Ultraman Stagione 2, recensione in anteprima

Le nostre impressioni in anteprima su Ultraman Stagione 2, in arrivo su Netflix a partire dal 14 aprile 2022.

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a cura di Valentina Savalli

Se siete fan del mondo nipponico, sicuramente sapete che il prossimo 14 aprile arriverà su
Netflix l'attesissima Ultraman Stagione 2
. Si tratta della seconda stagione della serie animata tratta dal manga omonimo scritto da Eiichi Shimizu e disegnato da Tomohiro Shimoguchi, pubblicato da Star Comics, la cui peculiarità è quella di essere il sequel canonico della serie live-action Ultraman trasmessa in Giappone fra il 1966 ed il 1967.

Ultraman Stagione 2: una nuova minaccia

Nel corso della prima stagione, che si svolgeva circa 10 anni dopo le vicende della serie originale del 1966, avevamo ritrovato Shin Hayata, il primo Ultraman, nei panni di ministro della difesa del Giappone, e suo figlio Shinjiro che, avendo ereditato i geni del padre, è il nuovo prescelto per diventare un nuovo Ultraman e proteggere la Terra dalle nuove minacce aliene alternando la sua vita da supereroe a quella di un normale studente quasi maggiorenne, che affronta in egual misura problemi post-adolescenziali e alieni che vogliono distruggere e minacciare Tokyo. 

Assieme a Shinjiro e Shin, avevamo fatto la conoscenza di Moroboshi, un altro combattente Ultra che sarà una sorta di rivale per Shinjiro, ancora impacciato e alle prime armi, e Hokuto, un giovane ragazzo dall'oscuro passato che considera Shinjiro come un fratello maggiore, un esempio da seguire, che diventerà un Ultraman di supporto alla squadra già presente.

Eccovi la sinossi ufficiale di Netflix:

Sono passati diversi anni dagli eventi di Ultraman , con il leggendario "Gigante della Luce" (Hikari no Kyojin) ormai un ricordo, poiché si ritiene sia tornato a casa dopo aver combattuto i numerosi alieni giganti che hanno invaso la Terra. Il figlio di Shin Hayata, Shinjiro, sembra possedere una strana abilità, ed è questa capacità, insieme alla rivelazione di suo padre di essere Ultraman, che porta Shinjiro a combattere i nuovi alieni che invadono la Terra come il nuovo Ultraman.

In Ultraman Stagione 2, oltre a Shinjiro, Moroboshi, il vecchio Hayata e Hokuto, ci saranno altri due personaggi che, unendosi ai protagonisti, forniranno supporto alla squadra degli Ultraman per fronteggiare una nuova minaccia aliena, che opera con lo scopo di dimezzare la popolazione sulla Terra. Alcuni colpi di scena riveleranno la vera essenza di personaggi conosciuti nella stagione precedente e la squadra affronterà battaglie avvincenti e scontri all’ultimo sangue per riportare la pace sul pianeta. Ce la farà la squadra di queste iconiche leggende a sconfiggere i nemici e riportare la Terra alla normalità?

Una serie innovativa ma una seconda stagione meno brillante

Sia per quanto riguarda la prima stagione che la seconda, Ultraman si rivela essere un prodotto innovativo a livello estetico: l’animazione, infatti, viene realizzata con una tecnica di computer grafica in 3D, idea all’apparenza molto buona che però tende a rendere poco fluidi gli scontri corpo a corpo, forse perché questa tecnica non regge il ritmo dei combattimenti che risulta a tratti un po’ legnosi. 

La trama di questa seconda stagione appare forse un po' troppo lineare, questo a causa dei pochi episodi a disposizione, sono solo 6 rispetto ai 13 della prima stagione, e della durata di circa 24 minuti ciascuno. Questa diminuzione tende a sacrificare un po’ la storia e i background dei personaggi. In questa seconda stagione il ruolo di Shinjiro è più marginale, scomparendo addirittura per molti episodi, lasciando più spazio agli componenti della squadra tuttavia, mancando il giusto approfondimento, non si riesce a simpatizzare davvero per nessuno di loro e, al contrario, creando spesso un effetto di spaesamento e confusione.

L’epilogo è abbastanza intuibile sin dalle premesse di questa seconda stagione inoltre, a differenza della prima stagione dove avevamo un ritmo in crescendo che via via diventa più frenetico, qui abbiamo tanti avvenimenti concentrati in poco tempo, che rende il tutto un po’ troppo frettoloso e senza il giusto pathos.

A proposito di mancanza approfondimenti c'è da segnalare che il legame tra Shinjiro e il padre non viene sviluppato a dovere. Eravamo partiti da un incipit della prima stagione in cui si era accennato ad un rapporto conflittuale fatto di di alti e bassi, peccato che nella seconda stagione il rapporta fra i due Hayata venga di fatto lasciato in sospeso fino alla conclusione dell’intera stagione. Inoltre, anche i dialoghi in questa stagione risultano un po’ sacrificati, sono presenti alcune forzature e molte pause in momenti che, teoricamente, avrebbero dovuto comunicare suspence e trasporto. Anche i villain e le motivazioni dell’attacco alla Terra rimangono poco approfonditi e troppo generici per risultare in qualche modo interessanti.

Belle le sequenze di trasformazione degli Ultraman e molto avvincenti le scene nelle quali tutta la squadra collabora contro i nemici, volendo comunicare una sorta di messaggio come “l’unione fa la forza”.

Conclusioni

Sfruttando il canovaccio del manga omonimo citato in apertura (acquista il primo volume su Amazon), Netflix ha rilanciato l'icona Ultraman, anche e soprattutto al di fuori del Giappone, attraverso una serie animata sicuramente più appetibile e più accessibile facendola conoscere idealmente ad una nuova generazione di spettatori. Si è ovviamente passati dalla classica tuta rossa e argento con occhi gialli a più tecnologiche suit da combattimento ma è il giusto scotto da pagare per essere "al passo con i tempi".

Insomma, che siate appassionati di Ultraman oppure no, poco importa: vi consigliamo comunque la visione di questa serie anche solo per conoscere un importantissimo pezzo di immaginario e cultura pop giapponese non specificatamente legata ai manga e agli anime in senso stretto.