The Great, anteprima: Caterina la Grande da urlo nella seconda stagione

Caterina la Grande regna su questa seconda stagione e, perché no, anche la Russia.

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a cura di Valentina Valzania

Non molto tempo fa vi avevamo proposto una "eccentrica" ed entusiasta recensione dedicata alla prima stagione di The Great, una serie tv storica profondamente rivisitata ai fini dell'intrattenimento e della comicità, ideata da Tony McNamara. Lo sceneggiatore di Crudelia e La Favorita ci ha deliziato con questo prodotto più che unico, al limite della satira, drammatico, divertente e indubbiamente carico di una giusta dose di follia che vogliamo vedere più spesso sul piccolo e sul grande schermo. Ma di cosa ci hanno parlato gli scorsi episodi? Dove vuole portarci questa seconda stagione, apparentemente tutta dedicata alla forza di spirito della protagonista femminile?

Partiamo dal principio, The Great  narra le singolari vicende di Caterina II di Russia, conosciuta anche come Caterina la Grande e, indubbiamente, una delle imperatrici più innovative ed apprezzate dal popolo russo dell'epoca. Precedentemente, nelle passate dieci puntate, c'è stato tanto da raccontare al pubblico: una giovane arriva in una nazione che non la vuole e che non la rispetta, se non per il suo ruolo di moglie dell'imperatore, Pietro III.

La sua speranza è quella di trovare l'amore e coltivare le proprie passioni ma la modernità dell'Europa del '700 è ormai alle sue spalle, la Russia in cui si trova ad abitare rifiuta le sue idee e il marito a cui è stata ceduta è tutto fuorché un uomo interessato all'amore. Scopre il sesso, i giochi di potere, la solitudine di una straniera e ne soffre profondamente fino a quando, nel disprezzo e nell'odio, non trova degli alleati che vogliono sovvertire il sistema a tutti i costi, e renderla Imperatrice. Ed è proprio nel culmine del sangue e del sacrificio che comincia la seconda, intensissima, stagione, di cui abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima ben 3 episodi, per aprire le danze.

La forza di imporsi: un'Imperatrice pronta a tutto

Precedentemente abbiamo avuto modo di apprezzare e creare empatia con Caterina, una donna alla ricerca del suo posto nel mondo e, non meno importante, intenta a crearne uno per tutte le altre e per le persone più fragili. La sua voglia di istruzione, di educazione e cultura ci fa indubbiamente innamorare di lei e ci fa struggere nel vedere i suoi piani sfumare, venire distrutti dalla mente contorta ed egoista di Pietro III, interpretato dal meraviglioso Nicholas Hoult.

Il colpo di stato ai danni del marito diventa la sua unica priorità e sulla strada è costretta a sacrificare molto più di quanto vorrebbe ammettere ma, purtroppo si sa, è così che funziona nei giochi di potere. Il primo episodio comincia in medias res, riprendiamo tutto da dove lo abbiamo lasciato o poco più avanti. Lo scontro, la rivoluzione sono ormai avviati, non rimane altro che avere la forza e l'arguzia di prendere la corona, in un modo o nell'altro. E della trama non vi concederemo nulla di più, se non questo piccolo assaggio nella speranza che vi convinca a cominciare questa seconda stagione. Ma la narrazione, i dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi rimangono al livello - altissimo - di quello che abbiamo avuto il piacere di vedere?

Assolutamente e incredibilmente sì, in tutto e per tutto, almeno fino alla terza puntata che però sembra affacciarsi su mari ancora più burrascosi e allettanti. La forza di Caterina, la sua fragilità dietro la decisione di creare una "nuova Russia", il timore di non essere abbastanza per il popolo -  o addirittura per se stessa - ci permettono di creare un legame enorme. In quanto spettatori, vorremmo poter vedere sempre di più su di lei: è un personaggio incredibilmente tridimensionale, affascinante, ben lontano dall'essere l'Alpha Woman che tutto può ma estremamente realistica nel coraggio e nella voglia di portare cambiamento con il proprio impero.

Tutto funziona esattamente come in precedenza, ma non solo per la nostra adorata protagonista, anche tutti gli altri personaggi vengono "indagati" in maniera assolutamente impeccabile, ma che The Great fosse un'opera corale di primordine lo sapevamo già. L'aspetto più nuovo, forse, è proprio nella scoperta più "profonda" di Pietro III, minato nell'onore e in tutto quello che aveva posseduto e conosciuto fino a prima che arrivasse Caterina.

Parliamoci chiaro, riuscire a non detestarlo è complicato: per quanto romanzato e reso folle all'ennesima potenza, rappresenta il patriarcato russo dell'epoca e rimarca i propri privilegi secondo dopo secondo, rendendosi sgradevole agli occhi della protagonista e anche ai nostri. Eppure, nel suo essere profondamente egoista, comincia a mostrare un briciolo, ma davvero un briciolo, di umanità latente che, per assurdo, fa breccia nel nostro cuore nel corso degli episodi, ma ovviamente ci riserviamo di tornare a detestarlo nel resto della stagione. Il parterre di personaggi è assolutamente travolgente, sarà difficile non affezionarsi ad almeno 3 o 4 degli amici, alleati di Caterina, ma non solo. C'è davvero tanto di valido in questo inizio del "secondo capitolo" sulla folle e poco veritiera storia dell'Imperatrice russa; su di noi sta, di nuovo, avendo moltissimo appeal.

La scrittura di questa serie, non ci stancheremo mai di dirlo, è da brividi: ha una dose di irriverenza e innovazione che veramente merita di essere omaggiata molto più di quanto è stato fatto fino a ora, dato che The Great potrebbe essere un successo ancora più grande se questa componente eccentrica arrivasse maggiormente al potenziale pubblico. I dialoghi vengono letteralmente cuciti sulle personalità uniche di ogni personaggio e permettono di amalgamare la trama in maniera eccelsa, facendo scorrere i 40 minuti di ogni singola puntata in un batter d'occhio. La storia, alla base di ciò che viene raccontato seppur in maniera "distorta" a favore dell'intrattenimento, è meravigliosamente romanzata ma non è sempre il centro di ogni momento della puntata. C'è un sotto-mondo perfettamente funzionante, al fianco di Orlo, Velementov, Pietro III, Marial e tantissime altre singole voci della serie che costituiscono un ecosistema assolutamente unico e carico di emozioni, oltre che di follie a tutto spiano.

In conclusione: aspettiamo con ansia

Queste 3 puntate, da come avrete capito, hanno ribadito ciò che già sapevamo e ci hanno incuriosito fortemente: non vediamo l'ora di scoprire dove andrà a parare questa Season 2 che, per ora, ci sembra che voglia puntare ancora più in alto. Il rapporto con gli spettatori si è finalmente instaurato al meglio e ormai, ogni "coltellata" emotiva potrebbe essere assolutamente fatale per il cuore degli appassionati, tra cui il nostro. Tony McNamara si riconferma autore, creativo e uomo di spettacolo assolutamente di qualità e noi non potremmo essere più elettrizzati di così. Aspettiamo con ansia di poter dare delle conclusioni sul prodotto finale!