Trama e ambientazione

Strange Days è un film del 1995 che sotto molti punti di vista si può considerare pioneristico. Mette in scena una realtà distopica in cui la realtà virtuale è una nuova forma di droga che si alimenta dei ricordi altrui. Uno scenario nel quale è inserito un thriller con complotto.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Strange Days è ambientato a Los Angeles nel 1999, quindi quattro anni nel futuro rispetto a quando il film effettivamente arrivò nelle sale. Le strade ospitano una società violenta e decadente, nella quale è inserita una nuova droga che risponde al nome di SQUID - che oggi potremmo tranquillamente definire uno stimolo neuronale a base di realtà virtuale. Gli elementi distopici riconoscibili sono una società dominata da multinazionali potentissime, una circolazione indiscriminata di droghe variegate, strade ricolme di violenza.

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Lo SQUID non è una sostanza da iniettarsi o da inghiottire. In effetti, si tratta di esperienze altrui salvate su un disco ottico. Una persona registra la propria esperienza, e un'altra la compra per riviverla tramite un dispositivo neurale che ricorda un po' i moderni Oculus Rift o HTC Vive, ma con una connessione più diretta al cervello. Chi fa uso di SQUID cerca esperienze da vivere nel modo più diretto possibile, che lasciano un tipo di ricordo identico a quello delle esperienze "reali" - ma a questo punto le virgolette sono obbligatorie, perché nel mondo di Strange Days il concetto di realtà è tutt'altro che assoluto.

Ora senti, voglio che tu sappia esattamente di cosa stiamo parlando. Okay? Questa non è come la TV, è un po' meglio. Questa è vita reale. Un pezzo di vita di qualcuno. Puro e integrale, dritto dalla corteccia celebrale. Insomma, sei lì, lo stai facendo, lo stai vedendo, lo stai sentendo... Lo stai provando. Esattamente qualunque cosa tu voglia, chiunque tu voglia essere, okay? Insomma, se tu vuoi andare a sciare senza lasciare il tuo studio, puoi farlo, ma presumo che uno come te quando vuole andare a sciare vuole ad Aspen, non è certo questa roba qui che ti interessa! È la roba che non vuoi avere, giusto? Il frutto proibito. Come irrompere in un negozio di liquori con una 357 Magnum, sentire l'adrenalina che ti pompa nelle vene, oppure... Vedi quello laggiù con la filippina superdotata? Ti piacerebbe essere quello lì per venti minuti? I venti minuti giusti? Sì, io posso farlo accadere senza neanche farti macchiare la fede nuziale. Io posso farti avere quello che vuoi, posso farlo, posso procurarlo, qualunque cosa, non devi fare altro che parlare con me, fidati di me, fidati! Perché io sono il tuo confessore... Sono il tuo strizzacervelli, io sono il tuo collegamento diretto alla centralina delle anime... Io sono l'uomo magico, il Babbo Natale del subconscio. Lo dici, lo pensi, puoi averlo, - Lenny Nero

Lo SQUID ha tuttavia le caratteristiche di una droga, che può assumere le forme più variegate: le clip pornografiche sono quelle più cercate, e come si può immaginare mettono in moto una nuova forma di prostituzione. E ci sono anche le Black Jack Clip, le registrazioni in cui il soggetto finisce per morire. Il protagonista Lenny Nero è un ex poliziotto che spaccia SQUID, ma cerca di evitare le Black Jack - a meno che non siano davvero un buon affare.

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La circolazione è illegale, non tanto per la possibilità di dipendenza o di danni cerebrali permanenti - pare che le autorità non siano interessati a questi aspetti. Invece, il problema starebbe nel fatto che lo SQUID è nata come tecnologia militare ed è poi finito sul mercato nero. In particolare, la polizia di Los Angeles non sembra entusiasta del fatto che chiunque può andarsene in giro con un dispositivo di registrazione celabile con una semplice parrucca. Un dettaglio che avrà un valore fondamentale nel film, tra l'altro.

La somiglianza con The Matrix è evidente, ma ci sono anche delle differenze notevoli rispetto al film dei fratelli (oggi sorelle) Wachowski. Se The Matrix è un'opera filosofica che pesca nella mitologia classica, che cerca di proporre in tema fantascientifico domande che ci perseguitano da secoli, Strange Days è un'opera più cruda, diretta. Un film che cerca di dipingere l'Essere Umano senza troppi fronzoli, e che proprio nella sua schiettezza trova un grande punto di forza.

Il protagonista Lenny (Ralph Fiennes) a un certo punto si trova tra le mani - e nella mente - un'esperienza terribile. Il disco mostra uno stupro-omicidio, la cui vittima è una sua conoscenza. Il disco è registrato dal punto di vista dell'aggressore, che portava addosso il dispositivo per registrare SQUID. Questo è l'evento che mette in moto la narrazione, e che porterà Lenny e gli altri protagonisti a scoprire il segreto dietro l'omicidio della loro amica. Un segreto che se svelato potrebbe scuotere tutta la città, e che ha profonde implicazioni sociali.

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Lenny e la sua amica Mace dovranno destreggiarsi tra personaggi pericolosi: soprattutto il misterioso assassino, ma c'è anche un ricco produttore di dischi che sembra sempre sul punto di scatenare azioni sanguinose. E ci sono le strade, perennemente affrante da risse e scontri a fuoco.

In Strange Days la violenza è costantei, nella realtà "vera" e in quella dello SQUID. Un tema, quello delle immagini violente e del loro effetto sulle persone, che ritroviamo anche in opere non fantascientifiche come per esempio Abre los Ojos di Alejandro Amenábar o 8 mm di Joel Schumacher - ma Strange Days aggiunge sfumature politiche all'intrigo insieme naturalmente alla componente Sci-Fi. Il risultato è una sceneggiatura ritmata e coinvolgente, ma a tratti traballante nella sua resa a schermo.

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La trama evolve in un thriller di avventura, con il gruppo dei "buoni" impegnati a cercare l'assassino con la speranza di fermarlo. Gli eventi si rincorrono in un terzo atto ricco di azione - le riflessioni della prima parte sono ormai un ricordo - che porta a un finale esteticamente ben riuscito, ma che da un punto di vista narrativo lascia un po' perplessi.