Star Wars, per i trucchi mentali bastano le neuroscienze

Alie Astrocyte, una laureata in neuroscienze della UCSD spiega in un simpatico video le basi scientifiche che rendono possibili alcuni dei trucchi mentali di Star Wars anche se la Forza non è con noi.

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a cura di Alessandro Crea

Chi, da ragazzino, guardando la trilogia originale di Star Wars (all'epoca conosciuta da noi come Guerre Stellari), non ha sognato di padroneggiare i trucchi mentali Jedi?

Purtroppo nel mondo reale la Forza non esiste, o quantomeno noi ancora non la conosciamo e non la sappiamo padroneggiare, ma con qualche conoscenza nel campo delle neuroscienze sarebbe possibile ottenere qualche risultato simile (e soltanto simile ovviamente), come ci spiega questa simpatica ragazza laureata proprio in questo campo del sapere presso la UCSD.

Alie Astrocyte, così si fa chiamare su YouTube, ha infatti postato sul proprio canale questo divertente video a metà tra umorismo e scientificità, in cui analizza alcune delle più famose scene delle due trilogie finora uscite al cinema, spiegandocele alla luce delle attuali conoscenze.

Sostanzialmente, ci dice Alie, non è necessario essere dei Jedi e avere dalla nostra la Forza per poter indirizzare in alcuni casi le conversazioni: è sufficiente avere qualche conoscenza di come funziona la psicologia umana e saper leggere il linguaggio del corpo, sostanzialmente quello che fanno, sempre nell'ambito dello spettacolo, i cosiddetti mentalisti, quando, tramite la suggestione e la manipolazione mentale attraverso il linguaggio, influenzano uno spettatore, costringendolo di fatto ad effettuare le scelte che loro si attendono affinché il gioco riesca, il tutto senza che questo si renda conto di essere stato manipolato.

Ad esempio, ci spiega Alie Astrocyte, quando nel primo episodio della trilogia originale Obi Wan Kenobi convince i due star trooper che non sono quelli i droidi che stanno cercando, non sta utilizzando la forza, ma sta semplicemente facendo leva sulle aspettative dei due, confermandogliele.

I due soldati infatti presumibilmente dovevano essere già da diverso tempo sotto al sole di Tatooine a controllare tutti i mezzi di passaggio, sudando nelle loro corazze (una versa sauna!) senza trovare nulla. La loro frustrazione quindi doveva essere già piuttosto alta nel momento in cui fermano Luke Skywalker; l'anziano Jedi quindi non fa altro che giocare sulle loro aspettative, confermandogli che anche quegli ennesimi droni non sono quelli cercati, una versione che essi sono prontissimi ad accogliere, nella speranza di chiudere al più presto con quell'inutile incarico.

Qui Gon mind trick

In altri contesti invece si può fare appello alle emozioni della persona da manipolare anziché alla sua logica, oppure si possono utilizzare a proprio vantaggio le motivazioni, una volta note, per cui qualcuno agisce, come fa ad esempio il Signore Oscuro quando porta man mano Anakin Skywalker al Lato Oscuro (un esempio stranamente assente nel video).

Ovviamente è necessario molto studio e un buon numero di conoscenze e di pratica per poter ottenere qualche piccolo risultato e anche così non è che diventerete esattamente dei Kilgrave (chi ha seguito la prima stagione di Jessica Jones su Netflix sa di cosa parlo), ma è sempre interessante apprendere qualcosa di nuovo sul complesso funzionamento della mente umana.