Undead Unluck 1, recensione: tu cosa neghi?

Planet Manga porta in Italia un nuovo successo del panorama degli shonen: Undead Unluck, una serie comica incentrata sui combattimenti.

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a cura di Angelo Clementi

Vincitore del prestigioso premio Tsugi ni Kuru Manga Taishō Award, Undead Unluck di Yoshifumi Tozuka è un battle shōnen che viene serializzato su  Weekly Shōnen Jump da Gennaio 2020. Planet Manga ha deciso di portare in Italia questo nuovo astro nascente del panorama del manga per ragazzi.

Si tratta di una serie comica incentrata principalmente sui combattimenti, caratterizzata da uno stile fresco e moderno che strizza l'occhio alla wave delle attuali serie di punta di Shueisha.

Undead Unluck: tu cosa neghi?

Fuuko Izumo è una ragazza appena diciottenne che esasperata dalla sfortuna e dalla solitudine decide di togliersi la vita cercando di buttarsi sotto un treno. La ragazza, conosciuta anche come Unluck, è condannata ad una esistenza di solitudine poiché ogni persona che la tocca viene colpita da una sfortuna gigantesca che nella maggior parte dei casi porta anche alla morte del malcapitato.

Andy, conosciuto anche come Undead, capendo la peculiarità della ragazza coglie l'occasione al volo e decide di approfittare per riuscire finalmente a togliersi la vita. Undead ha la capacità di annullare la propria morte, il suo scopo è quello di porre fine alla propria vita e sembrerebbe che tramite il potere di Unluck ci potrebbe essere una chance di riuscire nel suo intento.

I due inizieranno a stringere uno strambo rapporto di amicizia legati dai rispettivi poteri che si completano vicendevolmente. Tuttavia questi due esseri dotati di poteri così assurdi e privi di controllo non possono essere lasciati in libertà e una misteriosa organizzazione cercherà di fermarli uccidendo o, quantomeno, catturarando Undead e Unluck.

Annullare la Fortuna

Yoshifumi Tozuka al suo esordio sulle pagine di Shonen Jump ci porta un manga d'azione per ragazzi ben confezionato. Seppur ancora nella sue premesse il worldbuilding di Undead Unluck promette molto bene, presentando un roster di poteri variegati e imprevedibili, misteri difficili da svelare e due protagonisti con un passato ancora tutto da scoprire.

La cosa che subito colpisce l'interesse del lettore di Undead Unluck e la capacità di Tozuka di creare combattimenti paradossali, con colpi di scena imprevedibili e sviluppi inaspettati. I poteri di Undead e di Unluck sono spassosissimi e riescono ad essere sia un ottimo espediente comico sia un interessante spunto narrativo durante i combattimenti.

Il rapporto di amicizia (e forse anche qualcosa di più) che lega i due protagonisti è ben giustificato e viene costruito sapientemente dal mangaka fin dai primissimi capitoli del fumetto. La squadra di Annullatori che proverà ad ostacolare Andy e Fuuku riesce sia ad incuriosire il lettore e sia ad incutere timore.

Non sempre però la tensione del momento viene rispettata e molte scene di combattimento si risolvono in un nulla di fatto. Si avverte la sensazione che le soluzioni alle avversità durante il cammino dei due protagonisti siano sbrigative e mal presentate. Le capacità fisiche e tecniche di Undead sono sicuramente interessanti da scoprire ma tendono ad appiattire tutta la tensione, il lettore difficilmente avrà paura per la sorte dei protagonisti quando rispetto agli avversari sono praticamente invincibili. Purtroppo si avvertirà spesso la sensazione che gli avversari ci vengano presentati unicamente per allungare il brodo quel tanto che basta per permettere ad Unluck di scoprire qualcosa in più sui suoi poteri.

Molto interessante è il modo nel quale Tozuka ha deciso di mettere in scena le tematiche del suicidio e della morte. Nonostante siano tematiche molto delicate, soprattutto in Giappone, vengono trattate con una divertente ironia senza scadere nel banale e nell'irrispettoso.

La stragrande maggioranza dei personaggi, che molto spesso si rivelano essere più delle maschere, non presentano una reale caratterizzazione. Gli stessi protagonisti rientrano perfettamente nei canoni caratteriali dei protagonisti dello shonen manga per ragazzi. Se da un lato questa semplicità nella scrittura viene incontro al lettore come un familiare deja vù dell'altro mostra il fianco ad una scarsa attenzione ai dettagli. Il risultato finale è piuttosto grossolano e i personaggi attirano di più per il loro design estetico più che per la scrittura che vi è dietro.

I dialoghi sono essenziali e ridotti all'osso, la narrazione è fluida e dinamica e raramente ci sono degli "spiegoni" su tecniche di combattimento o poteri. Non ci si perde troppo in chiacchiere e il procedere degli eventi avviene in maniera naturale seppur molto spedita.

La qualità dei disegni è molto altalenante. Alcune tavole mostrano una cura e attenzione ai dettagli particolarmente coinvolgente; in modo particolare, nelle scene più calme al di fuori dei combattimenti, Tozuka dimostra una capacità sintetica unica che rende queste parti estremamente godibili e coinvolgenti. D'altro canto purtroppo, non tutte le scene d'azione sono ugualmente chiare e spesso alcune coreografia non sono molto ben realizzate. Durante alcuni di queste segmenti non si riuscirà a seguire in maniera appropriata lo svolgersi delle azioni ottenendo nel complesso un risultato fastidiosamente estraniante. D'altro canto i character design sono molto intriganti e ben ispirati, in modo particolare quelli dei protagonisti che pur essendo semplici sono facilmente riconoscibili ed iconici.

Il Volume

Planet Manga preferisce pubblicare Undead Unluck in una classica edizione tankobon: si tratta infatti di un volume 11.5×17.5 cm senza sovraccoperta al prezzo di copertina di 4.90 €. La carta utilizzata è la usomano scura dalla buona grammatura che evita trasparenze fastidiose, senza infamia e senza lode la rilegatura che permette una lettura comoda seppur con qualche compromesso. Minimale è la grafica di copertina e interna. Dal punto di vista editoriale, il volume non presenta extra di sorta né pagine a colori mentre sono molto scorrevoli sia la traduzione che l’adattamento.