Summer Time Rendering: perché guardarlo su Disney Plus?

Summer Time Rendering su Disney Plus è una vera novità. La piattaforma decide di aprirsi al mondo degli anime con un thriller incredibile.

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a cura di Livia Soreca

Tra le novità di gennaio, ce n'è una davvero sorprendente. Così come Netflix e Prime Video, anche un'altra piattaforma si sta aprendo al mondo degli anime. Annunciato già lo scorso anno, arriva Summer Time Rendering su Disney Plus, adattamento animato dell'omonimo manga di Yasuki Tanaka realizzato dallo studio OLM e diretto da Ayumu Watanabe.

Di questo brillante thriller di 25 episodi si consiglia, almeno per ora, la visione in lingua originale con sottotitoli per evitare di inciampare in un difetto tecnico non indifferente, nonostante il doppiaggio in italiano ad opera di SDI Media - Roma dei primi 10 sia estremamente piacevole. Il nuovo arrivo su Disney Plus è semplicemente imperdibile; quali sono i suoi più grandi punti di forza e i motivi per cui avvicinarsi alla serie TV?

Perché guardare Summer Time Rendering su Disney Plus?

Un episodio, una garanzia

Il primo episodio di Summer Time Rendering introduce lo spettatore nella calma e tranquilla isola di Hitogashima di appena 700 abitanti. Il diciassettenne Shinpei Ajiro vi ritorna il 22 luglio, dopo due anni trascorsi a Tokyo, in occasione di uno spiacevole evento: il funerale di una sua cara amica. Ma quella che sembra un'ingenua occasione per commemorarla e ritrovarsi con vecchi compagni diventa un giallo che, sin da subito, va oltre ogni immaginazione.

L'incipit tranquillo, quasi slice of life, di Summer Time Rendering si rivela ingannevole in una modalità improvvisa e apparentemente ingiustificata, lasciando immediatamente il posto ad un'atmosfera thriller cruda e spiazzante che stordisce lo spettatore, ma che al tempo stesso lo "costringe" a proseguire. È il classico episodio che lascia a bocca aperta, fa sgranare gli occhi e pensare "ma cos'ho appena visto?", e non si può fare a meno di proseguire per comprenderlo appieno.

La scelta di offrire al pubblico un colpo di scena nei primi 20 minuti, senza nemmeno dare il tempo per metabolizzare la situazione o conoscere bene i primissimi personaggi coinvolti, si rivela più tardi perfettamente conforme allo storytelling del racconto, che spesso scompone il tempo e lo ricompone in un ordine che non sempre rispecchia ciò che lo spettatore medio si aspetterebbe. Con una narrazione che potremmo definire "non canonica", Summer Time Rendering su Disney Plus merita una possibilità sin dalle prime immagini e dai primi snodi di trama, con l'implicita promessa che ogni componente tornerà al proprio posto nel puzzle finale.

Pelle d'oca assicurata

Il primo episodio è solo l'inizio di una lunga serie di brividi dietro la schiena. Quello della cosiddetta pelle d'oca è un effetto che ogni buon thiller o horror dovrebbe sempre essere in grado di provocare, non soltanto attraverso colpi di scena spiazzanti ma anche utilizzando espedienti precisi, come un'inquadratura particolare, la creazione di figure macabre o un effetto sonoro studiato alla perfezione per quel singolo momento.

Specialmente all'inizio, quando non è chiaro cosa stia esattamente accadendo al giovane Shinpei, le piccole e inquietanti scoperte condotte dal protagonista e dai suoi compagni - vecchi amici così come nuovi incontri - mettono lo spettatore quasi a disagio, cogliendolo sempre alla sprovvista con rivelazioni scioccanti e piccoli dettagli raccapriccianti. Man mano che il clima si fa sempre più cupo, la sensazione di terrore si amplifica; niente è dato per scontato, e ogni passo avanti implica l'avvicinarsi ad un mistero più grande dei personaggi stessi, con nuove scoperte pronte a far accapponare la pelle.

Una commistione di generi equilibrata

Un episodio dopo l'altro, ci si rende conto che questo grande thriller mette insieme tinte horror e una profonda drammaticità, in un connubio che si carica sempre più, man mano che ci si inoltra verso l'intricata storia. Summer Time Rendering esplora di gran lunga il sovrannaturale, qui quasi vicino alla  fantascienza, senza mai confondere la propria identità ma, anzi, caratterizzandosi come un equilibrato e complesso organismo funzionante.

Infatti, mentre spesso si ha la tendenza a separare i generi o a farli coesistere senza una coesione effettiva, in quest'opera risulta perfettamente coerente unire - ad esempio - una sequenza particolarmente orrida ad una forte emozionalità dei personaggi coinvolti. L'horror qui non è mai fine a se stesso, con il solo intento di incutere paura, ma è strettamente legato alla dimensione dei sentimenti che ne amplia addirittura l'impatto sul pubblico.

L'anime è all'altezza del manga

Quella di Yasuki Tanaka è un'opera molto apprezzata, pubblicata per la prima volta in Giappone su Shonen Jump+ nel 2017. In 13 volumi, Summer Time Rendering è edito anche in Italia due anni dopo da Star Comics per la collana Techno.

Con le sue illustrazioni suggestive, talvolta agghiaccianti, il manga di Summer Time Rendering colpisce subito per il tratto inconfondibile con cui si realizzano i personaggi, uno stile ripreso quasi fedelmente dallo studio d'animazione OLM. Alcune scene memorabili sono pressoché identiche, rispettando l'iconicità di quei precisi momenti prima immortalati su tavola e poi resi ancor più vivi sullo schermo.

È quasi ovvio dire che un adattamento animato riesca a rendere piena giustizia alle sequenze in movimento, a differenza dell'opera grafica, ampliandone l'impatto visivo; così come pure il montaggio, suggerito sicuramente dalle tavole ma perfezionato in itinere per il prodotto audiovisivo. Se poi si aggiunge il comparto del suono, che va dalla colonna sonora alle credibili interpretazioni di chi dà la voce ai personaggi, si può dire a tutti gli effetti che l'anime di Summer Time Rendering su Disney Plus sia un ottimo omaggio al lavoro di Tanaka, nonché un buon mezzo per chi è appassionato di serie TV e non ha ancora accesso al manga originale.

Summer Time Rendering su Disney Plus è un forte messaggio

Guardare Summer Time Rendering su Disney Plus significa non soltanto poter godere di un racconto avvincente e profondo, narrato con maestria incredibile, ma vuol dire anche avvicinarsi ad una grande novità per una simile piattaforma. Come accennato inizialmente, solo da pochissimo tempo il catalogo può contare opere legate alla produzione animata giapponese, anche se non ancora con una vera e propria continuità.

Uno degli ultimi arrivi è la seconda stagione di Tokyo Revengers (la prima è disponibile su Crunchyroll, di fatto il sito più ricco per guardare serie anime), ma troviamo anche Dawn Fall e The Tatami Time Machine Blues. Ancora troppo pochi, certo, ma questi titoli possono segnare una nuova direzione per un servizio streaming che comunque, grazie a Star, si sta aprendo sempre più a nuovi orizzonti. Insomma, vale sicuramente la pena dare una possibilità anche a Disney Plus per sfruttare quante più piattaforme possibili. Se poi, come nel caso di Summer Time Rendering, entra in gioco anche l'ottima qualità... Il gioco è fatto.

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