Tre millimetri al giorno, la recensione del celebre romanzo di Richard Matheson 

Tre millimetri al giorno di Richard Matheson, una delle opere fantascientifiche più amate di sempre, torna in una nuova edizione Mondadori Oscar Vault.

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a cura di Giovanni Arestia

Richard Matheson
 è stato uno degli scrittori più influenti sull’immaginario fantascientifico nella seconda metà del ‘900. Oltre ad essere grande fonte di ispirazione per altri autori tra cui il celebre Stephen King, è stato proprio Matheson a scrivere la sceneggiatura per uno dei primi film di Steven Spielberg, Duel
(1971), basato proprio sull'omonimo romanzo. Quasi tutti i racconti di Mathson vedevano come protagonista un uomo solo e descrivevano in chiave antropologica e psicologica la solitudine dell'uomo moderno. Tuttavia Tre millimetri al giorno (The Shrinking Man) è uno dei pochi romanzi dell'autore che tratta temi di grande importanza e affronta le preoccupazioni umane profondamente radicate, in particolare quelle maschili che intaccano in qualche modo la virilità quasi tossica.

Tre millimetri al giorno: la sfida esistenziale tra un uomo e un ragno

Il protagonista, infatti, è Scott Carey, un uomo che improvvisamente si trova a essere abbandonato e dimenticato da tutti a causa delle sue dimensioni minuscole. Un tempo non molto lontano, in realtà, era una persona come tante altre, con una famiglia composta da una moglie affettuosa, una figlia amorevole e un gatto. Aveva un impiego e una casa molto graziosa. A causa di un contatto con rifiuti alterati da alcune radiazioni, Scott ha subito un grave scompenso alla ghiandola pituitaria e da quel momento il fisico ha iniziato a diminuire le proprie dimensioni di tra millimetri al giorno.

Il protagonista, quindi, si ritroverà a sprofondare in un incubo costante e inarrestabile che è poi la sua stessa esistenza. Tre millimetri in meno al giorno possono sembrare pochi, ma in poco tempo da 180 centimetri si trova a essere alto pochi millimetri e in una situazione del genere iniziano a scaturire mostruose paure e istinti animaleschi in un mondo che diventa sempre più sconosciuto e grande. Quindi quella che prima di quel momento era stata sempre una normale e polverosa cantina, diverrà un orrido teatro dalle dimensioni titaniche. Inizierà così una terribile odissea in cui il piccolo uomo si troverà a lottare con la fame quotidiana e la presenza di un raccapricciante e aggressivo ragno nero che rappresenta fisicamente il terrore con cui Scott deve coesistere giornalmente.

Una tensione costante fin dalla copertina

Il lavoro di Matheson ha influenzato una serie di grandi scrittori di fantasy, fantascienza e horror: il sopracitato Stephen King e Ray Bradbury sono tra i grandi che hanno riconosciuto un debito nei suoi confronti. Il romanzo di Matheson del 1956 Tre millimetri al giorno è un racconto teso e coinvolgente che spicca fin dalla nuova copertina dell'ultima ristampa edita da Mondadori Oscar Vault (la traduzione è curata da Eladia Rossetto).

Questa presenta una grafica prevalentemente di colore rosso e nera che si restringe verso l'inerme protagonista di colore bianco il quale viene minacciato da un ragno anch'esso di colore bianco. Fa capire perfettamente la sensazione di terrore e di blocco del protagonista e spinge visivamente il lettore a scoprirne di più. Le dimensioni estremamente compatte del volume, inoltre, permettono di vivere la tensione ovunque voi vogliate.

Il racconto, invece, presenta una struttura composta da una ritmata alternanza temporale delle narrazioni psicologiche durante il drammatico rimpicciolimento dinnanzi alla propria famiglia intervallato dai momenti di tensione nel corso dell'esplorazione nell'immensa cantina. Nelle prime parti si può osservare la prima tacita e poi esplicita disperazione della moglie che cerca di fare di tutto per aiutarlo, tra cui anche proteggerlo dal gatto o metterlo in una piccola casa per le bambole quando le dimensioni diventano troppo piccole.

Scott, tuttavia, è sempre più assorto al suo destino poiché quando scopre che non vi sono cure per la sua situazione inizia a sviluppare una difesa psicologica per evitare di impazzire dinnanzi alla sua famiglia e a tutto il mondo che lo circonda.

La scrittura è lineare, lucida, inarrestabile e coinvolge fin dalle prime pagine. Il nuovo stato esistenziale mostrato nel primo capitolo descrive fin da subito l'instabilità del personaggio che si trova a vivere una situazione quasi tragicomica di cui conosce già il destino. Dopotutto Matheson è uno tra i più prestigiosi scrittori di storie horror e ricche di paranoie che vengono trasferite anche al lettore. Grazie alla sua elevata capacità di raccontare eventi semplici in maniera profonda e credibile, il racconto diventa ansiogeno e allo stesso tempo inaspettatamente realistico.

Matheson, stesso, tra l'altro, scrisse Tre millimetri al giorno mentre era seduto nel suo seminterrato, guardandosi intorno in cerca di ispirazione: quali ostacoli, come il gatto di famiglia o il minaccioso ragno nero, avrebbe dovuto affrontare un uomo mentre viveva i suoi ultimi giorni in un tale ambiente? Quali strumenti potrebbe utilizzare contro questi "nemici", forse un ago che potrebbe fungere da lancia?

Molto più di "semplice" fantascienza

Ciò che rende Tre millimetri al giorno molto più di una classica storia fantascientifica è la visione progressista sull'idea della mascolinità. La contrazione fisica di Carey è ovviamente il simbolo più potente di questa perdita di fiducia maschile e si rapporta perfettamente alla società del periodo del dopoguerra. Non a caso gli elementi di spicco sono lo sconvolgimento del concetto di famiglia americana e la crescente nuova minaccia della guerra fredda con il rimpicciolimento di Carey determinato proprio dall'interazione con sostanze mutate geneticamente.

Proprio la riduzione delle dimensioni fisiche porta a vari gravi effetti a catena: non può andare al lavoro e quindi non può più essere il capofamiglia. Non può fare l'amore con sua moglie. Non può essere un padre. La sua grande nemesi e minaccia diventa un ragno che, non a caso, è una vedova nera che prefigura lo status di vedova di sua moglie e mette il protagonista maschile di Matheson contro una nemica mortale, letteralmente conosciuta come la mangiatrice di maschi della sua stessa specie.

Allo stesso tempo, la nota biografica riguardante le difficoltà economiche che caratterizzarono lo stesso autore permette di intravedere un piccolo messaggio positivo per tutti coloro che, pur trovandosi in difficoltà estreme, hanno il coraggio o la forza di proseguire.

Più volte, infatti, si parla di suicidio e di come in quella situazione possa essere l'unica soluzione, ma alla fine la voglia di sopravvivere e la capacità di adattamento dell'uomo gli permettono di proseguire nonostante le indubbie difficoltà. Insomma, Tre millimetri al giorno è un racconto ricco di tensione, ma anche di grande insegnamento. Come disse Stephen King "tra i pochissimi titoli che posso davvero consigliare ai lettori, invidiando loro l'esperienza della prima lettura".