Underdogs Volume 1, recensione: un cane, un'oca e una umana tentano una rapina

Underdogs Volume 1 è la nuova proposta saldaPress per l'etichetta Yaù!: un noir distopico con animali antropomorfi.

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a cura di Domenico Bottalico

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saldaPress rimpolpa il catalogo della sua etichetta Yaù!, dedicata alle produzioni di target young adult, con Underdogs Volume 1. Si tratta di una storia in tre volumi scritta da Frekt e Luigi Formola con i disegni e colori di Francesca Dell'Omodarme. Un prologo ironico e ricco d'azione che fonde alcune suggestioni provenienti dal manga con la dinamicità di serie animate come Steven Universe e Gumball in uno strano ibrido fra fantascienza e noir.

Underdogs Volume 1: un cane, un'oca e... una umana?

Su un pianeta abitato da animali antropomorfi, Mr. Quake era il famoso Diamond Dog ma oggi è solo un rottweiler preda di una surreale sfortuna a cui è rimasto un unico amico, Ramis, un'oca dal quoziente intellettivo oltre la norma. Quake è convinto che la sua sfortuna sia nata dopo aver toccato l'Occhio di Topo, il rubino più grande del mondo, oggetto di una mostra in città. Quake convince così Ramis ad una impresa impossibile: rubare la gemma. Peccato però che sulle tracce dei due improbabili amici ci sia anche il letale pavone Sonny.  

Mentre Mr. Quake e Ramis mettono a punto il loro piano, si verifica un fatto straordinario: una invasione aliena! I due infatti si ritrovano in casa Ziggy, una ragazzina che è precipitata, letteralmente, con la sua nave in città e non ha ricordi del suo passato. I due sono giocoforza ad implementare nel loro piano la vispa ragazzina, che viene cammuffata giustamente da scimmia. Ramis le spiega infatti che dopo un sanguinosa guerra tracarnivori ed erbivori la società si è spaccata in due: da una parte gli animali che hanno deciso di aderire al vegetarianesimo e dall’altra quelli che, nonostante la sconfitta, continuano a mangiare carne. Ora gli erbivori trattano con sufficienza, odio e risentimento ogni carnivoro, manifestando nei loro confronti un forte razzismo.

Sfruttando la popolarità di Mr. Quake come Diamond Dog, i tre architettano un piano per venire a contatto con il rubino senza destare sospetti e utilizzare Ziggy come diversivo. Tuttavia anche Sonny e il suo spalaccio Boris, un granchio del cocco, sono sulle tracce della pietra così come il Tenente Hogan, un coccodrillo, che sta cercando di chiudere il caso della Banda dell'Artiglio. In una rocambolesca successione di eventi la rapina passa in secondo piano perché Ziggy viene rapita da una creatura che non si era mai vista prima: una pecora con i tentacoli. Quale il mistero dietro la strana visitatrice?

Underdogs Volume 1: il meglio deve ancora arrivare?

Dopo aver esplorato l'all-ages (Jonna e i Mostri Impossibili) lo urban fantasy Made in Italy (Luce e Cosmo), la collana Yaù! trova la sua ideale pietra di volta in Underdogs Volume 1. Si tratta di un lavoro sicuramente originale, ma molto denso e che deve ancora esprimere tutto il suo potenziale. Non si tratta di un aspetto negativo anzi, proprio l'imprevedibilità del plot è uno degli aspetti più interessanti del racconto imbastito da Frekt e Luigi Formola in cui convergono diversi generi e influenze dal noir urbano di Blacksad di Juan Díaz Canales e Juanjo Guarnido allo slice of life intriso di riflessioni sociali del Beastars di Paru Itagaki con un pizzico di shonen che non guasta mai. Di contro è proprio questa eterogeneità e frenesia a disorientare il lettore in alcuni passaggi facendogli perdere i punti di riferimento e abbassando forse un po' troppo la tensione. Alla fine non sappiamo effettivamente se Underdogs Volume 1 sia un racconto heist, un urban fantasy o una storia di fantascienza, per fortuna a fare da collante c'è l'eccezionale caratterizzazione di tutti i personaggi, i 3 protagonisti ma anche i quelli secondari sono tutti cesellati bene e in poche e semplici battute, fra continui riferimenti alla cultura pop e l'irresistibile attrattiva rappresentata dall'antropomorfismo.

A dare concretezza al folle plot dei due autori ci pensa Francesca Dell'Omodarme. Il suo è uno stile ricco in cui sono evidenti le influenze nipponiche - l'espressività esagerata e deformata dei personaggi, le sequenze d'azione ricche di linee cinetiche - ma anche quelle dell'animazione più moderna, le immancabili Adventure Time e Steven Universe su tutte, per l'attenzione ai singoli personaggi, alla loro recitazione e prossemica. La disegnatrice sintetizza il tutto con una linea fortemente espressiva, che viene modellata ora divenendo più grossa ora più sottile, che stilizza molto senza essere né troppo continua e tonda né troppo spezzata e aggressiva. Dal punto di vista della costruzione della tavola e della ripartizione degli spazi risulta evidente come i canoni del manga la facciano da padrone con la presenza di molte vignette aperte e tagli trasversali, tuttavia non mancano soluzioni più "ordinate" che si rifanno al fumetto americano allorché l'orizzontalità prende il sopravvento soprattutto nelle sequenze molto dialogate. Ottimo il lavoro ai colori. La palette è molto materica sposandosi benissimo come una estetica vaporwave dove a dominare sono blu, viola, rossi e arancioni. Da notare l'utilizzo accorto di retini spessi e volutamente in evidenza che si affiancano ai classici effetti digitali legati alle luci.

Il volume

saldaPress presenta Underdogs Volume 1 in un formato agilissimo, un brossurato da 128 pagine con sovraccoperta da 16.5x24 cm. Si tratta di un formato molto vicino a quello classico del comicbook ma leggermente più spazioso ideale non solo per il tipo di approccio grafico e narrativo ma soprattutto per il target a cui è rivolta la storia che può letteralmente immergersi nella lettura, grazie all'ottima rilegatura e rifilatura delle pagine, come nel manga ma con l'aggiunta del colore. La resa grafica è molto buona: la carta scelta è patinata lucida dalla buona grammatura. Da sottolineare la ricercatezza grafica dell'edizione dell'editore emiliano che non manca di rendere accattivante la confezione. Per quanto riguarda gli extra vengono sfruttate le bandelle delle sovraccoperta per la sinossi mentre a fine volume sono presenti alcuni bozzetti preparatori della disegnatrice.