The Witcher GdR: Diario di un Witcher, la recensione

Diario di un Witcher è un manuale di espansione per il The Witcher: il gioco di ruolo. È un bestiario basato sul diario del Maestro della scuola del Grifone

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a cura di Davide Vincenzi

Diario di un Witcher, edito da R. Talsorian Games e pubblicato in Italia da Need Games!, è un manuale di espansione per il gioco di ruolo carta e penna di The Witcher che si propone come un vero e proprio bestiario redatto dallo strigo Erland di Larvik, fondatore e Gran maestro della Scuola del Grifone, una delle scuole dei Witcher, resa celebre dalla saga videoludica di CD Project RED.

In Diario di un Witcher, oltre a un compendio più che soddisfacente di mostri e creature, i giocatori potranno trovare anche tutta una serie di nuove e utili informazioni sull’ambientazione, oltre a nuovi componenti per la creazione di oggetti, nuovi mutageni e una serie di regole per portare al tavolo di gioco indagini e investigazioni.

Il Diario di un Witcher

Diario di un Witcher è esattamente ciò che promette il titolo: le memorie riportate su carta di un esponente di questa “gilda” di cacciatori di mostri, Erland di Larvik, fondatore e maestro della Scuola del Grifone. Laddove il manuale base di The Witcher: il gioco di ruolo era deficitario nel presentare l’ambientazione del mondo di gioco, Diario di un Witcher ci mette una piccola pezza, andando a raccontare interessanti retroscena sulla creazione dei primi Witcher, dei dissidi nati in seno all’organizzazione e della susseguente frattura che ne ha diviso i membri, con conseguenze nascita delle varie Scuole dei Witcher.

Oltre a ciò, immergendosi in questa interessante lettura, si potranno scoprire anche importanti informazioni sull’epoca d’oro dei Witcher, il periodo cioè in cui erano ancora visti come protettori dell’umanità. Per concludere, infine, sarà presente un’importante riflessione del Gran maestro della Scuola del Grifone su come i Witcher siano stati fin troppo efficienti nel loro lavoro, causando involontariamente la diminuzione della loro utilità e, di conseguenza, la nascita di calunnie e paure nei loro confronti.

Quanto presentato in questa prima parte del volume Diario di un Witcher è di grandissima utilità, poiché sebbene racconti fatti ed esponga informazioni già conosciute dagli appassionati della saga dello Strigo Geralt di Rivia che hanno letto i romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski e hanno affrontato i videogame della serie, li approfondisce come non era ancora stato fatto, aggiungendo tasselli interessanti all’ambientazione del mondo di gioco. Inutile dire che sono contenuti decisamente fondamentali per chi invece non è così addentro alle vicende della saga di The Witcher e vi si sta avvicinando per la prima volta, attraverso il gioco di ruolo.

Diario di un Witcher, il bestiario

Diario di un Witcher più che sull’ambientazione si concentra maggiormente sul presentare tutta una serie di nuovi mostri e animali, non ancora descritti nel gioco di ruolo, andando così a coprire quasi interamente le creature presentate nei romanzi e nei videogiochi della serie. I trentatré mostri qui presentati sono suddivisi in undici categorie, tre per categoria, e ricoprono la maggioranza delle tipologie di creature, dagli animali ai necrofagi, passando per le creature maledette e quelle ancestrali, giusto per citarne qualcuna.

Ogni categoria di mostri viene introdotta da una breve descrizione redatta dall’accademico Brandon di Oxenfurt, un personaggio dell’ambientazione, risultando quindi direttamente calata nel mondo di gioco. Oltre a ciò, i trafiletti laterali presenti in ogni categoria forniscono ottimi spunti per i Master, per creare gli incontri con tali creature. Inoltre, ogni mostro viene presentato in un modo più semplice e comodo rispetto a quanto visto nel manuale base, semplificando non di poco il lavoro del Master, un’innovazione davvero apprezzata.

Ogni creatura presentata in Diario di un Witcher risulta essere ben congegnata e grondante personalità. È evidente come gli autori abbiano voluto che ogni mostro fosse unico nel suo genere e che ciò emergesse durante i combattimenti con tali creature. Di conseguenza, ogni mostro è stato dotato di alcune abilità uniche, a volte anche piuttosto numerose. Infine, ogni categoria di creature si chiude con dei brevissimi racconti di una pagina aventi per protagonista lo Strigo Erland di Larvik che affronta uno dei mostri appena presentati. Risultano essere simpatici e divertenti e, se non altro, offrono un'altra idea di incontro da cui trarre ispirazione.

Diario di un Witcher, i mostri eccezionali

Oltre alle trentatré creature di cui abbiamo appena parlato, Diario di un Witcher presenta anche due categorie di creature assolutamente eccezionali: i Veri Draghi e i Vampiri Superiori. Come ben sa chi ha letto i romanzi e, in misura minore, chi ha giocato i videogames della saga, si tratta di creature senzienti dall’immenso potere e dalla ferrea volontà a cui la definizione di “mostro” va davvero molto stretta.

Queste tipologie di esseri sono quindi descritte in modo molto più approfondito rispetto ai mostri comuni, con tanto di tabelle per generarne il background e la personalità. Tutto ciò rende queste creature dei veri e propri Personaggi non Giocanti che potranno diventare figure chiave di un’avventura, se non di un’intera campagna.

Componenti e mutageni

La sezione di Diario di un Witcher relativa ai componenti e ai mutageni utilizzabili dai giocatori per creare oggetti e incrementare le loro capacità non offre nulla di nuovo sotto il sole, ma va comunque ad ampliare lo spettro di materie prime e mutageni presenti nel manuale base. Ovviamente ci troviamo di fronte a componenti e sostanze derivanti dai mostri e dalle creature presentate nel volume. A nostro avviso, utili ma non indispensabili, dato che riteniamo la sezione di artigianato la meno riuscita di tutto il gioco.

Le indagini e i contratti

Come accennato in apertura di articolo, in Diario di un Witcher è presente un capitolo che introduce tutta una serie di regole e tabelle per gestire indagini e indizi durante il gioco, a nostro avviso l’unica nota negativa tutto il manuale. Viene introdotta una nuova caratteristica derivata, il Focus, che rappresenta la capacità del personaggio di concentrarsi nella risoluzione del mistero. Tutto il sistema di gestione delle indagini, che vengono spezzettate in più indizi da “battere” per poter “infliggere danni” all’indagine stessa, risulta piuttosto macchinoso, poco intuitivo e molto, se non addirittura troppo, legato al lancio dei dadi che alla narrazione e all’interpretazione. 

Infine, l’ultima parte del manuale presenta tutta una serie di annunci lavorativi rivolti ai Witcher, del tipo che nei videogiochi della saga si trovano affissi alle bacheche in giro per villaggi e città. Sono piuttosto simpatici, alcuni persino divertenti, poiché redatti in modo sgrammaticato dal volgo, e danno un certo colore al gioco, oltre a offrire molti spunti per avventure.

Dal punto di vista editoriale

Editorialmente parlando, Diario di un Witcher è un prodotto valido, la nostra  recensione del volume si basa sulla lettura della versione in formato digitale PDF e non entreremo pertanto nella valutazione del prodotto fisico e le sue caratteristiche. Possiamo sicuramente affermare che dal punto di vista artistico Diario di un Witcher non sfigura affatto, grazie a una serie di illustrazioni dall’ottimo impatto visivo, sebbene ve ne siano alcune che nel complesso risultano meno brillanti. Particolarmente evocativa l’immagine di copertina. Nulla di negativo da segnalare anche sotto l’aspetto dell’editing, non abbiamo rilevato refusi o errori degni di menzione.

Conclusioni

Diario di un Witcher, alla luce di quanto emerso durante la nostra disamina, si è rivelato essere un prodotto di tutto rispetto, dall’alto valore dei contenuti, per gli appassionati del gioco di ruolo di The Witcher. Sebbene non siano moltissime, riteniamo siano ottime le informazioni aggiuntive apportate all’ambientazione del mondo di gioco, mentre risultano davvero esaurienti e degne di nota tutte le informazioni e le statistiche delle creature presentate. Certo, due o tre mostri in più non avrebbero di certo fatto male, ma riteniamo valga sempre la massima del “pochi ma buoni” rispetto ad altri modi fantasy in cui sono presenti centinaia di creature che alla fine risultano del tutto inutili o rendono l’ambientazione di gioco un “mondo arlecchino”.

Non di particolare appeal, a nostro avviso, la sezione dedicata alle investigazioni, che risulta troppo legata alle meccaniche, a discapito della narrazione, apprezzatissima invece quella sulle creature eccezionali, davvero ben caratterizzate, che risulta ricchissima di spunti per il Master. Tutto ciò, supportato da una buona cura artistica ed editoriale rendono Diario di un Witcher un prodotto davvero fondamentale per chi sta giocando o vuole cimentarsi con The Witcher: il gioco di ruolo. Consigliato.

Un prodotto rivolto a…

Diario di un Witcher, essendo un manuale di espansione per il gioco di ruolo di The Witcher, si rivolge esclusivamente ai giocatori del suddetto GdR e a chi voglia approcciarsi a esso. Le informazioni contenute tra le sue pagine, infatti, sono di fatto essenziali e vanno a tappare alcuni buchi rimasti aperti con il manuale base, di cui è una vera e propria estensione. È un prodotto che non si può non avere.