Warcraft ha fatto un sacco di soldi, ma è un bel film?

I film tratti dai videogiochi sono ormai molti ma nessuno è ricordato particolarmente bene. Warcraft non è piaciuto molto alla critica ma il pubblico lo ha premiato con incassi al botteghino superiori ai 377 milioni di dollari.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il film Warcraft è il primo per incasso tra i titoli tratti da videogiochi. Il lungometraggio diretto da Duncan Jones ha infatti superato per incassi Prince of Persia: The Sands of Time, che deteneva il record dal 2010. Parliamo naturalmente degli incassi al botteghino, a cui andranno aggiunti quelli per l'home video quando il titolo sarà disponibile.

warcraft quad

Sono 377,6 milioni di dollari, rispetto ai 336 milioni raccolti da Prince of Persia. In questa peculiare classifica, quella dei film tratti dai videogiochi, al terzo posto troviamo l'altrettanto recente Angry Birds, che ha fatto staccare biglietti per 327 milioni di dollari. Il paese più generoso con Warcraft è la Cina, dove sono stati incassati oltre 200 milioni di dollari.

Un risultato di tutto rispetto per un film che è costato 160 milioni di dollari – ma non è chiaro se la cifra includa oppure no i costi di marketing. In ogni caso ora sembra più concreta l'ipotesi ventilata dal regista Duncan Jones, che già lo scorso giugno parlava di altri due film per andare a formare una trilogia – l'eventuale realizzazione sarebbe dipesa dal successo del primo.

Naturalmente il successo commerciale non si accompagna necessariamente all'apprezzamento della critica, e questo è particolarmente vero per questo film. È un titolo che quasi tutti i critici hanno bocciato, ma che il pubblico invece ha relativamente amato.

La discrepanza risulta evidente tanto su Rotten Tomatoes quanto su Metacritic, i due riferimenti principali per quanto riguarda la costruzione di valutazioni medie che tengano in conto una pluralità di giudizi. Su IMDB, il database del cinema, il giudizio è invece più generoso ma in questo caso si tratta di una semplice media dei voti dati dagli utenti, senza distinguere tra lo spettatore generico e il critico professionista.