The Next Generation

Star Trek è tra i marchi fantascientifici più famosi, ecco una guida per scoprirlo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Mentre i cinema trasmettevano gli ultimi film con l'equipaggio classico, gli schermi televisivi stavano già incubando il passo successivo nel successo di Star Trek. Dal 1987 andava infatti in onda la serie The Next Generation: un nuovo capitano, un nuovo equipaggio e una nuova enterprise riproponevano lo stesso modello degli anni 60, ovviamente rivisto e corretto per adattarsi ai tempi.

La serie TNG rappresenta un rinnovamento profondo e ben fatto della serie, che sa svecchiare dove necessario e conservare le caratteristiche più importanti e pregnanti di Star Trek.  Ne andarono in onda ben sette stagioni, che in Italia furono trasmesse dal 1991 e al 1997 - le repliche si possono vedere ancora oggi, ed è facile reperirle in DVD.

Rispetto alla serie classica i cambiamenti sono notevoli, a partire dal capitano: Jean Luc Picard infatti abbandona il modello del "macho made in un USA" che era il capitano Kirk, in favore di un brillante e riflessivo leader di origini francesi. Affatto incline alla scazzottata, questo capitano è più affezionato alle regole rispetto a Kirk, ma è anche capace di manovre più astute. Le differenze tra i due hanno alimentato discussioni infinite su quale sia stato il miglior capitano dell'Enterprise, e di certo non sarà certo questa guida a mettervi la parola fine. Per quel che conta, l'autore si schiera in favore di Picard senza esitazioni.  

Il primo ufficiale Riker è un personaggio relativamente inedito, interessante ma mai del tutto incisivo - nonostante l'attore Johnatan Frakes sia stato anche regista di molti tra episodi e film. È più interessante invece il personaggio di Data, un androide che va a sostituire il signor Spock almeno nella sua funzione di sguardo alieno sull'umanità. Se prima era il vulcaniano a osservare e commentare le azioni degli esseri umani, infatti, in TNG è l'androide Data a farlo. Si tratta di un essere artificiale intelligente e forte a cui è preclusa la capacità di provare emozioni.

Un'altra novità è il tenente Worf, l'ufficiale alla sicurezza: la presenza di alieni è del tutto normale a bordo di una nave della Flotta Stellare, ma un Klingon è ancora una rarità - si tratta della razza che nella serie classica rappresentava l'eterno avversario da batterie, sia in battaglia che in campo diplomatico. Questo personaggio darà una forte caratterizzazione a tutta la plancia, tanto che alla lunga troverà un proprio ruolo anche in un'altra serie.

Un altro personaggio assente dalla serie classica è il consigliere di bordo, che in TNG è Deanna Troi. Fuori dalla plancia ci sono poi un nuovo medico di bordo (Beverly Crusher) e suo figlio Weasley - e sull'attore Wil Wheaton si potrebbe scrivere un articolo a parte, e magari un giorno lo faremo. L'ingegnere di bordo che sostituisce Scotty è invece Geordi LaForge. Il cast è evidentemente più numeroso rispetto a quello della serie classica, e bisogna ancora aggiungere alcuni personaggi secondari di rilievo come Q, il signor O'Brien o Guinan.

L'altra grande innovazione di TNG è l'Enterprise, che ha un nuovo design ovviamente ma anche molta nuova tecnologia a bordo - com'è lecito aspettarsi visto che temporalmente questa serie si colloca circa un secolo dopo quella classica. Ci sono touchscreen colorati e più luci, ma sono due gli elementi che più di tutti danno un tocco futuristico all'astronave: il ponte ologrammi e il replicatore. Il primo era già comparso nella serie a cartoni animati, che tuttavia non è considerata canonica.

I Borg, forse gli avversari più temibili

Il primo può riprodurre qualsiasi situazione in una simulazione VR (Virtual Reality) immersiva e totale, talmente potente che disattivando i protocolli di sicurezza i proiettili sono pericolosi come quelli veri - e proprio questo dettaglio sarà sfruttato da Picard in un passaggio appassionante contro uno dei peggiori nemici.

Il replicatore è un self service del futuro meraviglioso: basta dire alla macchina cosa desideriamo ed ecco serviti tè caldo, pizza, vino e ogni genere di leccornia. Ritroviamo poi ovviamente il teletrasporto e la possibilità di viaggiare a velocità curvatura che erano già stati introdotti con la serie classica.

Tutte queste novità comunque non sarebbero bastate a confermare la serie per ben sette anni. La chiave di volta anche in questo caso sono avventure ben scritte, un'onnipresente critica sociale - a volte piuttosto approfondita e precisa, persino ironica occasionalmente. E poi un taglio Sci-Fi più spiccato per avventure emozionanti, capaci di suscitare ammirazione, rabbia, tristezza ed esaltazione a ogni episodio. Gli autori hanno inoltre creato anche degli elementi ricorrenti all'interno della serie, come gli incontri con il potente e capriccioso Q o quelli con i pericolosissimi Borg.

Ovviamente non può piacere a tutti, ma si può affermare con una certa serenità che la serie TNG è riuscita a mantenere alto il nome di Star Trek. Per molti aspetti questa nuova serie ha anche superato quella classica, ma soprattutto ha rinnovato il franchise ottenendo un successo enorme, che ha spinto la produzione a creare altre due serie e nuovi lungometraggi.