Venere: nuovo studio indaga la vita nell'atmosfera del pianeta

Uno studio su Venere ha rivelato la presenza di alcune sostanze chimiche che potrebbero permettere la vita all’interno dell’atmosfera.

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a cura di Mabelle Sasso

Ci sono novità su Venere grazie a uno studio che ha rivelato la presenza di alcune sostanze chimiche all’interno dell’atmosfera del pianeta che potrebbero permettere la vita sul pianeta.

I primi studi sul potenziale dell'attività biologica nell'atmosfera di Venere erano emersi all’inizio dell’anno, individuando la presenza della fosfina, una sostanza che sulla Terra viene prodotta da organismi viventi. In aggiunta a questa scoperta alcuni ricercatori del Cal Poly Pomona avrebbero ipotizzato la presenza di altre sostanze biologicamente rilevanti all’interno dell’atmosfera venusiana. Questo nuovo studio è stato formulato da team di Rakesh Mogul e può essere consultato (in inglese) a questo link.

Nella sinossi della pubblicazione, Mogul e il suo team, affermano di aver riesaminato i dati archiviati ottenuti dal Pioneer Venus Large Probe Neutral Mass Spectrometer. I nuovi dati hanno portato alla loro attenzione la presenza di diverse sostanze chimiche minori nelle nuvole di Venere, tra cui fosfina, idrogeno solforato, acido nitroso (nitrito), acido nitrico (nitrato), acido cianidrico e forse ammoniaca.

La presenza di queste sostanze chimiche suggerirebbe che le nuvole di Venere non sarebbero in equilibrio, lasciando intendere la presenza di sostanze chimiche ancora da scoprire. Si tratta di un passo importante nella ricerca di forme di vita in questo pianeta, poiché la potenziale abitabilità delle nubi che circondano Venere è una teoria emersa alla fine degli anni ‘60 e che in questa ricerca troverebbe così nuovi dati incoraggianti, evidenziando la presenza di alcune delle stesse sostanze chimiche prodotte dagli esseri viventi qui sulla Terra.

Al momento non è dato sapere se queste stesse sostanze chimiche possono essere prodotte o meno da oggetti legati a Venere, viventi o meno, ragion per cui gli scienziati mantengono un approccio cauto. Mogul e il suo team affermano che l'esistenza di queste sostanze chimiche potrebbe però essere la prova di squilibri redox, ovvero di processi che suggeriscono l'esistenza della vita in qualche modo o forma e nel caso di organismi viventi questo potrebbe essere riferito alla presenza di microrganismi che vivono nell'atmosfera.Nel frattempo se volete dare un'occhiata più da vicino a Venere e agli altri pianeti dei sistema solare, potete farlo con la guida Lonely Planet sull'Universo, realizzata in collaborazione con NASA e JPL, disponibile qui per l'acquisto online.