Tex incontra Zagor - Bandera!, recensione: oltre l'incontro c'è di più

Tex incontra Zagor - Bandera! ripropone in volume lo storico incontro fra Tex e Zagor firmato da Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli.

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a cura di Domenico Bottalico

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Certamente sognato da svariate generazioni di lettori, l'incontro fra Tex e Zagor si è concretizzato solo in tempi recenti grazie al varo della serie Tex Willer che, raccontando le avventure del giovane Tex, ha potuto sciogliere uno dei nodi che avevano finora impedito ai due eroi di incontrarsi ovvero quello temporale. Le avventure di Zagor infatti tecnicamente precedono quelle di Tex ma non quelle di Tex Willer. L'incontro viene ora riproposto in volume da Sergio Bonelli Editore con il titolo di Tex incontra Zagor - Bandera! firmato da Mauro Boselli con matite di Alessandro Piccinelli. Pur collocandosi dopo gli avvenimenti del volume Tex Willer - Nella terra dei Seminoles, questo volume è assolutamente godibile a sé stante e non ha bisogno di particolari conoscenze pregresse sui due personaggi anche se il plot e alcuni dei personaggi presenti si ricollegano agli avvenimenti di una lunga e drammatica saga zagoriana, firmata sempre da Boselli, originariamente apparsa su Zagor 411-414 (fra l'ottobre 1999 e il gennaio 2000) e recentemente ristampata nel volume Le grandi Storie Bonelli 2: Zagor - Fratelli di sangue.

Sulle piste del Texas...

La situazione in Texas è nuovamente tesa. La convivenza fra nuovi coloni europei, bianchi e comanche è giunta ad un punto di rottura. Il governo lavora alacremente per dare alla fiera nazione indiana una riserva che possa evitare fatti di sangue come quello che hanno portato alla morte di Lupo Grigio, capo dei Comanche Quahadi. Proprio per questo motivo, dopo molti anni, Zagor è tornato in Texas. Contemporaneamente, qualche miglio più a sudovest nelle Texas Hills, un giovane cowboy di nome Tex Willer salva una carovana di coloni tedeschi da un attacco di un gruppo di comanche scortata dal Ranger Buck Barry. I due si dirigono così verso la cittadina di Bandera dove il ranger informa Tex della situazione nella regione e degli uomini che con difficolotà cercano di mantenere la pace come Adam Crane, ex-ranger che ha sposato una comanche.

Da lì Tex e Barry partono per scortare i coloni tedeschi verso la più accogliente Fredericksburg dove incontrano proprio Adam Crane, il mitico Zagor e il locale agente indiano: la situazione è precipitata e si rischia un'altra guerra indiana. Un attacco perpetrato contro un gruppo di comanche ha portato ad un massacro e al rapimento di Naduah, la moglie di Peta Nocona, il capo dei Quahadi. Ma chi è che sta esacerbando i contrasti fra indiani e bianchi nella regione? Pur inizialmente sospettosi l'uno dell'altro, Tex e Zagor uniscono le forze con Adam Crane e Quanah Parker, il figlio di Peta Nocona, per impedire che una guerra scoppi davvero e per rivelare la cospirazione che ha portato prima all'assassinio di Lupo Grigio e poi al rapimento di Naduah. Il tutto infatti sembra essere stato orchestrato affinché i comanche accettino in maniera più docile possibile di essere rinchiusi nella riserva.

Tex incontra Zagor - Bandera!: comanche, razzismo e un incontro storico

Tex incontra Zagor - Bandera! è una storia tagliente che ingrana davvero solo dopo la lunga fase preparatoria inziale di presentazione di fatti e personaggi e che si inserisce nel solco della grandi storie zagoriane e texiane più revisioniste riguardanti gli indiani ma non si tira indietro quando bisogna dare un taglio più "moderno" alla narrazione. Nello specifico la tematica del razzismo qui è sentita in maniera estremamente attuale e universale e tratteggiata come una macchina messa in moto per scopi futili e alimentata da ignoranza e paura.

Narrativamente, Mauro Boselli si ritrova a dover gestire l'altro grande nodo che aveva impedito nei decenni passati ai due eroi di incontrarsi: quello "ideologico". Tex e Zagor rappresentano in parte la diverse concezione di "avventura" dei loro creatori, quella più canonica e seriosa del Tex di G.L. Bonelli contro quella più sincretica e fantastica dello Zagor di Guido Nolitta (Sergio Bonelli). Boselli utilizza quindi tutte le armi narrative a sua disposizione sfruttando così dei semplici "rovesciamenti" per amalgare il tutto. Il saguigno Zagor diventa quindi una figura romantica e malinconica, quasi un mentore per un Tex Willer, di contro, esuberante e pronto a misurarsi fisicamente con lo Spirito con la Scure. Nel mezzo personaggi e situazioni che Boselli recupera dalla già menzionata in apertura saga zagoriana senza rinunciare neanche ad un easter egg davvero oscuro come il riferimento alla profezia che Zagor ascolta alla fine di Le Sette Città di Cibola (su Zagor 365-358 del marzo/maggio del 1995) che fa riferimento ad un grande capo bianco per il popolo Navajo.

Se dal punto di vista della sceneggiatura, l'autore opta per un ritmo in crescendo è indubbio che l'unico vero ostacolo per godere appieno di questo storico incontro siano proprio i molti riferimenti alle storie zagoriane del passato a cui si ricollega. È bene sottolineare, da questo punto di vista, come Tex incontra Zagor - Bandera! sia strutturata a tutti gli effetti come una storia di Tex Willer e quindi abbia un aspetto molto più "corale" nella misura in cui il giovane fuorilegge non è necessariamente protagonista assoluto degli snodi del plot, come accaduto in alcuni degli archi narrativi migliori della serie regolare come Pinkerton Lady o nella già citata Nella Terra dei Seminoles, ma al contrario lasciando ampio spazio agli altri personaggi e in particolare, in questo caso, a Zagor la cui versatilità si palesa nuovamente in questa versione Old Man Zagor molto spirituale. Boselli inoltre predilege una scrittura più asciutta ed essenziale così come ci ha abituato in Tex Willer con gli elementi di sceneggiatura intertestuale ben supportati da riferimenti storici precisi e reali e un programma narrativo meno lineare e più aperto a quelle riflessioni su temi già indicati poco sopra come testimoniato dal finale tutt'altro che "positivo".

A supportare Mauro Boselli ci sono le matite di Alessandro Piccinelli, copertinista della serie regolare Zagor ma anche apprezzato disegnatore sia dai fan di Tex che dello Spirito con la Scure. Il suo tratto robusto e muscolare, ricco di dettagli creati attraverso un uso preciso del tratteggio e neri profondi e pieni, è debitore dei grandi maestri della scuola americana (Romita Sr. e  Buscema su tutti) ben si adatta a questa storia di frontiera fatta non solo di sparatorie ma anche di inseguimenti, scazzottate e più in generale di situazione tese e nervose in cui la prossemica, aspetto imprescindibile in seno alla leggibilità della storia, è sfruttata senza esitazione. Il disegnatore si appoggia alla classica gabbia bonelliana per una ripartizione degli spazi e un uso delle inquadrature che esaltino il suo stile: quindi pochi piani lunghi e molti americani con inquadrature spesso ravvicinate se non addirittura primi piani che evidenziano la cesellatura dei tratti somatici dei due protagonisti, più solenne quella di Zagor mentre più "beffarda" quella di Tex Willer. L'unico appunto che si può muovere a Piccinelli è qualche piccola incertezza nella prospettiva di alcuni sfondi ma nulla che infici la leggibilità. È bene sottolineare come si tratti di un lavoro pensato e fatto per il bianco e nero e in questa dimensione trovi la sua ragion d'essere, dal forte impatto, anche per lettori non abituali dei due personaggi.

Il volume

Sergio Bonelli Editore decide di mantenere la continuità con le precedenti ristampe in volume di Tex Willer e propone anche Tex incontra Zagor - Bandera! in volume cartonato formato 19.5x26 cm rigorosamente in bianco e nero. Anche questo volume è impreziosito da una evocativa copertina pittorica firmata da Massimo Carnevale. La cura carto-tecnica è come consuetudine ineccepibile: la rilegatura a filo è solidissima così come la rifilatura delle pagine permette una lettura agevole. Anche questo volume presenta la carta usomano dalla grammatura importante ma dalla peculiare tonalità paglierina che si discosta dalle tipologie usate solitamente per le pubblicazioni da libreria dell'editore milanese. Il volume avrebbe meritato senz'altro un  forse è dal punto di vista degli extra. A differenza degli altri volumi, Mauro Boselli firma un contributo redazionale asciutto ed essenziale che in maniera rapida ripercorre la storia del mancato incontro fra Tex e Zagor per motivi per così dire ideologi ancora prima che editoriali come accennato poco sopra. Chiude il volume una bella galleria con gli studi dei personaggi firmata da Alessandro Piccinelli.