The Mandalorian 1x01: prime impressioni sulla serie originale Disney+

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Disponibile da ieri, in contemporanea con la release americana del servizio in streaming targato Disney, The Mandalorian è la prima serie tv in live action ambientata nell'universo di Star Wars. Scritta e ideata da Jon Favreau (Iron Man ndr), è ambientata dopo gli eventi di Episodio VI, Il Ritorno dello Jedi, e racconta le avventure di un cacciatore di taglie, il Mandaloriano, interpretato da Pedro Pascal.

Si tratta di uno show che ha da subito dichiarato di voler assorbire e comunicare quanto più possibile lo spirito originale della saga: dai costumi, ai colori alle ambientazioni; tutto, in The Mandalorian, profuma di Star Wars e il primo episodio - ne uscirà uno a settimana, per un totale di 8 - lo conferma. Le impressioni che seguono derivano dunque dalla prima visione, che vi anticipo essere stata esaltante. The Mandalorian potrebbe essere il primo prodotto del nuovo corso di Guerre Stellari che metterà d'accordo tutti, nuovi e vecchi appassionati.

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Nuovo e vecchio, così Star Wars è perfetto

Prima di raccontarvi cosa funziona nella serie di Fraveau, una dovuta precisazione: non farò spoiler, di alcun tipo. Questo perché nonostante l'avventura abbia un tono epico, che quindi non viene particolarmente rovinata da eventuali anticipazioni, è comunque cosa buona e giusta preservare il gusto della scoperta. Il Mandaloriano, dicevamo, è un cacciatore di taglie, e quanto potrà essere interessante la vita di un bounty hunter nell'universo di Star Wars? Beh, tanto. Tantissimo. La Galassia pullula di criminali ora che l'Impero "non esiste più" e il nostro protagonista è un mercenario che ha come scopo la sopravvivenza personale e quella della sua tribù. La sequenza d'apertura, peraltro, mette in chiaro anche il mood generale della serie: siamo nel citazionismo assoluto del genere western, mischiato ai tipici ingredienti di Star Wars: blaster, azione, ironia.

All'inizio parlavo di "vero spirito di Guerre Stellari", e le motivazioni sono da ricercarsi principalmente nel ritmo della narrazione, piacevole e dinamico, intervallato dai cambi d'ambientazione dati dai vari pianeti esplorati, e soprattutto dai costumi e della costruzione delle scenografie, in particolare quelle interne. Come fatto da Lucas nella prima trilogia, l'ambiente che circonda gli attori è concreto, tangibile; gli alieni sono praticamente tutti persone mascherate e il digitale sembrerebbe ridotto all'osso. Questa, per quanto mi riguarda, è la vera chiave di lettura di quello che doveva essere il nuovo Star Wars. In poche parole: tecnologia nuova, vecchie abitudini. La qualità delle immagini del nuovo millennio unite a tutto quel profumo di naftalina che il look-n-feel di Guerre Stellari è in grado di restituire.

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Il livello, lo avrete capito, è altissimo, anche se le incognite -essendo il primo episodio- ci sono eccome. In primis la riuscita della narrativa, che andremo a scoprire dove andrà a parare (un primo indizio ce lo ha dato questo finale di pilot), e poi la scrittura dei personaggi. Pascal toglierà mai il casco? Sarà ben approfondito? E i comprimari, saranno all'altezza? Tutte domande che troveranno risposta nei prossimi episodi, che non vedo davvero l'ora di vedere. Nota a margine: il pilot dura 38 minuti, molto ristretta come tempistica. Sono curioso di capire se tutta la serie avrà questo format, oppure se il primo episodio -molto introduttivo- è stato un unicum.

In attesa di The Mandalorian e di Star Wars L'ascesa di Skywalker, potete rivedere i primi due film, disponibili su Amazon a questo indirizzo.
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