Undone 2: intervista ai creatori e al cast

Undone 2: intervista ai creatori e al cast della serie dei creatori di BoJack Horseman già disponibile su Prime Video.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Undone 2 è la seconda stagione della serie di animazione drammatica e fantascientifica nata dai creatori di BoJack Horseman (trovate tanti articoli a tema qui su Amazon) Kate Purdy e Raphael Bob-Waksberg. Vi abbiamo già proposto la nostra recensione in anteprima di Undone 2, che potete recuperare qui per una visione d'insieme più completa. In concomitanza con la visione in anteprima di Undone 2 abbiamo anche avuto l'opportunità di prendere parte a due incontri per intervistare, in sedi separate, i creatori della serie Kate Purdy e Raphael Bob-Waksberg e le attrici Angelique Cabral e Constance Marie, che interpretano, rispettivamente, Becca Winograd-Diaz, sorella della protagonista Alma (Rosa Salazar), e la madre delle ragazze, Camila Diaz.

In questo articolo trovate il resoconto scritto delle due conferenze stampa e alla fine dell'articolo la video intervista sottotitolata in italiano.

Undone 2: intervista ai creatori Kate Purdy e Raphael Bob-Waksberg

Durante la prima conferenza stampa i due autori hanno parlato della loro scelta di rappresentare Undone come serie di animazione, pur consci del fatto che l'animazione sia sottovalutata come mezzo espressivo, soprattutto in America, per via del fatto che non venga ritenuta all'altezza di storie per un pubblico adulto, come ha sottolineato lo stesso Bob-Waksberg.

Il discorso è stato esplicato in modo più dettagliato quando i due autori hanno parlato della scelta di usare per Undone la tecnica del rotoscopio, che consiste nel "disegnare" su ogni frame girato in precedenza con attori in carne e ossa, per avere animazioni più realistiche e fluide. Kate Purdy ha dichiarato che il rotoscopio permette di catturare l'intensità espressiva degli attori e di farli muovere all'interno di ambientazioni fantastiche "disegnate", unendo così recitazione e animazione.

Gli autori hanno anche parlato del ruolo "terapeutico" implicito nella scrittura di vicende a tratti profondamente drammatiche come quelle rappresentate in BoJack Horseman e Undone: Kate Purdy ha dichiarato che, traendo ispirazione per le sue storie dalle proprie esperienze di vita vissuta, deve "guardarsi dentro", ed è per questo che, per lei, la scrittura ha un ruolo terapeutico. Raphael Bob-Waksberg ha poi aggiunto che anche per lui è così, poiché scrivere BoJack Horseman gli ha permesso di esorcizzare i propri demoni, e anche Undone ha lo stesso effetto: nonostante conoscesse perfettamente le sceneggiature e avesse già visto gli episodi di Undone 2, l'autore ha ammesso di non essere immune al forte impatto emotivo di alcune scene, in modo inspiegabile perfino per lui, al punto che quegli stati d'animo negativi lo hanno accompagnato per il resto della giornata. In questo senso, quindi, le esperienze personali e la scrittura si influenzano a vicenda.

Buonasera, lieta di conoscervi. Questa domanda è per entrambi. Undone mi fa pensare a prodotti come la serie Stains;Gate o il film The Butterfly Effect, ma quali sono le fonti di ispirazione per Undone e le sue teorie sui viaggi nel tempo?

(rivolta a Raphael Bob-Waksberg) Hai usato qualche ispirazione per i viaggi nel tempo?

 

No. Ricordo che, quando eravamo agli inizi dello sviluppo della serie, l'idea dietro di essa, specialmente quando si provava a spiegarla alle persone nelle nostre riunioni di lavoro, era spiegare che uno degli aspetti divertenti della serie è il fatto che questa donna acquisisca una nuova conoscenza dell'Universo e di ciò che contiene, ma nemmeno lei sa se si trova in Matrix o in A Beautiful Mind, e la tensione fra questi due elementi è stata una delle cose più divertenti per noi. Per quanto riguarda, invece, le meccaniche dei viaggi nel tempo, abbiamo cercato di non essere troppo specifici a riguardo, il che in qualche modo ci mette in contrasto con altri prodotti realizzati in precedenza. A me piace molto, quando guardo qualcosa che si basa sui viaggi nel tempo, ne voglio assolutamente comprendere le regole: voglio capire che se cambio questo, allora significa che cambieranno anche questo e quest'altro, oppure che hai bisogno del Flusso Canalizzatore per far funzionare la macchina e tornare indietro nel tempo, come avviene in Ritorno al Futuro. Ebbene, nelle fasi iniziali dello sviluppo abbiamo, in qualche modo, cercato di liberarci da tutto questo e abbiamo pensato: come sarebbe una storia di fantascienza se seguisse una logica più legata alle emozioni che alla fantascienza? Così, non abbiamo dovuto stabilire necessariamente delle regole, né abbiamo spiegato questi poteri, ma volevamo che fosse percepito come un viaggio attraverso i ricordi o all'interno di un vecchio album di ritagli, lasciando che qualcosa si sviluppi, per poi portare a qualcos'altro. Anche il meccanismo per cui saltiamo da una linea temporale all'altra non vogliamo che sia sempre uguale: vogliamo trovare modi differenti per mostrare le transizioni da una linea temporale a un'altra. In questo senso, abbiamo abbandonato qualcosa che è sempre stato così importante per questo tipo di narrativa.

Abbiamo sempre cercato di renderlo emotivamente realistico, per cui, anche nelle scene che rappresentano i sogni, abbiamo cercato di renderlo fedele alla logica di quell'esperienza onirica, ma ti dirò che, di recente, ho preso il libro Nelle Pieghe del Tempo, e ho pensato: un papà, uno scienziato, un viaggiatore nel tempo, così ho pensato: "Beh, forse questo mi ha influenzata in modo che nemmeno me ne sono resa conto!". Direi che anche Mattatoio n. 5 è qualcosa che forse mi ha influenzata senza che ne fossi consapevole, ma sono entrambi libri che amo e che ho sempre amato.
Di recente ho anche conosciuto l'animatore giapponese Satoshi Kon di cui, se lo conoscessi meglio, direi: "Oh, sono stato molto influenzato dal suo lavoro, anche se l'ho visto solo ora", ma il tempo agisce in modi strani, per cui è probabile che lo abbia visto ora e che questo si sia riverberato indietro, in modo che ne fossi influenzato nel passato.

Undone 2: intervista alle attrici Angelique Cabral e Constance Marie

Anche le attrici Angelique Cabral e Constance Marie hanno parlato del rotoscopio come l'unico modo in cui la serie si sarebbe potuta realizzare. Constance Marie ha infatti dichiarato che ottenere gli stessi effetti visivi in un live action sarebbe costato molto di più che crearli in forma animata. Angelique Cabral ha aggiunto che si è sentita libera di emozionare gli spettatori, perché c'era comunque lei in scena, anche se in versione animata. Si tratta di un procedimento lungo, ma che si ripaga restituendo ad Undone una ricchezza e una profondità uniche.

A tal proposito, le due attrici hanno anche parlato dell'impatto della tecnologia sul cinema e la TV: Cabral ha affermato che questo permette di oltrepassare i limiti, cosa importante soprattutto durante e dopo la pandemia, che ha anche bloccato diverse produzioni. Constance Marie ha infatti sottolineato come Undone 2 sia stata una delle prime serie la cui produzione è ripresa dopo l'emergenza, a Los Angeles: proprio perché realizzata con il rotoscopio, attori e troupe hanno potuto lavorare in un ambiente più controllato in cui non erano mai presenti più di 8 persone, attori e troupe inclusi. Certo, se la tecnologia dovesse creare un avatar di Marie che reciti al posto suo, non le piacerebbe, ha scherzato l'attrice, aggiungendo poi di essere rimasta molto colpita dall'abilità degli animatori nel catturare tutte le espressioni e i dettagli più piccoli dei volti degli attori.

Il discorso si è poi mosso verso il rapporto delle due attrici con i loro personaggi, che fungono da perni di equilibrio per Alma; hanno spiegato che sono riusciti a creare un rapporto familiare credibile in primis perché gli attori per ogni singolo ruolo sono stati scelti accuratamente. Angelique Cabral ha poi aggiunto che nella realtà lei è più grande di Rosa Salazar, al che Constance Marie ha risposto, ancora una volta scherzosamente, di essere più giovane di entrambe! Inoltre, poiché la serie va avanti da 5 anni e che ne è servito uno intero per realizzare Undone 2, tutto il tempo trascorso insieme ha contribuito a fortificare i rapporti fra i protagonisti della storia.

Buonasera, lieta di conoscervi. Mi chiamo Lucia Lasorsa e scrivo per Tom's Hardware Italia.

Buongiorno di nuovo! 

 

Buongiorno di nuovo! 

È tutto ciò che so! Beh, conosco anche una frase sconcia, ma non la dirò!

 

Undone riguarda la percezione elastica della realtà.

Bello!

 

Quindi farò a entrambe la domanda che Morpheus fa a Neo in Matrix: "Cos'è reale?"

Dipende da chi lo chiedi nella serie.

 

Chissà! Dipende da chi lo chiedi, e penso che questo sia il bello della serie, quando potresti essere seduto accanto al tuo coniuge, il tuo migliore amico o tuo figlio, e ogni persona può portare via con sé qualcosa di diverso dalla serie, giusto? Alcune persone diranno: "Oh, questo è assolutamente sbalorditivo", o "questo altera il corso del tempo", mentre altre persone diranno: "Oh, Alma e Becca sono pazze, sono schizofreniche". Non lo sappiamo, ma penso che, voglio dire, io mi sono sempre sentita molto "fluida" per quanto riguarda il tempo, nella mia vita. È qualcosa di cui mi sono sempre interessata e di cui sono sempre stata curiosa, e quando ero piccola avevo questi momenti in cui mi sembrava di vivere dei deja-vu. Mi interessano i deja-vu, la meditazione: quando mi ci immergo mi sento al di fuori del mio corpo, per cui penso: chi lo sa cosa è reale, buona fortuna a tutti noi!

Però mi piace che in questa serie esploriamo le linee temporali di ogni personaggio, per cui la seconda stagione si svolge di più nella tua (indicando Angelique) linea temporale, le nostre (indica entrambe) linee temporali si fondono insieme, e comprendi la linea temporale di Camila guardandola quando era molto giovane, ma non so quanto questo possa essere uno spoiler. Comunque comprendi la sua realtà che ha creato il suo personaggio. Lo stesso vale per i nostri personaggi, e questo, per me, è affascinante: possiamo farlo nella vita reale, letteralmente sedendoci e guardando le esperienze di qualcun altro dalla nascita. C'è una bella citazione di Socrate sull'essere gentili, perché ogni persona sta affrontando le proprie, personali battaglie di cui non sappiamo nulla.
Questo è il motivo per cui spero che, indipendentemente da ciò che le persone traggono dalla nostra serie, ma semplicemente pensate alle altre persone e cercate di capire che tutti hanno dei problemi. Letteralmente, penso che se ci comportassimo tutti così nella vita reale, semplicemente comprendendo che ognuno di noi ha la sua storia, e che non sappiamo cosa succeda qui in alto (indicando la sua testa), o anche nelle vite precedenti, penso che potremmo essere più gentili, forse.
Ci vorrebbe più comprensione. Anche se non ti possono piacere tutti, dovremmo essere più tipo: "Ok, lasciamoli andare per la propria strada".