Topolino Detective, recensione: magical mystery tour

Topolino Detective è il nome scelto da Panini Disney per una riedizione da collezine del Supergiallo di Topolino del 1963.

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a cura di Domenico Bottalico

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Topolino Detective è il nome scelto da Panini Disney per una riedizione d'eccezione del Supergiallo di Topolino, albo antologico uscito originariamente nel 1963. Questa nuova edizione ripresenta le quattro storie originali (Topolino e la Dimensione Delta, Topolino e l’unghia di Kalì, Topolino e il tesoro degli Aztechi e Topolino e il Pippotarzan), oggi riuniti in un’unica, lunga storia grazie ad un esclusivo raccordo inedito scritto e disegnato da Casty. La riedizione del volume è poi rivolta ad un pubblico di collezionisti grazie alla confezione che comprende un cofanetto in legno con due gadget esclusivi e una litografia.

Topolino Detective, magical mystery tour

A Topolinia sta accadendo qualcosa di singolare: il tempo si sta riavvolgendo con persone che parlano al contrario e cartelli stradali le cui indicazioni sono invertite. Topolino, Minni e Pippo vengono convocati dal Professor Enigm e dal suo aiutante Atomino Bip Bip per riparare l'Asse del Tempo che si è deviato. Per farlo i 4 dovranno rivisitare alcune avventure vissute nel passato e portare seco degli oggetti che aiuteranno, con la loro energia temporale, a correggere la deviazione dell'Asse.

Il primo a tornare indietro nel tempo è il Professor Enigm grazie al quale riviviamo Topolino e la Dimensione Delta. Il clima di Topolinia è sconvolto da improvvise nevicate estive ed altri strani fenomeni, incuriosito, Topolino inizia ad indagare scoprendo che dietro i fenomeni c'è in atto una estorsione ai danni della città. La situazione sembra davvero critica, fortunatamente però il Professor Enigm decide di contattare proprio Topolino "svelando" il mistero: dopo aver scoperto la misteriosa Dimensione Delta, il Professore era riuscito a dare la vita a due elettroni ovvero Atomino Bip Bip e Atomino Bep Bep. Il primo tranquillo e dall'animo buono, il secondo dispettoso e malizioso. Proprio quest'ultimo, in seguito all'ennesimo guaio, era stato punito dal Professore ma di tutta risposta aveva trafugato i piani del Bombatrone ed era svanito dalla Dimensione Delta, possibile che i guai a Topolinia siano causati solo da lui o c'è qualcuno che lo sta sfruttando?

Tocco poi a Minni rivivere una passata avventura ovvero Topolino e l’unghia di Kalì in cui, pur riluttante, Topolino aveva accettato di recuperare l'esotico artefatto rubato dalla casa di un noto collezionista. L'indagine si era rivelata più intricata del previsto in quanto ostacolata da una serie di effrazioni perpetrate ai danni di una serie di cittadini di Topolinia, apparentemente non accumunati da nulla, da parte di una creatura dalle inquietanti sembianze, quella della dea Kalì. Solo una felice intuizione di Topolino sbroglia l'intricata matassa rivelando un complotto impensabile e un colpevole decisamente poco sveglio.

Tocca quindi a Pippo rivivere una passata avventura ovvero Topolino e il tesoro degli Aztechi. Dopo aver ritrovato una vecchia moneta quadrata, Topolino e Pippo si rivolgono quindi per un consulto all'esimio archeologo Cleopatro Melanzana il quale comunica loro di essere in possesso di una rarissima moneta di Querotal ovvero una perduta e ricchissima dinastia azteca. Pippo effettivamente sembra ricordare quel nome dai racconti di suo nonno Pirippus che aveva vissuto in Centro America per tanti anni e che fra le altre cose gli appariva spesso in sogno dandogli indicazioni sulla reggia di Querotal dove sarebbe custodito un ricco tesoro. Quando Melanzana incassa il rifiuto di Pippo sia di vendergli la moneta che di rivelargli qualsiasi indizio: inizia così una clamorosa caccia al tesoro a tutto campo e senza esclusioni di colpi che porta le due parti concorrenti fino in Messico per un finale davvero a sorpresa.

È Topolino l'ultimo a rivivere una vecchia avventura ovvero Topolino e il Pippotarzan. Pippo e Topolino si recano ad una conferenza sull'Africa Nera del Professor Leone, fra le incredibili testimonianze del Professore c'è anche quella relativa ad un misterioso ominide la cui somiglianza con Pippo è davvero sbalorditiva. Incuriosito Pippo sfoglia quindi l'album di famiglia ricordandosi di un fratello che molti anni prima si era recato in Africa in cerca di noci di cocco più buone di quelle in vendita a Topolinia. Fatti i bagagli Topolino e Pippo si dirigono in Kanya alla ricerca del Pippotarzan ma non saranno gli unici sulle tracce del misterioso personaggio che dietro l'aria da selvaggio nasconde in realtà un segreto che fa gola anche a qualche malintenzionato.

Topolino Detective: l'influenza dei classici

È lo stesso Casty nella sua ottima introduzione a sottolineare il carattere innovativo delle storie contenute nel mitico Supergiallo di Topolino, pubblicazione antologica uscita originariamente nel 1963, ma che conteneva storie del 1957, 1958 e 1959 firmate dai maestri assoluti Romano Scarpa, Guido Martina e Giovan Battista Carpi che anticipando i tempi fanno virare in maniera decisa ma sapiente le tematiche delle storie disneyane, ed in particolare quelle con protagonisti i topi, verso lidi ben diversi e che si rifanno ad autori leggendari Floyd Gottfredson e Marril De Maris.

Ecco come l'umorismo tout court lascia il posto al weird science mystery, alla detection, all'heist e all'avventura quasi pulp in una girandola di esperimenti narrativi che, rimaneggiando alcuni stilemi classici, si concretizzano in intuizioni che avrebbero germogliato negli anni successivi diversificando la produzione. Basti pensare a Casty, già di per sé estremamente influenzato da Scarpa, ma anche Tito Faraci, alla nascita di PKnA o ancora Alessandro Sisti o Marco Nucci solo per citare due autori messisi in mostra negli ultimi anni con storie dall'ispirazione più eterogenea.

Il volume viene costruito partendo dalla storia più "innovativa" (Topolino e la Dimensione Delta) con i suoi richiami fantascientifici, passa per quella che rilegge stilemi familiari ai lettori ovvero la detection di Topolino e l’unghia di Kalì ma dalle inedite venature spy thriller e termina con quelle più tradizionali ovvero Topolino e il tesoro degli Aztechi e Topolino e il Pippotarzan in cui l'innovazione viene riassorbita nei canoni più usuali tant'è vero che proprio l'ultima storia, anche a livello grafico e di tono generale, risente ancora di un certo umorismo fatto di gag slapstick e di soluzioni grafiche estremamente grottesche e debitrici dello stile dell'animazione tradizionale.

Proprio graficamente Scarpa prima e Carpi dopo comprendono anche di dover modificare il registro. Non potendo agire né sulla stilizzazione né sul tratteggio, i due maestri iniziano a giocare con inquadrature e prospettive: ecco come la narrazione quindi, seppur sempre inquadrata in una costruzione della tavola ancorata ad una ripartizione degli spazi in cui lo scheda di tre strisce da due vignette viene raramente modificata, cerca di offrire inquadrature meno statiche e oggettive e più soggettive in cui è accentuato anche il dinamismo dell'azione, anche se votato ad un proto-realismo in cui le scazzottate si risolvono in zuffe polverose ad esempio.

Topolino Detective raccoglie quindi 4 storie che in nuce recano seco quei semi i cui frutti godiamo ancora oggi nelle splendide saghe che trovano spazio a puntate sullo storico settimanale e poi vivono di vita nuova in libreria. C'è da dire che pur essendo a modo loro dei classici, le storie del Supergiallo di Topolino mostrano con orgoglio gli anni che portano sulle spalle non tanto graficamente, risultando seppur in alcuni frangenti ridondanti, quanto a livello di impostazione con una verbosità (e con l'uso delle didascalie ormai sorpassato) molto superiore alle storie odierne e con quella ingenuità, a livello di plot e di interazioni dei personaggi, che si è andata snellendo sempre più nel corso degli anni.

Topolino Detective, il volume e il box

Il volume viene proposto in cofanetto in legno con scritte pirografate dalla pregevole fattura con all'interno due oggetti a tiratura limitata ovvero il distintivo del dipartimento di Polizia di Topolinia (in metallo) e una lente di ingrandimento che non solo richiama il carattere investigativo delle storie appena lette ma è essenziale per scovare proprio la copertina del Supergiallo di Topolino inserita nella litografia che raccoglie oltre 1000 copertine classiche di Topolino in un suggestivo collage.

Questa nuova edizione del Supergiallo di Topolino è un volumetto cartonato dimensioni 13.9x18.6 cm che gode di una copertina inedita, che richiama quella originale, firmata ovviamente da Casty. Topolino Detective è quindi caratterizzato, dal punto di vista della cura carto-tecnica, da una solida rilegatura e dalla precisa rifilatura delle pagine che permette una lettura agevole. La carta scelta è usomano dalla buona grammatura per una resa dei colori molto buona tuttavia è impossibile non notare che non c'è stata nessuna fase di restauro delle tavole che vengono quindi ripresentate senza ritocchi al netto di qualche incertezza nel lettering dell'ultima storia. Dal punto di vista redazionale invece Casty firma una breve ma sentita introduzione tutta incentrata sul carattere innovativo delle storie contenute nella pubblicazione originale.