Total Overfuck, torna l'ombra della censura sull'opera di Miguel Ángel Martín

A cinque anni dalla sua prima edizione italiana, Total Overfuck di Miguel Ángel Martín è nuovamente vittima di censura preventiva.

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a cura di Domenico Bottalico

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Sembra incredibile ma la censura torna a colpire Total Overfuck, la seminale opera di Miguel Ángel Martín, proprio in un momento storico si parla di inclusività e rispetto diffuso Nicola Pesce Edizioni informa di un incredibile episodio che coinvolge una tipografia italiana.

Total Overfuck e la censura preventiva

Attraverso un conciso comunicato stampa Nicola Pesce Edizioni spiega il surreale accaduto pur non entrando, giustamente, dettagli. Una delle tipografia in cui l'editore si serve da tempo si è infatti rifiutata di mandare in stampa Total Overfuck applicando a tutti gli effetti una censura preventiva.

L'editore continua il suo resoconto dicendo che le problematiche sollevate dalla tipografia non sono state di natura legale (dal momento che il volume stesso riporta la sentenza del giudice che ne autorizzò la prima pubblicazione) bensì una decisione basata su motivazioni personali ed etiche.

Nicola Pesce Edizioni evidenzia come Miguel Ángel Martín è stato definito dal prestigioso Time "il miglior fumettista europeo" oltre ad essere apprezzato in maniera unanime in tutto il modo. Ma quanto pare, si rammarica, l'editore Total Overfuck è ancora mal digerito nel nostro paese.

Piuttosto una presa di distanza da quello che il «Time» ha definito il miglior fumettista europeo, un artista apprezzato in tutto il mondo, ancora mal digerito nel belpaese.

Total Overfuck, la travagliata storia editoriale

Total Overfuck ha vissuto una storia editoriale a dir poco travagliata. Nel 1995 fu sequestrato Psycho Pathia Sexualis (opera raccolta in Total Overfuck insieme ad altre quattro dell'autore) con l'accusa di "pubblicazione di spettacoli osceni a contenuto impressionante o raccapricciante". Decisione contro la quale si levò un coro di voci autorevoli, tra cui Milo Manara e Oliviero Toscani, poi annullata dalla Cassazione dopo anni di processi poiché il fatto non sussisteva.

Martín fissa sulle pagine vicende realmente accadute, con una linea chiara che ne rivela tutta l'atrocità. L'intento è di generare repulsione e non imitazione verso i fatti raccontati. In ciò risiede la forza etica del suo lavoro: dopo 25 anni ancora sconvolge e genera dibattito, dimostrando che l'orrore quotidiano a cui la cronaca ci ha tristemente abituato, non ha nulla di ovvio.

Eccovi la sinossi del volume:

Raccolte per la prima volta in un unico volume storie più estreme di Miguel Angel Martin, alcune del tutto inedite in Italia. Altre, come Anal Core e Snuff 2000, erano state pubblicate soltanto in fascicoletti spillati di difficilissima reperibilità. Il volume presenta anche una amplissima appendice e una vasta documentazione su tutti gli Atti del Processo di sequestro da parte della Procura di Cremona che nel 1995 fecero la storia della censura in Italia. Una delle opere contenute nel volume infatti, Psycho Patia sexualis, fu ritenuta troppo violenta, incoraggiante al suicidio, alla pedofilia, all'omicidio ed alla tortura e fu sequestrata già in tipografia. Un coro di voci autorevoli si levò per appoggiare la causa di Martin, da Milo Manara a Oliviero Toscani. Tutte le loro testimonianze sono state fotografate ed inserite nel volume. Adatto a un pubblico adulto.

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