Superman vs Lobo: uno scontro all'ultima fake news, recensione

Arriva, finalmente, anche in Italia, grazie a Panini DC Italia, Superman vs Lobo la miniserie disegnata da Mirka Andolfo.

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a cura di Giovanni Arestia

Arriva, finalmente, anche in Italia, grazie a Panini DC Italia, Superman vs Lobo. Si tratta di una miniserie pubblicata sotto l'etichetta editoriale Black Label, scritta da Tim Seeley e Sarah Beattie, con matite dell'italiana Mirka Andolfo e colorata da Arif Prianto. Il primo volume inaugura la miniserie dedicata agli ultimi sopravvissuti del loro pianeta natale, ovvero Krypton e Czarnia. I due non potrebbero, tuttavia, essere più diversi ed ecco che ha inizio lo scontro, ma vediamo in che modo in questa nostra recensione.

Superman vs Lobo: uno scontro decisamente inusuale

La storia è ambientata inizialmente sul pianeta Telk, dove la vacanza di Lobo viene interrotta da un enorme invasore alieno dalla forma di tardigrado. Infastidito per il disturbo, il czarniano si lancia in un attacco. Viene accompagnato involontariamente dalla dottoressa Flik, una donna con il desiderio di documentare le specie aliene rare, che si teletrasporta nella battaglia. Durante lo scontro, interviene anche Superman che solo apparentemente salva la situazione e decide di scontrarsi anche contro Lobo. Durante la convalescenza di quest'ultimo, infatti, Flik dichiara che Superman era il migliore dei due anche se in realtà la delicata situazione era stata risolta da Lobo, pertanto ferito non solo nel corpo ma anche nell'animo, il czarniano decide di instaurare una sorta di concorso di popolarità per rovinare la reputazione dell'ultimo kryptoniano.

Se vi state immaginando una sorta di sfida fatta di scazzottate e scontri epici tra uno dei supereroi più forti di sempre e un nemico potenzialmente immortale in grado di rigenerare le proprie ferite istantaneamente, vi state sbagliando di grosso. Si tratta di una storia enorme totalmente slegata dalla continuity regolare del DC Universe, ma con la presenza dei personaggi più canonici tra cui Lois Lane che è la solita giornalista del Daily Planet e collega di Clark Kent e Jimmy Olsen che ogni tanto si trasforma in un uomo-tartaruga gigante stando attento al cacciatore di taglie interplanetario Lobo. Nonostante ciò, non ci sono grossi combattimenti perché lo scontro è molto più psicologico e "terreno": Lobo inizia a lanciare attacchi tramite fake news e campagne di indignazione diffuse tramite social media. Tra menzogne, gossip e diffamazioni, il giornalista onesto e attento Clark Kent si trova in netta inferiorità.

Una comicità pesante, folle e geniale

La struttura narrativa è ben realizzata da Seeley e Beattie, tuttavia la storia è molto vasta per un volume così piccolo e una miniserie altrettanto breve. C'è la prima avventura su Telk, guidata principalmente da Lobo, che ricopre la prima metà del fumetto e poi la storia passa sulla Terra. Le due sezioni sono molto diverse tra di loro, sia in termini narrativi che artistici e permettono di mantenere vivace il racconto. C'è un'energia vibrante e spensierata in Superman vs Lobo #1 fin dall'inizio, con entrambi i mondi che abbracciano ciò per cui sono conosciuti creando l'atmosfera perfetta prima dello scontro. La storia potrebbe iniziare a perdere stabilità quando diverse parti entrano nella mischia e vengono aggiunti sempre più elementi, ma la natura caotica del fumetto lo rende così divertente da leggere che al lettore potrebbe non interessare se questa causa la perdita del senso di ciò che sta accadendo. Il finale, poi, è molto sorprendente e porta la storia in una direzione completamente nuova.

È presente un brillante senso dell'umorismo nel fumetto e parte di questo è visibile nei personaggi. I dialoghi, pertanto, possono essere visti come la luce splendente all'interno dell'intera opera. Le sciocchezze che Lobo spesso afferma sono sapientemente scritte da Beattie e Seeley. È pieno di sinonimi volgari e di descrizioni magistrali di omicidi, con un palese divertimento da parte degli scrittori nell'inserire parole grossolane con una certa licenza poetica molto agrodolce. Tutti i personaggi sono autentici, dalle due figure principali fino a Jimmy Olsen, ma il rapporto tra Lobo e Superman è il fulcro di questo fumetto. È una rivalità unilaterale nel primo tempo con Superman che risulta quasi ambivalente rispetto alla presenza del cacciatore di taglie come se fosse semplicemente un fastidio anziché una minaccia.

Un'aggiunta divertente a questo concorso di popolarità è la dottoressa Flik. Per gran parte del fumetto, segue Lobo come un ricercatore di animali selvatici segue un animale raro per un documentario. È affascinata perché è l'ultimo "esemplare" della sua specie pertanto quando compaiono insieme l'ultimo czarniano e il kryptoniano, rimane estasiata. È fantastico osservare il cambiamento di Lobo nella relazione con la dottoressa: durante il primo incontro, cerca di tagliarle la testa, ma dopo aver realizzato che non può toccarla e che lei non lo sta lasciando solo, si affeziona e decide di renderla partecipe delle sue avventure.

Una giostra di colori

Il comparto artistico è complessivamente di buon livello. In Superman vs Lobo, Andolfo riconosce la follia di questo fumetto e il suo stile si sposa magnificamente. Le proporzioni di Lobo e Superman sono leggermente esagerate per renderle molto più grandi di chiunque altro sia intorno a loro. I mondi in cui co-esistono sembrano campi di battaglia creati semplicemente per farli combattere, ma hanno comunque dettagli fantastici. Anche il design della dottoressa Flik è molto bello in quanto viene mostrata come un supereroe cosmico senza necessariamente esserlo. I colori di Prianto sono sbalorditivi: Lobo presenta delle sfumature di grigio chiaro e nero molto nette per differenziarle dal rosso e blu vibrante del costume di Superman. Intorno a loro, poi, c'è una giostra di colori soprattutto da parte delle diverse specie aliene sul pianeta Telk che creano molte opportunità per una varietà di toni e combinazioni.

Conclusioni

Superman vs Lobo è, quindi, un fumetto folle e divertente. La storia non è certamente l'elemento più coinvolgente dell'opera, ma questo aspetto risulta quasi secondario: quando si parla di Lobo, caos, genio e ironia sono i veri protagonisti. Lo stile comico di Beattie e Seeley è evidente e rappresenta la punta di diamante di questo nuovo intrigante progetto editoriale della DC Comics. Il secondo numero pare che possa avere un'ambientazione e una storia completamente diverse e sarà interessante vedere come verranno gestite.