The Expanse 6: l'ultima missione della Rocinante

Su Amazon Prime Video arrivano i sei episodi di The Expanse 6, l'ultima stagione della serie sci-fi.

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a cura di Manuel Enrico

Periodo di addii per la serialità fantascientifica. Pochi giorni fa salutavamo la famiglia Robinson con l’ultima stagione di Lost in Space, serie sci-fi di Netflix, ma a partire dal 10 dicembre su Amazon Prime Video vedremo per l’ultima volta in azione l’equipaggio della Rocinante, protagonisti di una delle più apprezzate serie fantascientifiche degli ultimi anni: The Expanse. Tratta dall’omonima serie di romanzi firmati dal duo autoriale noto come James S.A. Corey, The Expanse torna con la sua sesta e ultima stagione sul canale streaming del colosso dell’ecommerce proprio nello stesso periodo in cui anche l’ultimo capitolo della saga letteraria approda in libreria. Un finale simbiotico che sembra strizzare l’occhio ai delusi fan de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che dopo aver assistito al chiacchierato finale di Games of Throne sono ancora in attesa che Martin completi la saga letteraria che ha ispirato la popolare serie fantasy di HBO.

Il timore per The Expanse 6 era che, considerato la ricchezza del materiale letterario, non si riuscisse a sfruttare al meglio l’incredibile mondo futuro messo a disposizione degli showrunner. Daniel Abraham e Ty Franck, le due identità di S.A. Corey, hanno infatti dato vita a una fantascienza vecchio stampo, avventurosa e ispirato a tipici tratti della colonizzazione spaziale, dove i conflitti tra diversi schieramenti sono stati sostenuti da un attento lavoro di world building. Un’impostazione che ha trovato in questa serie dalla vita travagliata, iniziata su Netfflix e poi salvata in extremis proprio da Amazon Prime Video, un’interpretazione ottima per il piccolo schermo. Nonostante le numerose proposte sci-fi comparse nello stesso periodo, come Altered Carbon, Another Life e la citata Lost in Space, The Expanse si è sempre contraddistinta come un prodotto di livello superiore.

The Expanse 6: l'ultima stagione della serie sci-fi di Amazon Prime Video

Un riconoscimento frutto non solo di una curata realizzazione tecnica, ma soprattutto di una valorizzazione del 'reale' all’interno della storia. Che si tratti del rispetto della fisica o delle ipotesi quanto più futuribili possibili sulla colonizzazione dello spazio, in The Expanse si è sempre apprezzato un approccio veritiero, che dalla tecnologia si è spinto anche alla caratterizzazione sociale. Privi della presenza di culture aliene, lasciando che l’elemento alieno fosse solamente un punto di partenza per l’evolversi della storia, i contendenti visti in azione in The Expanse hanno seguito una dinamica socio-politica tristemente attuale e credibile, fatta di contrapposizioni ideologiche mista a recriminazioni e vendette decennali.

Dai primi contrasti sussurrati tra Cinturiani, gli abitanti degli asteroidi dediti allo sfruttamento della rare risorse, e Interni, ossia governo terrestre e marziani, siamo passati, nel corso di queste sei stagioni, a una vera e propria guerra. A poco sono serviti gli sforzi di James Holden (Steven Strait) e dei suoi compagni della Rocinante, intenti a evitare aperti conflitti, cercando di mediare tra le diverse posizioni. Spinti dal ruolo quasi messianico di Holden, unico umano ad avere un contatto privilegiato con la protomolecola che ha consegnato all’umanità nuovi mondi da colonizzare, ha infatti cercato di tenere una certa indipendenza nel sempre più acceso contrasto tra Cinturiani e Interni, ma quanto visto nella quinta stagione ha dimostrato come non sia più evitabile prendere una posizione decisa.

The Expanse 6, che abbiamo visto in anteprima, vede Holden e il suo equipaggio schierarsi in modo inequivocabile, ponendosi come un nemico temibile per la Marina Libera dei Cinturiani, guidata dal ribelle Marco Inaros (Keon Alexander), e dal figlio Filip (Jasai Chase Owens). Una situazione resa ancora più complessa dai legami familiari a lungo taciuti, che vedono Naomi Nagata (Dominique Tipper), compagna di Holden, esser madre di Filip, una relazione che viene usata contro di lei nei momenti salienti. La forza di The Expanse è l’avere trovato una chiave narrativa che riesca a creare una sintonia tra i diversi elementi narrativi, creando situazioni emotivamente credibili culminanti con momenti di grande tensione, che catturano l’attenzione dello spettatore.

La costruzione della trama orizzontale, curata nelle precedenti stagioni con poche sbavature, trova una degna conclusione nell’ultima stagione di The Expanse. Le fasi finali del conflitto non sono analizzate solo dal punto di vista militare, ma diventano uno strumento intrigante per vedere l’evoluzione caratteriale dei personaggi, soprattutto nello schieramento dei Cinturiani. Non tutti i saltarocce sono infatti pronti a schierarsi con Inaros, come Carina Drummer (Cara Gee), che pur dovendo accettare l’influenza del leader ribelle tenta di preservare la sicurezza della propria gente. Già percepito nella precedente stagione, il contrasto tra la malcelata voglia di emanciparsi dal giogo di Inaros vissuto da Carina e la sempre più radicata, questa messianica, investitura di cui gode Inaros sembrano condurre a un’inevitabile resa dei conti.

Un finale convicente

In The Expanse 6 è apprezzabile il lavoro compiuti dagli sceneggiatori nel mostrare tutte le pulsioni di Marco Inaros. Da leader invincibile a uomo fragile, quasi schiavo del suo ruolo che in occasione di sconfitte vede vacillare la propria leadership, messa in discussione da critiche mosse da coloro che ritiene più vicini. Senza concederci fastidiosi spoiler, possiamo confessare che è proprio questa analisi attenta e umorale di Inaros a guidare la scansione emotiva della serie nei primi episodi, offrendo allo spettatore una visione unica degli animi tormentati dei Cinturiani. Per quanto discutibili e odiosi gli atti compiuti, ci viene costantemente ricordato come questa acre ribellione nasca da decenni di soprusi, che hanno creato una generazione di umani che odiano i propri simili, arrivando a compiere atti ignobili in nome di una vendetta a lungo attesa. Una ferocia che, in quest’ultimo capitolo, viene spesso contrapposto all’idealismo di Holden, pronto a rinunciare a una facile vittoria pur di non perdere la propria anima.

L’evoluzione di Holden lo ha condotto dall’essere un capitano quasi ingenuo nelle sue prime avventure all’esser un combattente duro, ma capace ancora di preservare la propria integrità. Una progressione caratteriale che è estesa anche ad altri membri del suo equipaggio, come Amos (Wes Chatham), dal passato brutale e dai modi sbrigativi, che vede nella redenzione di Clarissa Mao (NAdine Nicole) un’occasione per esser un uomo migliore. Questa visione di ricerca di un sé migliore da parte dell’equipaggio della Rocinante si contrappone all’emergere dei lati più oscuri e violenti dei leader cinturiani, una facile macchinazione per distinguere apparentemente i buoni dai cattivi.

Visione apparentemente monolitica, ma che tradisce una verità più cinica e disincantata. Anche i buoni, in The Expanse, mostrano di non disdegnare mezzi poco nobili per raggiungere i propri scopi, affidandosi a giochi politici e macchinazioni machiavellice. È la valenza narrativa di The Expanse, offrire agli spettatori personaggi che siano facilmente percepibili come reali proprio per la loro fallibilità, la loro attinenza a una quotidianità fatta di compromessi in cui sono più le zone d’ombra che non bianco e nero. Il tutto, inserito in una narrazione che si prende i giusti tempi, valorizzando sia la costruzione della trama orizzontale che i momenti più dinamici, con avvincenti scontri nello spazio e sequenza di combattimento ben coreografate.

The Expanse 6, composta da soli sei episodi, rappresenta un buon finale per questa saga spaziale. La cura con cui Amazon Prime Video ha preservato i punti forti della serie è stata encomiabile, forse venata da una certa fretta in alcuni passaggi di quest’ultimo capitolo, dettata dalla necessità di dare un finale che non lasciasse troppi sospesi. Al netto, infatti, di alcune situazioni che avrebbero meritato maggior approfondimento, ci si può ritenere soddisfatti da questa conclusione, che consente di confermare The Expanse come una delle migliori serie di fantascienza degli ultimi anni.