The Time Traveler's Wife: perché guardare la serie TV?

Dopo un assaggio dei primi due episodi di The Time Traveler's Wife, ecco 5 buoni motivi per seguire questa nuova serie TV su Sky e NOW.

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a cura di Livia Soreca

"Ho sposato un viaggiatore del tempo... È complicato." È così che comincia il primo episodio di The Time Traveler's Wife (Un amore senza tempo), la nuova serie che dal 13 giugno debutta in esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Il nuovo sci-fi romance HBO, diretto da David Nutter, è firmato da Steven Moffat (Sherlock, Doctor Who).

Tratta dall'omonimo romanzo di Audrey Niffenegger, The Time Traveler's Wife narra la storia di Henry e Claire, coppia di innamorati conosciuta in circostanze decisamente particolari, violando qualsiasi legge temporale. L'uomo, infatti, è in grado di viaggiare avanti e indietro nel tempo in modalità apparentemente ignote, creando una serie di paradossi su cui si basa l'intera storia d'amore. Essi, infatti, si incontrano per la prima volta, e in maniera del tutto innocente, quando Claire è solo una bambina.

I primi due episodi potrebbero essere già sufficienti per individuare una serie di punti a favore per questo nuovo prodotto della HBO. Ecco dunque 5 buoni motivi per avvicinarsi alla serie TV.

Un cast interessante

Henry e Claire sono interpretati da due personalità molto note e apprezzate: Theo James (The Divergent Series, Sanditon) e Rose Leslie (Il Trono di Spade, Vigil). Nel 2009, un primo adattamento cinematografico del romanzo della Niffenegger è campione d'incassi: col discutibile titolo italiano Un amore all'improvviso, il film di Robert Schwenkte vede come attori protagonisti Eric Bana e Rachel McAdams, i quali mostrano subito una certa affinità. Anche il nuovo duo sembra già piuttosto affiatato, forse grazie ai dialoghi che donano una certa complicità alla coppia, seppur in modo meno sdolcinato.

È evidente un'accurata scelta del cast soprattutto nel loro aspetto, fedele ai personaggi originali. Discorso analogo vale per la piccola attrice e il giovanissimo attore che interpretano i due protagonisti in tenera età: Eveline McDonell e Jason David.

Time Traveler's Wife si arricchisce

Pur non abbandonando o tradendo la trama originale, una serie di più episodi (ne sono stati annunciati 6) amplia inevitabilmente la narrazione. I primi due mostrano già alcune divergenze rispetto alla storia finora nota al pubblico, incrementando inoltre la quantità di paradossi temporali, quasi d'obbligo in un racconto sui viaggi nel tempo. La dilatazione della storia riesce anche a far conoscere ancor più i protagonisti. Ci sono già numerose sequenze della reciproca infanzia, periodo fondamentale per entrambi. Si ha anche l'occasione di conoscere una significativa partecipazione: si tratta di Kate Siegel (The Haunting Series, Hush - Il terrore del silenzio), che qui interpreta la madre di Henry, famosa cantante d'Opera.

L'evidente freschezza rispetto al primo adattamento

Come già accennato, la serie di The Time Traveler's Wife tratta la storia d'amore di Henry e Claire in modo meno stucchevole rispetto al lungometraggio del 2009. Questo è palese sin dal loro "primo vero  incontro" in biblioteca, con successiva cena. È bizzarro provare a stabilire un vero e proprio ordine degli eventi, ma si può dire che questo corrisponda all'esatto momento in cui le linee temporali dei due amanti percorrono il loro corso naturale, nonostante essi si siano conosciuti molti anni prima con un forte divario d'età. Quando i due interagiscono, i dialoghi sono brillanti, sagaci, pregni di sarcasmo e ironia. Il gioco del "botta e risposta" porta avanti la conversazione con un ritmo incalzante; nulla a che vedere con Un amore all'improvviso.

Sicuramente frutto di un nuovo modo di raccontare il romanticismo, lo script perde quel carattere terribilmente melenso che da sempre ha bollato la storia di Claire e Henry. Le interazioni sono più fresche, più genuine e molto più realistiche, senza mai perdere la dolcezza o quelle accortezze essenziali in un rapporto sentimentale come il loro, tempo permettendo. Anche le discussioni, infatti, sono sia più frequenti sia più veritiere, rendendo la messa in scena verosimile, per quanto si tratti di una situazione paradossale. Il risultato è quello di un racconto poco finto, con due personaggi che comunicano in modo naturale e privo di qualsiasi forzatura cinematografica.

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La regia è un salto di qualità

I primi due episodi di The Time Traveler's Wife sono un assaggio più che sufficiente per captare un lavoro di regia che mira ad una realizzazione accurata del nuovo prodotto HBO, sfruttando sapientemente storytelling, fotografia e montaggio. Sono presenti, specialmente all'inizio, moltissime scene urbane di gran qualità, quelle in cui Henry si ritrova ripetutamente catapultato in un tempo differente. Lo si osserva cadere dal nulla su un cassonetto o su un marciapiede, aggrapparsi miracolosamente al cornicione di un alto edificio mentre la profondità di campo mostra le luci della città. Sono inquadrature che possiedono un'estetica gradevole, a prescindere dall'insolito contesto. Quando viaggia, infatti, egli è sempre nudo e spaesato, ma in queste occasioni la macchina da presa riesce a camuffare tale dettaglio ricorrente, non cadendo nel cattivo gusto.

Nel film di Schwentke, le improvvise sparizioni del protagonista sono realizzate con effetti speciali discutibili, chiaramente figli del loro tempo. Qui, invece, è presente un sapiente uso delle inquadrature, che il più delle volte lascia intendere la volatilizzazione del personaggio senza ricorrere a grossolani espedienti che ne accentuerebbero la finzione. Alcuni parallelismi sono davvero ben pensati, e spesso possiedono un'apparente simbologia. Per esempio, le scene in cui Claire e Henry sono seduti ai tavolini di un bar o di un ristorante propongono in qualche modo una sorta di costante all'interno di questo bizzarro "amore senza tempo". Si tratta di una scelta registica efficace, fortemente allegorica, palpabile sin dai primi due episodi.

Una complessità che non vuole confondere

Un aspetto che desta subito l'attenzione è la meticolosità con cui la narrazione vuole a tutti i costi lasciarsi comprendere dallo spettatore. Il secondo episodio comincia già a confondere le carte: i primi paradossi temporali ingarbugliano l'intreccio. È vero che l'aspetto dei personaggi tenta di stabilire dei punti di riferimento: capelli di Henry sono un buon paradigma. Tuttavia, non sempre questo è sufficiente, e la confusione è già dietro l'angolo. È proprio qui che entrano in gioco alcuni piccoli elementi per nulla scontati: le didascalie. Ogni volta che il protagonista viaggia nel tempo, una piccola frase indica la sua età, e naturalmente questo accade anche per Claire.

L'intento che traspare è quello di non voler rischiare di disorientare lo spettatore, il quale, altrimenti, abbandonerebbe presto la visione, o la proseguirebbe non cogliendo snodi fondamentali. Ci si aspetta, infatti, che i prossimi episodi siano ancor più complessi e articolati, ma The Time Traveler's Wife vuole a tutti i costi guidare la visione di sé, indubbiamente fino alla fine.