The Deer King - Il Re dei Cervi, recensione: un enorme potenziale inespresso

The Deer King - Il Re dei Cervi è un film segnato dal contrasto fra una qualità visiva imponente e una narrazione piuttosto piatta.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

The Deer King – Il Re dei Cervi è il nuovo film di animazione nato dalla collaborazione fra l'animatore Masashi Ando (La Principessa Mononoke, La Città Incantata, Paprika, Your Name.), al suo debutto alla regia, e il regista Masayuki Miyaji (Studio Ghibli, Detective Conan). Il film è stato realizzato dallo studio di animazione Production I.G (Ghost in the Shell, sequenza animata di Kill Bill: Volume 1, Psycho-Pass) e si basa su una serie di romanzi scritti dalla vincitrice del Premio Taisho 2015 Nahoko Uehashi.

Qui di seguito trovate invece la sinossi ufficiale di The Deer King – Il Re dei Cervi:

La storia ha luogo in un mondo feudale dove un grande impero negli anni ha soggiogato e annesso vari regni. Chi si è opposto strenuamente al suo dominio è Van, leader dei guerrieri schierati contro l’invasione. Finito in catene, è diventato uno schiavo assegnato alle miniere di sale. Una notte un branco di lupi entra nelle miniere seminando il panico. Tutti coloro che vengono morsi finiscono per essere infettati e morire, tranne Van, che riesce a scappare e durante la fuga salva una bambina, Yuna, anche lei misteriosamente sopravvissuta al “Mittsal”, la piaga portata dai lupi. Assistito dal medico e ricercatore Hossal inizia così ad indagare sulla malattia, che nel frattempo ha colpito anche la corte. Ma proprio il sangue dei sopravvissuti potrebbe costituire la base per la tanto sospirata cura, e per questo Van e Yuna saranno oggetto di una frenetica caccia all’uomo.

Tutti i nomi altisonanti che hanno contribuito alla creazione di The Deer King – Il Re dei Cervi lascerebbero ben sperare, eppure il risultato finale a tratti stenta a decollare.

The Deer King – Il Re dei Cervi: un'opera tecnicamente di valore

Il fatto che alla realizzazione di questa pellicola abbiano contribuito personalità davvero molto importanti nel campo dell'animazione giapponese, incluso lo studio stesso coinvolto, è qualcosa che possiamo notare immediatamente, fin dalle primissime scene: le inquadrature sono sempre ben realizzate, ponendo al centro dell'attenzione gli elementi più importanti, e dal punto di vista della realizzazione tecnica, le animazioni sono fluidissime, i movimenti dei vari personaggi appaiono naturali e questo senso di realismo è trasmesso anche dalla grandissima cura profusa nei disegni stessi: non solo il design dei personaggi, ma anche i fondali sono davvero molto ben realizzati e ricchi di dettagli, sempre molto curati. Infine, anche la colorazione contribuisce grandemente a creare un insieme omogeneo e, ancora una volta, visivamente realistico.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un film di animazione, per cui gli aspetti da analizzare non possono certo limitarsi alla realizzazione tecnica. Dal punto di vista narrativo, The Deer King – Il Re dei Cervi presenta una storia affascinante con elementi, però, già visti in moltissime opere: ad esempio, il fatto che il mondo sia afflitto da una epidemia e che solo pochi individui ne siano immuni, facendo del loro sangue una preziosa risorsa all'epidemia stessa, è un elemento che potremmo definire "classico" e che è stato proposta in passato già da opere come Io Sono Leggenda o la serie videoludica The Last of Us.

Nonostante, questi dettagli, però, The Deer King – Il Re dei Cervi offre un interessante spaccato della vita rurale in Giappone dei tempi passati, rivelando, anche in questo frangente, dettagli affascinanti e curiosità interessanti su questo mondo a metà fra lo storico e il fantastico. Dal punto di vista del racconto, molto importanti sono il rapporto padre-figlia che si viene a instaurare tra Van e la piccola Yuna (un po' come quello fra Joel ed Ellie sempre in The Last of Us) e i diversi tipi di approccio al Mittsal: da una parte abbiamo le vecchie tradizioni che implicano metodi legati alla superstizione, e dall'altro abbiamo invece il metodo scientifico impiegato da Hosal, che contrappone, così, la scienza alla mera superstizione. Eppure, il risultato finale, nel suo complesso, non è pienamente soddisfacente.

The Deer King – Il Re dei Cervi: un enorme potenziale inespresso

Come qualsiasi tipo di prodotto artistico che sia al contempo anche destinato alla fruizione del pubblico gli elementi in gioco sono molteplici: qualità delle animazioni, character design, cura nella colorazione e nella realizzazione dei fondali, storia accattivante e scene che tengono incollati allo schermo, per citare solo quegli aspetti che risaltano maggiormente agli occhi e all'attenzione degli spettatori.

Se abbiamo già analizzato i punti a favore e alcune criticità che abbiamo potuto riscontrare durante la nostra visione di The Deer King – Il Re dei Cervi, è giunto ora il momento di prendere in esame alcuni altri dettagli che, insieme a quelli già analizzati in precedenza, hanno un ruolo essenziale in una valutazione complessiva che è, certamente, sopra la sufficienza, ma non di tantissimo.

Abbiamo riscontrato le criticità maggiori, più che negli aspetti già menzionati, nel ritmo narrativo di The Deer King – Il Re dei Cervi: nonostante "sulla carta" il racconto sia ricco di dettagli interessanti e la trama si sviluppi in modo non sempre lineare, il dinamismo del ritmo narrativo che ci si aspetterebbe non è sempre costante, creando così un bizzarro cortocircuito.

Se, da un lato, abbiamo una trama di base avvincente e una cura mirabilissima nell'aspetto visivo dell'opera, dall'altro il ritmo narrativo fortemente incostante, che spesso e volentieri rallenta per fermarsi e indugiare su aspetti non così essenziali alla narrazione stessa e quasi del tutto privi di interesse in generale. Scene dal forte impatto visivo e narrativo si alternano, quindi, ad altre in cui è sì sempre presente la cura per l'aspetto visivo dell'opera, ma invece viene un po' a mancare la cura per l'aspetto più genuinamente narrativo dell'opera. Questo punto a sfavore, purtroppo, inficia la valutazione finale di The Deer King - Il Re dei Cervi.

Conclusioni

Visivamente affascinante e dalla storia avvincente, The Deer King - Il Re dei Cervi è un film di animazione che sembra quasi rivelare che questo sia il primo lungometraggio realizzato in autonomia da Masashi Ando e Masayuki Miyaji a causa di un ritmo narrativo fortemente incostante che rende difficile mantenere sempre alto il livello di attenzione. La grandissima cura nella realizzazione dei disegni e delle animazioni non è sufficiente, da sola, a fare di The Deer King - Il Re dei Cervi il grande film di animazione che ci si sarebbe potuto aspettare.

The Deer King - Il Re dei Cervi è distribuito in Italia da Anime Factory ed è possibile vederlo al cinema, ma solo nelle giornate del 27, 28 e 29 giugno 2022.