire la remota zona dell'universo da cui la Voyager comincia il proprio viaggio verso casa.

Anche Voyager ottenne un discreto successo, pur senza raggiungere gli apici di TNG e restando dietro anche a DS9 nel cuore degli appassionati. Rappresenta un punto intermedio in un certo senso, e lo spettatore meno curioso può senz'altro tralasciarla.

Anche l'ultima serie prodotta, Enterprise, è probabilmente interessante solo per chi si è appassionato davvero molto a Star Trek. Andata in onda tra il 2001 e il 2005 rappresenta l'ultimo tentativo di mantenere in vita un franchise che attirava ormai sempre meno pubblico, probabilmente con profitti sempre più risicati.

Enterprise, come il nome fa intuire, ci riporta a bordo della famosa astronave e come TNG punta su una diversa collocazione temporale: siamo infatti un secolo prima rispetto alla serie classica, e il capitano Archer si trova a comandare nientemeno che la prima astronave in missione di esplorazione spaziale.

Ciò che diverte lo spettatore è quindi la costante sensazione di novità e incertezza: gli astronauti non hanno familiarità con i viaggi spaziali, con il teletrasporto, né tantomeno con le relazioni interplanetarie. L'equipaggio dell'Enterprise è in altre parole composto di umani inesperti e un po' imbranati, e questa situazione preoccupa un po' i vulcaniani. Ad arginare la situazione dovrebbe pensarci il primo ufficiale T'Pol - che infatti entra spesso in conflitto con il capitano.

Questa serie permette agli autori di raccontare la nascita della Federazione Unita dei Pianeti, i primi rapporti con l'impero Klingon e tanti altri dettagli che risultano particolarmente affascinanti per i fan di Star Trek. Questa serie piacque anche al pubblico generico, ma probabilmente non abbastanza: furono troppi gli episodi appena sufficienti, e probabilmente questo ha fatto sì che non ci siano state altre serie dopo Enterprise.