War Machine, stasera su Netflix Brad Pitt come Stranamore

Stasera su Netflix arriva War Machine, film originale con Brad Pitt e un cast stellare, che racconta in chiave surreale la follia della guerra.

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a cura di Alessandro Crea

Arriva stasera su Netflix War Machine, film di guerra prodotto e realizzato in esclusiva per il network, che può vantare un cast stellare. Ad affiancare Brad Pitt nelle vesti del protagonista troviamo infatti attori del calibro di Tilda Swinton, Ben Kingsley, Anthony Michael Hall e Topher Grace. Scritto e girato da David Michôd, War Machine è un'assurda storia di guerra e follia, una sorta di Dottor Stranamore dei giorni nostri.

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Tratto dal libro The Operators: The Wild and Terrifying Inside Story of America's War in Afghanistan di Michael Hastings, la pellicola racconta la storia dell'ascesa e della rovina del generale statunitense McMahon in un misto di realtà e parodia.

A tale proposito è significativa la campagna stampa scelta da Netflix per promuovere il film, attraverso articoli di giornale che parlano di McMahon come di un personaggio reale, che propone soluzioni improbabili per problemi inesistenti, consigliando ad esempio l'Italia di addrizzare la Torre di Pisa o trasformare il Colosseo in stadio di calcio, al fine di liberarci "dal vecchio, dal non funzionale,da edifici e luoghi a cui siete troppo legati per rendervi conto che sono per voi una zavorra che impedisce la crescita del Paese". 

Ma attraverso questa figura Michôd affronta anche molti altri temi, come il rapporto tra potere e follia e quello tra potere e fama, ed analizza anche il ruolo dei media nella costruzione e distruzione di stereotipi.

Insomma la carne al fuoco è tanta, ma Michôd sembra averla gestita assai bene, alternando col giusto ritmo generi e toni - dalla commedia al dramma, dalla farsa alla satira, passando per la malinconia. In questo modo non solo il film scorre via veloce e (solo apparentemente) leggero, ma riesce in realtà a restituire nel miglior modo possibile la complessità, la contraddittorietà e l'assurdità di molte guerre attuali, prendendo a paradigma quella dell'Afghanistan.

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War Machine è un film indubbiamente divertente ma che non vuole essere un semplice sberleffo o un pretenzioso manifesto pacifista travestito da atto d'accusa contro l'incompetenza e la follia dei militari. Dietro la buffa tragedia di quest'uomo ridicolo infatti il regista ci fa intravvedere uno specchio dei nostri tempi e ci costringe a interrogarci sulla società attuale, fabbricatrice di miti seriali da consumare e dimenticare alla velocità della luce, magari anzi da mettere alla berlina e demolire quando sbagliano, perché è un modo più semplice di addossare le colpe ad altri senza farci un esame di coscienza.

nuovo trailer e poster per war machine

War Machine infatti ci fa riflettere sull'America profonda, quella dei barbecue e delle bandiere davanti casa, quella mossa anche da ideali profondi, ma caratterizzata al contempo da un'incapacità di fare i conti con la realtà e comprendere i contesti. Un'America che invece procede, sorda e cieca, a testa bassa, come un elefante in un negozio di cristalli, fino all'inevitabile disastro per cui però pagherà soltanto uno, il mito troppo presto messo sul piedistallo e altrettanto velocemente gettato giù. Del resto però sarebbe ingiusto puntare il dito solo su certi Stati Uniti, certi militari, guardare War Machine coll'ironico distacco di chi non è coinvolto nella critica. Il film infatti dice qualcosa anche di noi e delle nostre contraddizioni e per questa sua capacità di parlare a tutti, di scandagliare l'animo umano, è davvero interessante. Non vederlo sarebbe follia.


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