The Bad Guy, recensione: fra cronaca nera e umorismo più nero

The Bad Guy è la nuova serie Prime Video in cui un magistrato antimafia finisce per diventare ciò che ha sempre combattuto...

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

The Bad Guy vede come protagonista il Pubblico Ministero Nino Scotellaro, il quale ha dedicato tutta la sua vita alla lotta a Cosa Nostra. Un giorno, però, Scotellaro viene ingiustamente accusato di collusione con la mafia, un durissimo colpo per lui, sia umanamente che professionalmente. Così, non avendo ormai più nulla da perdere, l'ormai ex PM Nino Scotellaro decide di diventare il cattivo in cui lo hanno trasformato: The Bad Guy, per l'appunto.

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Non lasciatevi ingannare dal titolo in inglese della serie: The Bad Guy è una serie tutta italiana. Diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi e con Luigi Lo Cascio (I Cento Passi, La Meglio Gioventù) alla sua prima esperienza in una serie TV e la veterana della serialità Claudia Pandolfi (Distretto di Polizia, Un Medico in Famiglia, Baby), The Bad Guy è una serie che unisce in modo perfetto due elementi che non sempre sembrano andare troppo d'accordo: la crime story e l'umorismo nero.

Il tocco internazionale del titolo in inglese, anche se la storia è ambientata nell'italianissima Sicilia, non è casuale e, per questo, non va percepito come una nota stonata: la scelta della lingua inglese per il titolo, infatti, è funzionale al fatto che la serie verrà distribuita in oltre 240 Paesi in tutto il mondo.

The Bad Guy, recensione: fra cronaca nera e umorismo più nero

L'idea alla base della serie, di cui potete trovare il trailer esteso in questo nostro articolo, è ironica e originale al tempo stesso, rivelando così un certo senso dell'umorismo piuttosto macabro: un magistrato che diventa un mafioso. Per quanto il senso dell'umorismo sia ben presente nei primi tre episodi della serie che abbiamo potuto visionare in anteprima, non si tratta di una presenza invadente che depriva The Bad Guy di quella atmosfera cupa tipica delle crime story. Anzi: l'umorismo nero si addice perfettamente, quando è dosato in modo sapiente come in questo caso, a una storia a tinte fosche.

Una storia ben orchestrata

Naturalmente, la storia raccontata, per quanto venga presentata come verosimile, è del tutto fittizia, come lo sono anche i diversi personaggi che la animano. Nino Scotellaro conosce fin troppo bene i metodi di Cosa Nostra, e quando si ritrova ingiustamente accusato di essere colluso con essa, ciò si ripercuote inevitabilmente sulla sua carriera di magistrato antimafia. Parafrasando le parole stesse di questo intrigante personaggio, quando non hai più nulla da perdere sei disposto a tutto...

Dal punto di vista narrativo, analizzando, quindi, trama, intreccio e caratterizzazione dei personaggi, The Bad Guy si rivela una serie molto solida: la trama in sé è interessante e spinge a restare incollati allo schermo per scoprirne i risvolti e gli sviluppi, e la sceneggiatura è puntuale, fluida e limpida, perfettamente comprensibile; a completare il tutto, ci sono dialoghi avvincenti, ben scritti e, quando serve, anche divertenti. A tal proposito, trattandosi di una serie incentrata sulla malavita organizzata siciliana, alcuni dialoghi sono recitati in dialetto siciliano, ma sono sempre accompagnati dai sottotitoli in italiano. L'uso a tratti massiccio del dialetto contribuisce a conferire verosimiglianza a questo racconto di fantasia, poiché rispecchia la realtà dei fatti.

La sospensione dell'incredulità è inoltre garantita dalle ottime performance attoriali, che danno colore al quadro generale, rendendolo vivido e pulsante. C'è, però, un elemento architettonico di fantasia (non vi sveleremo di cosa si tratta per evitarvi uno spoiler) che, però, non è stato inserito a caso: infatti, sarà uno dei perni attorno a cui ruoteranno le vicende che vedono come sfortunato protagonista Nino Scotellaro.

The Bad Guy: un cattivo che non ti aspetti

La scelta di far ruotare la narrazione intorno a un ex magistrato che passa dall'altra parte della barricata è originale e apre a tutta una serie di spunti narrativi, intrecci e sviluppi che spesso rischiano di ritorcersi contro Nino Scotellaro. Trattandosi di una crime story incentrata sulla criminalità organizzata, non mancano colpi di scena, imprevisti di vario tipo e, soprattutto gli infiltrati. Un po' come avviene in Infernal Affairs e nel suo più celebre remake diretto da Martin Scorsese, The Departed, gli infiltrati potrebbero essere presenti da ambo le parti. Ma chi sono i mafiosi infiltrati nelle forze dell'ordine e i membri delle forze dell'ordine infiltrati nella mafia?

Conclusioni

I primi tre episodi di The Bad Guy ci presentano fin da subito una serie costruita su basi narrative solide la cui forza risiede anche nelle performane degli attori protagonisti e in una messa in scena davvero azzeccata: la telecamera si sofferma su primi piani intensi ed espressivi nelle scene a maggiore impatto emotivo, mentre i suoi movimenti diventano più dinamici durante le scene più concitate, come le sparatorie. Anche la colonna sonora, caratterizzata sia da brani internazionali che da canzoni italiane classiche molto conosciute, contribuisce enormemente a creare le giuste atmosfere.

Per quanto riguarda la tavolozza di colori prediletta dalla fotografia, questa verte principalmente su tonalità scure e fredde, per trasmettere la freddezza del mondo rappresentato: quello della malavita organizzata.

Forti di una storia a tinte fosche e a tratti pervasa da un umorismo decisamente nero, i primi episodi di The Bad Guy sapranno soddisfare la vostra sete di sangue e divertirvi allo stesso tempo. Consigliato agli appassionati di crime story e a tutti coloro che sono alla ricerca di una serie appassionante e ricca di azione.

Detto questo, gli ultimi tre episodi di The Bad Guy chiudono in parte il cerchio, almeno per quanto riguarda alcune sottotrame. Questo perché, dal finale aperto, è facilmente intuibile che la serie non è stata pensata per potersi risolvere in una sola stagione. Ciò che di certo non manca a The Bad Guy, poi, sono i colpi di scena, un espediente narrativo tipico delle storie di malavita in cui sono presenti, da ambo le parti, gli infiltrati (se avete visto film come i già menzionati Infernal Affairs e The Departed saprete di certo di cosa stiamo parlando).

Un altro aspetto molto importante sono i legami fra i diversi membri delle famiglie mafiose coinvolte: la presenza della gerarchia è opprimente, e chi ha un ruolo di maggior spicco non si lascia mai sfuggire l'occasione di ribadirlo ai suoi sottoposti, di modo che sia sempre molto chiaro che il rispetto della gerarchia e della famiglia sono e devono sempre essere al primo posto. Ciò non toglie, tuttavia, che, alle volte, alcuni sottoposti si stufino di alcuni atteggiamenti dei loro capi, e che decidano, quindi, di pianificarne l'omicidio. Avere o meno dei legami di sangue con le cosche diviene irrilevante, quando si tratta di scalare la piramide sociale mafiosa, per cui non aspettatevi di vedere troppa clemenza fra parenti in The Bad Guy.

Sceneggiatura, dialoghi, prove attoriali e messa in scena generale di questi ultimi episodi non fa che confermare l'ottima qualità di questa nuova e interessantissima proposta di Prime Video. La speranza è che The Bad Guy possa essere rinnovata per una nuova stagione, dato che restano ancora delle questioni in sospeso. Inoltre, l'escalation di follia, omicidi e tradimenti tende a condurre verso vicende sempre più complesse e "sporche", rivelando, in questo, una struttura narrativa simile a quella di serie come Breaking Bad e Ozark. Ora, non ci resta quindi che sperare in un rinnovo di The Bad Guy.

I primi tre episodi di The Bad Guy sono giào disponibili per la visione in esclusiva su Amazon Prime Video, mentre gli ultimi tre episodi di questa stagione verranno pubblicati, sempre su Prime Video, una settimana dopo, dal 15 dicembre.