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a cura di Tom's Hardware

waking life

La premessa fondamentale da cui parte il regista è che, pur mettendoci il piede per milioni di volte nel corso di tutta l'esistenza, il sogno forse sarà proprio il nostro ultimo punto di arrivo. Secondo quella credenza secondo cui il cervello sopravvive qualche momento rispetto al corpo, esso ci farà anche vivere quei momenti in un sogno da cui sarà impossibile svegliarsi.

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Linklater ce lo spiega con diversi riferimenti nel corso di tutta la durata del film; affida le riflessioni principali ai due attori (Ethan Hawke e July Delpy) che qui tornano a impersonare Jesse e Celine di Prima dell'Alba. Questo sogno unico è in qualche modo nascosto all'inizio del film, ci rende parte di una storia che potremo dipanare, però, solo con una visione e un'analisi molto attenta dell'opera.

Non sembra un sogno...sembra quasi Il Sogno

Ci si accorgerà, infatti, che il protagonista sperimenta proprio questo sogno differente da tutti gli altri, anche da quelli più vividi, reali. Più si prosegue nella visione più ci si concentra su un particolare viaggio in auto, che inizierà a essere ben più che una coincidenza. Sembrerà quasi un riferimento memoriale, forse un brusco incidente da cui non è stato possibile salvarsi.

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L'ultima scena è un galleggiamento lontano, l'arrivo al limite della vita. Una destinazione raggiunta grazie al completamento di quel percorso profondo, il vero incontro con sé stessi, fatto attraverso quel sogno e quei personaggi e la loro valenza simbolica. Vale a dire quelle lezioni che dovevano essere comprese prima di essere pronti a pronunciare un "sì" di abbandono, che potesse abbracciare "non solo l'eternità, ma l'infinito".

Occhi diversi

Non sono mai più riuscito a guardare il mondo con gli stessi occhi

Questa frase è pronunciata da Linklater stesso in un cameo finale. Ed è proprio quello che potrebbe capitarvi guardando Waking Life. Il film è un meraviglioso punto di ingresso cinematografico sull'onironautica, una mossa artistica straordinaria capace di risvegliare il nostro sguardo su un intero universo da esplorare, appena oltre la chiusura dei nostri occhi.  Se il sogno è il destino, se davvero si tratta della nostra ultima fermata, il nostro ultimo sguardo sulla vita, beh...tanto vale viverne tutte le meraviglie già da ora, partendo magari da qui.

Alessandro Tonoli

14650453 10208901579208419 5566723552041092538 n[1]Nato nel 1988, Alessandro Tonoli si è laureato presso la facoltà di Comunicazione, New Media e Pubblicità dell'Università Uninettuno, scrive articoli per il sito HavocPoint e gestisce il blog Glasslands di Tom's Hardware dove si occupa di cinema, videogiochi e media. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo breve La piccola Parigi, edito da GWMAX Editore, mentre, nel 2017, ha pubblicato per l'editore Delos Digital l'opera saggistica Tutto quello che devi sapere sulla realtà virtuale.

retrocult

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