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Urlo - Nel Buio: l'incubo claustrofobico di Luca Conca e Gloria Ciapponi

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

Un incubo, veloce e asfissiante, quello di Luca Conca e Gloria Ciapponi: la recensione di Urlo - Nel Buio, edito da saldaPress.

Urlo - Nel Buio: un incubo che corre tra le pagine del graphic novel di Luca Conca e Gloria Ciapponi, i quali firmano quest'horror inquietante e asfissiante edito da saldaPress. Un orrore primordiale e inesplicabile incide il graphic novel pubblicato dalla casa editrice emiliana, grazie anche al segno di Luca Conca che scava dei solchi profondi nell'animo, fatti di un claustrofobico senso di inquietudine. Vi parliamo qui del primo volume dell'opera.

"Questo è un incubo"

Una foresta fitta e rigogliosa. Edifici e macchinari industriali in apparente stato di abbandono. Un capannone oltre un ponte che rappresenta l'unica via di salvezza. Un uomo è stato condotto con l'inganno in un'abitazione nel fitto del bosco da alcuni malviventi. L'orrore che quel luogo cela è il motivo per il quale i due farabutti mettono in atto un gioco folle e sadico: se l'uomo sarà più veloce di ciò che gli dà la caccia e riuscirà a raggiungere il capannone oltre il ponte, promettono che avrà salva la vita. La fuga parte quindi con una corsa a perdifiato. La sopravvivenza è ora tutto ciò che conta in questo luogo che pare sia stato abbandonato dall'umanità. La caccia ha inizio.

Come il protagonista, corriamo attraverso le pagine di Urlo - Nel Buio, il graphic novel di Luca Conca e Gloria Ciapponi che, inizialmente edito da Passenger Press nel 2013 privo delle tavole a colori, raggiunge adesso le librerie in una nuova edizione cartonata che saldaPress inserisce nella collana Maèstro. Un breve, ma intenso, primo volume di cui pare sia previsto un secondo numero in uscita a maggio 2022, sviluppando così il progetto da storia autoconclusiva a serie horror che possa ampliare il catalogo della casa editrice. Urlo - Nel Buio si conclude qui infatti con tutto il suo raggelante carico d'orrore, senza tuttavia preconizzare un possibile seguito che approfondisca il background o fornisca dettagli sull'inesplicabile quanto terrificante situazione narrata. Ma questo, a nostro avviso, non nuoce in alcun modo al graphic novel.

La sensazione iniziale, nel leggere Urlo - Nel Buio, è quella della frustrante debolezza che ci coglie quando tentiamo di correre o di difenderci nei nostri incubi notturni più spaventosi, rendendoci inermi e impotenti. Seguiamo la corsa dell'uomo protagonista di questa storia e al contempo corriamo insieme a lui nella selvaggia foresta in cui l'orrore, sotto forma di creature mostruose, potrebbe essere acquattato in agguato in ogni ombra, pronto a colpire per saziare la propria fame. Urlo - Nel Buio è una corsa asfissiante, è un bisogno d'aria per la propria sopravvivenza in un ambiente claustrofobico, una ricerca di risposte in una storia che di risposte non ne ha: come in una perfetta trama horror, in cui il terrore vero è avulso da qualsiasi spiegazione logica e razionale riguardo alla sua vera natura. La corsa snervante ha fine in maniera brusca e se vogliamo ancora più spaventosa delle sue premesse, ma è così che funziona il vero orroreUrlo - Nel Buio lo sa bene.

La paura dell'ignoto

Il protagonista di Urlo - Nel Buio è un uomo di cui non conosciamo il nome, dall'aspetto anonimo, e allo stesso modo non sappiamo "cosa" sia realmente ciò che lo insegue in una caccia sfrenata e senza sosta, mostruosità informe appellata dai sadici malviventi solo con il nome "lei". Qual è il motivo di tale brutale gioco che mette sul piatto delle vite umane? Qual è lo scopo? Cos'è il luogo in cui tutto si svolge con feroce rapidità? Il graphic novel di Luca Conca e Gloria Ciapponi non intende essere il solito horror pretestuoso che segue i paradigmi classici dalla composizione antefatto – sviluppo – spiegone – conclusione. È una storia rapida, senza cavilli, che ci lancia dritti nelle fauci di un terrore ignoto senza lasciarci il tempo di porci delle vere domande o di capire davvero l'enormità di quanto accaduto.

La paura più ancestrale è d'altra parte quella di ciò che non ci conosce. Il terrore vero, puro, in grado di raggelare il sangue e paralizzare gli arti, è quello che deriva dal non sapere cosa si nasconde nel buio dietro di noi, standoci con il fiato sul collo. Toccare tali note profonde dell'animo umano non è semplice, ma in pochissime pagine Urlo - Nel Buio è in grado di farlo con una sceneggiatura che lascia insoluto il mistero, incomprensibili gli intenti, oscuro l'orrore che ci comunicano le sue tavole. Conca e Ciapponi firmano questa storia terrificante, ma è anche lo stile illustrativo di Conca a ingoiare nel buio il lettore che osa posare troppo a lungo lo sguardo nel suo intrico di segni.

Come leggiamo nella breve biografia di Luca Conca al termine del graphic novel:

Usa la penna perché ha un segno ossessivo, che sembra non definirsi mai, senza neri pieni, come se dentro si muovesse sempre qualcosa.

Dopo le prime, poche tavole a colori, veniamo quindi inghiottiti dalle illustrazioni in bianco e nero in cui la penna dell'autore incide la pagina: il nero graffia il bianco in profondità, il caos sembra soverchiare le poche figure umane che vivono in questo luogo d'orrore, e quando l'oscurità sembra concentrarsi in punti specifici, essa non è mai pienamente completa. Tra i segni, sembra sempre annidarsi qualcosa, delle forme confuse paiono muoversi al suo interno e indugiare troppo nella loro ricerca produce un'inquietudine profonda e inspiegabileUrlo - Nel Buio opera così a livello dell'inconscio umano, nel suo addentrarsi nel campo dell'inconoscibile e dell'agghiacciante sensazione di non essere pienamente soli nell'oscurità. L'urlo di un individuo che non può essere udito da nessuno, ma che nella disumana solitudine potrebbe trovare la morte nelle uniche entità che popolano il suo nuovo mondo.

Urlo - Nel Buio: chi sono Luca Conca e Gloria Ciapponi

Luca Conca, classe 1974, fa della sua passione per il fumetto e l'illustrazione il motivo per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove tuttavia scopre l'amore per la pittura. Si diploma quindi in tale disciplina nel 1998, continuando a praticarla costantemente: le sue opere vengono esibite in mostre personali e collettive (Il Velo Dipinto, 2016). Anche all'interno di Urlo - Nel Buio troviamo l'arte pittorica di Conca che utilizza i pennelli per le tavole a colori di questo graphic novel. I primi amori non si dimenticano mai, perciò Luca Conca torna a fare fumetti, nel 2013 con Urlo, pubblicando poi nel 2019 con la stessa casa editrice (Passenger Press) anche Il Ritratto.

Gloria Ciapponi, nata nel 1973, è autrice a quattro mani di Urlo - Nel Buio insieme a Luca Conca, tuttavia è oggi anche editrice della rivista culturale Sei in Valle, oltre che scrittrice e sceneggiatrice. Dopo il primo romanzo d'esordio del 2005, Riscatto, Ciapponi pubblica anche Il Canto della Mantide, Adelaide Prux, Il Marchio e la raccolta di racconti Caino. Una passione per la letteratura che nasce fin dall'infanzia, con il primo romanzo letto, IT di Stephen King, e che si riversa anche nella sceneggiatura di un fumetto come Urlo - Nel Buio.

Voto Recensione di Urlo - Nel Buio



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un incubo, tanto rapido quanto agghiacciante;

  • - Breve e rapido, ma di grande impatto;

  • - Non il solito horror pretestuoso: non vi saranno "spiegoni" ad attendervi;

  • - Le illustrazioni a penna incidono segni profondi e suscitano forte inquietudine

Contro

  • - Nessuna nota da segnalare

Commento

Avete mai avuto la sensazione di correre in un incubo e di sentirvi spaventosamente lenti e deboli nel farlo? Urlo - Nel Buio, di Luca Conca e Gloria Ciapponi, riesce a descrivere in pochissime pagine tale frustrante e agghiacciante sensazione. Una corsa a perdifiato, insieme al protagonista dell'opera, che raggela il sangue nel desolante quanto claustrofobico luogo in cui la solitudine dall'umanità non è sinonimo di solitudine da altri orrori. Un horror rapido, che non lascia il tempo di porsi troppe domande e che di risposte non ne ha: ciò che ha da offrire è il terrore puro e ancestrale dell'ignoto e di ciò che si annida nell'oscurità. Un'oscurità fatta di segni caotici prodotti dalla penna di Conca, in cui qualcosa sembra sempre muoversi all'interno lasciando un profondo senso di inquietudine. Breve, ma intenso.

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