La Nuova Trilogia e gli spinoff

Esistono persone che non conoscono Guerre Stellari? Nel dubbio, questa guida è per loro e per chi vuole rinfrescarsi la memoria.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Nel 2012 Disney comprò Lucas Film nel 2012. All'epoca i fan presero la cosa piuttosto male, con poche eccezioni. Il colosso dell'intrattenimento si mise subito al lavoro per realizzare una nuova trilogia, a completare la saga di Anakin e Luke. E mise in cantiere anche tre cosiddetti spinoff, vale a dire lungometraggi indipendenti ma legati alla saga.

A oggi (maggio 2017) abbiamo visto due di questi film. Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza e Rogue One: A Star Wars Story, usciti rispettivamente nel 2015 e nel 2016.

Episodio VII, il Risveglio della Forza

Siamo circa 30 anni dopo gli eventi de Il Ritorno dello Jedi. Il film si apre con una scena violenta: soldati dell'impero, o ciò che resta di esso, assaltano un piccolo insediamento. Stanno cercando qualcosa o qualcuno, e scopriremo che stanno dando la caccia a Poe Dameron (Oscar Isaac) e a qualcosa in suo possesso. Riuscirà a mettere in salvo il suo segreto affidandolo a un droide BB8.

Una prima sequenza, dunque, che è evidentemente un richiamo a Una Nuova Speranza, in particolare a Leia che nasconde i piani nel robot R2-D2. Una citazione collocata con abilita strategica a inizio film, e che ha più di una funzione: da una parte è un doveroso tributo alla trilogia originale, ma dall'altra stabilisce immediatamente il forte legame con il resto della trama anche nella sfera emotiva dello spettatore. Una buona idea, ma questo film eccede nel "citare" Una Nuova Speranza, tanto che alcuni ci vedono una scopiazzatura con poca fantasia - un giudizio troppo severo ma non infondato.  

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Il Risveglio della Forza mantiene una grande coerenza estetica con i film precedenti, con ambienti e costumi che sono forse più vicini alla trilogia originale che ai prequel. Questo film tra le altre cose aggiunge un altro forte personaggio femminile a quelli di Leia e Padme.

In questo caso però Rey (Daisy Ridley) assume il ruolo dell'Eroe. È lei la protagonista centrale di questo primo film e, si suppone, l'Eroe dell'intera nuova trilogia. Accanto a lei come Aiutante troviamo il citato Poe, il disertore Finn (John Boyega), e alcuni personaggi classici interpretati dagli attori originali: Han Solo, Leia, Chewbacca. Il Lato Oscuro ha il suo nuovo campione in Kylo Ren, un Sith o aspirante tale il cui passato è legato a quello degli altri personaggi.

Rey è piaciuta molto al pubblico, un po' meno il suo antagonista Ren. Per spezzare una lancia in favore di quest'ultimo, va detto che è un personaggio piuttosto complesso: da una parte ci sono drammi e problemi familiari da superare, dall'altra una guida che può essere solo spirituale. Kylo Ren dà l'impressione di essere debole, mentalmente instabile, persino facile da battere. Ma siamo al primo film, e probabilmente il secondo ci riserva qualche sorpresa. Notevole invece la presenza scenica e il personaggio di Poe.

star wars

Nell'insieme Il Risveglio della Forza è un film di notevole caratura, sicuramente tra i migliori usciti nel 2015 in assoluto, non limitatamente al genere Fantastico. Da un punto di vista prettamente cinematografico è un'operazione riuscita, commercialmente e artisticamente. Non è piaciuto solo a quei fan storici che vedono in Star Wars un mito intoccabile, ma non ha senso cercare di consolare un inconsolabile.

Sicuramente vale la pena di vederlo, è uno tra i migliori della saga. Tra i critici top selezionati da Rotten Tomatoes solo 6 hanno dato una recensione negativa, con una percentuale di positivi pari all'89%. Un valore molto alto.

Rogue One: A Star Wars Story

Nel 2016 il titolo che tutti aspettavamo era Rogue One: A Star Wars Story. I fan della saga speravano che staccandosi dalla trama principale gli autori sarebbero riusciti a rinverdire il mito, donando nuova linfa a una saga che ha ancora molto da offrire. Allo stesso tempo però speravamo tutti in una riuscita "operazione nostalgia", in particolare perché avremmo rivisto Darth Vader, che forse è il cattivo più amato di tutta la storia del Cinema.

Anche in questo caso si può affermare che Disney ha centrato il bersaglio, ma senza ottenere l'altissimo punteggio de Il Risveglio della Forza. Ancora una volta con Rogue One si punta su una donna protagonista: in questo caso si tratta di Jyn Erso (Felicity Jones).

In apertura vediamo le truppe imperiali attaccare la casa di Jyn e rapire suo padre, un ingegnere, mentre lei riesce miracolosamente a fuggire nonostante sia solo una bambina. Molti anni dopo la ritroviamo adulta e con un caratteraccio giustificato da un'infanzia caotica. Sarà coinvolta suo malgrado in un'attività della ribellione - storicamente siamo poco prima degli anni rappresentati in Episodio IV: Una Nuova Speranza.

Rogue One segue una trama piuttosto lineare, per non dire del tutto prevedibile. Abbiamo un'eroina che all'inizio non vuole saperne di assumere il proprio ruolo, poi si lascia convincere, e unendosi agli Aiutanti che ha incontrato strada facendo decide di tentare la sorte; andrà avanti fino al suo momento clou, al suo scontro diretto con l'Antagonista. 

C'è di nuovo il tema del Padre: abbandono, delusione, ricerca di questa figura sono la colonna portante di Star Wars, e in generale viene riproposto il modello classico tanto amato da George Lucas. Nessuna sorpresa da questo punto di vista.

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Il film ha una messa in scena di ottimo livello, con ambientazioni ed effetti digitali ammirevoli. Tuttavia la trama risulta un po' lenta, e indugia fin troppo a lungo su alcune scene di azione o su momenti che dovrebbero servire per sviluppare questo o quel personaggio, ma in verità riescono più spesso ad annoiare. Alcuni personaggi sono poco più che archetipi sgrezzati, nonostante attori in formissima (vedi il sempre bravissimo Forest Whitaker). I personaggi ben riusciti non riescono a bilanciare.

Nell'insieme comunque resta un film ammirevole, da un personaggio digitale riuscito malissimo dal punto di vista tecnico. Ce ne sono due in realtà: il Governatore Tarkin e la principessa Leia. Andavano rappresentati com'erano 30 anni fa e l'uso del computer era obbligatorio; nulla da dire concettualmente, ma il risultato poteva essere molto meglio di così. Soprattutto considerato che si tratta di una produzione Disney multimilionaria.

A questo punto aspettiamo Episodio VIII. Per ora sappiamo che si intitola The Last Jedi, titolo che in inglese offre una certa ambiguità, mentre in italiano è un più chiaro Gli Ultimi Jedi. È il film che uscirà per i 40 anni dalla saga (Episodio IV uscì nel 1977) e le aspettative sono particolarmente alte.