Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory – Manuale Base, la recensione

Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory è un gioco di ruolo che calerà i giocatori nell’oscuro XLI millennio della saga di Warhammer 40,000.

Avatar di Davide Vincenzi

a cura di Davide Vincenzi

Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory è un gioco di ruolo “carta e penna” ambientato nel cupo XLI millennio di Warhammer 40,000 (o WH40K, come viene spesso abbreviato), il celeberrimo wargame tridimensionale futuristico pubblicato fin dal lontano 1987 dalla britannica Games Workshop, e giunto ora alla sua nona edizione.

Il Manuale Base di Wrath & Glory, pubblicato in Italia da Need Games!, è la localizzazione in italiano della seconda edizione di questo gioco di ruolo edito da Cubicle 7, la cui prima edizione uscì nel 2018 a opera di Ulisses North America, la divisione statunitense della teutonica Ulisses Spiele. In Wrath & Glory i giocatori potranno impersonare alcuni tra i più iconici individui dell’universo di Warhammer 40,000, come uno Space Marine, un Tecnoprete dell’Adeptus Mechanicus o un soldato della Guardia Imperiale, giusto per citarne qualcuno, comprese anche un paio di specie aliene: gli Orki e gli Aeldari.

Nella tetra oscurità del lontano futuro c’è solo guerra

Quella di Warhammer 40,000 è un’ambientazione piuttosto complessa che si è sviluppata in più di trent’anni di pubblicazioni ludiche, tra wargame, giochi da tavolo, di ruolo e videgiochi, di romanzi e fumetti.

L'ambientazione di Warhammer 40,000, e di conseguenza quella di Wrath & Glory, è violenta e pessimista. Descrive un futuro in cui il progresso scientifico e sociale umano è cessato e la civiltà umana è vicina al collasso a causa della guerra con razze aliene ostili e con forze occulte provenienti dall’Immaterium, la dimensione demoniaca del Caos. È un’ambientazione in cui il soprannaturale esiste, è potente e di solito inaffidabile se non addirittura malevolo. Non ci sono divinità o spiriti benevoli nel cosmo, solo demoni e divinità malvagie, e i culti a loro dedicati in continua crescita.

L’Imperium dell’umanità ha espanso il proprio dominio su buona parte della galassia negli ultimi 10.000 anni, guidato da un Imperatore-dio il cui cadavere è mantenuto in uno stato di perenne non vita in un macchinario chiamato Trono Dorato, solo le sue capacità mentali psioniche sono ancora attive e proiettano una sorta di luce metafisica all’interno della dimensione dell’Immaterium, chiamata anche Warp, consentendo così alle mastodontiche navi spaziali di viaggiarvi attraverso, così da raggiungere in tempi ragionevoli l’altro della galassia. Ciò consente anche la possibilità di stabilire comunicazioni quasi istantanee a lunga distanza. Senza la Luce dell’Imperatore sarebbe troppo pericoloso avventurarsi nel Warp, le navi sarebbero preda del Caos e dei suoi abitanti e si smarrirebbero per sempre in quella dimensione.

Quella dell’impero è una società ingabbiata in un regime totalitarista dai profondi aspetti fascisti, in cui i cittadini sono costantemente controllati e vivono ingabbiati in una dottrina di senso del dovere verso l’Imperium e l’Imperatore, attorno al quale è nata una vera e propria religione, un vero e proprio mezzo di controllo delle masse. Non adempiere al culto è considerato eresia e di conseguenza un reato capitale, così come l’avere un libero pensiero.

I cittadini, quindi, vivono in una costante situazione di sfruttamento e povertà, in contrasto con una ristretta cerchia di nobili e potenti che governano interi mondi. Ma alla maggior parte di loro va bene così. Una vita spesa lavorando diciotto ore al giorno in un Mondo Forgia per contribuire all’arsenale bellico dell’Imperium, è una vita spesa bene. Ovviamente. non tutti la pensano così e chi è dissidente, prima o poi, finisce per venerare i Poteri Perniciosi, un altro modo con cui vengono chiamate le divinità del Caos, nemici giurati dell’Imperatore e incarnazione delle forze primigenie della creazione.

Come ci si potrebbe aspettare, date queste premesse, la società imperiale è profondamente razzista e prova un’avversione totale verso altre culture aliene, e mantiene una continua vigilanza per evitare contaminazioni con altre specie. Questa ostilità è più forte nei mondi centrali della galassia, mentre nei sistemi periferici dello spazio umano non è raro che vengano intessuti rapporti, commerciali o di altro tipo, con razze differenti.

Per difendere l’Imperium da alieni (xeno) ostili e demoni del Caos, vi è una mastodontica macchina bellica composta da una moltitudine di forze militari, religiose e ingegneristiche, tra cui spiccano però gli Adeptus Astartes, familiarmente noti come Space Marines. Transumani potenziati con materiale genetico dello stesso Imperatore e con impianti cibernetici, questi impavidi soldati combattono le battaglie dell’Imperium per tutta la galassia, protetti dalle loro armature potenziate. Divisi in Capitoli, sono le forze armate più potenti dell’Imperium, utilizzati negli scontri più duri e messe in campo contro i nemici più forti dell’umanità.

Ci sarebbe ancora moltissimo da dire sull’ambientazione di Warhammer 40,000, tra cui il difficile e bizzarro rapporto con la tecnologia, ma non è questa la sede in cui affrontarla, pertanto per una disamina più profonda sull’universo di Warhammer 40,000 e della sua ambientazione vi rimandiamo al nostro articolo a esso dedicato. Purtroppo, anche il Manuale Base di Wrath & Glory non si dilunga più di tanto nell’esporre la storia e l’ambientazione di Warhammer 40,000, accennando solamente alcuni argomenti e non menzionando nemmeno alcuni elementi, a nostro avviso fondamentali. Ciò non sarà un particolare problema per gli appassionati del brand, ma potrebbe diventarlo per chi volesse avvicinarsi al mondo di Warhammer 40,000 proprio attraverso questo gioco di ruolo.

Wrath & Glory, l’ambientazione

L’ambientazione di Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory è aggiornata alla nona edizione del wargame a cui è legato questo gioco di ruolo. Pertanto, si svolge dopo la comparsa nel vuoto spazio della galassia di una Grande Fenditura, che parte dall’Occhio del Terrore, una porzione di spazio in cui il mondo materiale e il Warp si fondono tra loro, e taglia diametralmente tutta la galassia, isolandone una parte.

Questa fenditura nella realtà, infatti, impedisce il passaggio della Luce dell’Imperatore, impedendo di conseguenza i viaggi e le comunicazioni attraverso di essa, di fatto isolando i mondi dell’Imperium che si trovano dall’altra parte dello squarcio, che sono quindi abbandonati al proprio destino.

Wrath & Glory è ambientato proprio in uno di questi sistemi stellari ormai separati dal potere centrale dell’Impero: il Sistema Gilead. Questo sistema un tempo prospero è ora gettato nell'oscurità e nell'orrore della Noctis Aeterna, tagliato fuori com’è dall'Imperium. Fortunatamente, quando tutto sembrava perduto per gli abitanti del Sistema, il Mercante Corsaro Jakel Varonius e la sua flotta fecero l’impossibile: per un qualche miracolo di navigazione trovarono una rotta attraverso la Grande Fenditura, giungendo nel Sistema Gilead con aiuti e rinforzi, tra cui quella che potremmo definire una versione 2.0 degli Space Marine: i Primaris Intercessor (introdotti nel mondo di Warhammer 40,000 con l’ottava edizione del wargame), giunti a riempire le fila degli Assolutori, il Capitolo di Astartes presente nel Sistema Gilead e di cui non viene data praticamente alcuna informazione, se non che sono molto ligi nel seguire i dettami del Codex Astartes (di cui non viene fatta menzione alcuna).

Una volta lì, la guida carismatica del Mercante Corsaro, il suo influente Mandato di Commercio e il peso dell’aiuto di una casata nobiliare, convinsero gli ufficiali Imperiali del sistema a inchinarsi alla Dinastia Varonius come loro salvatrice e protettrice. Simbolo dell’Imperium apparentemente ancora prospero, Varonius è per molti un faro di speranza per un futuro ritorno della luce dell’Imperatore; altri lo vedono come un ciarlatano, un’altra tremolante fiamma di falsa speranza nell’oscurità al di là della Grande Fenditura.

Volendo fare una piccola riflessione sull’ambientazione proposta da Wrath & Glory, possiamo tranquillamente affermare che il manuale si immerge sufficientemente in profondità nel descrive i mondi del Sistema Gilead e alcuni dei principali personaggi non giocanti che li popolano e che il gruppo dei giocatori potrebbe incontrare.

Da un lato la scelta di ambientare il gioco in un sistema al di là della Grande Fenditura dona grande libertà ai Master, offrendogli anche l’opportunità di mettere alla prova i giocatori nei modi più disparati, poiché questi non potranno fare affidamento sulle infinite risorse dell'Imperium per risolvere eventuali problemi e dovranno quindi rivolgersi ad altri modi più “creativi” per gestire le situazioni in cui si troveranno. Dall’altro, però, viene a mancare l’onnipresente oppressiva e angosciante presenza dell’Imperium con tutto ciò che comporta. Leggendo le pagine del manuale di Wrath & Glory abbiamo percepito in modo molto debole il gotico senso di oppressione e la mancanza di speranza tipici dell’universo di Warhammer 40,000, soprattutto se si considera che il gioco è ambientato in un Sistema tagliato fuori dall’Impero e che dovrebbe pertanto essere sull’orlo della disperazione.

Wrath & Gory, i personaggi

In Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory, i giocatori avranno la possibilità di impersonare uno tra i ben ventisette archetipi di personaggio disponibili, tra cui anche alcuni dotati di poteri psionici, suddivisi tra le quattro fazioni in gioco: gli umani degll’Imperium, che comprendono praticamente ogni aspetto dell’impero, dalla feccia agli inquisitori passando per l’Adepta Sororitas, l’Adeptus Mechanicus e così via; gli Adeptus Astartes, che sebbene inquadrati nell’Imperium non possono essere considerati normali umani; gli Aeldari, imperscrutabili alieni dagli immensi poteri psionici; gli Orki, brutali alieni dalla pelle verde che vivono per la guerra.

Per ognuna di queste fazioni ci sono più archetipi che è possibile scegliere, corrispondenti a diversi gradi di potere, cosa che vedremo più avanti. C’è poi una quinta fazione in gioco, quella del Caos, che non comprende archetipi propri, ma che di base ne utilizza uno di un’altra fazione a cui aggiunge tutta una serie di opzioni dovuti alla corruzione che il Caos esercita sui viventi.

Prima di creare i propri personaggi, i giocatori, insieme al Master, dovranno scegliere un Paradigma e un Grado per la campagna che si intraprenderà. Ciò rappresenterà sia il tema generale della campagna sia gli obiettivi dei personaggi, oltre a stabilire il livello di potere dei personaggi. Ciò consente una vasta gamma di modalità di costruzione del gruppo e rende il gioco piuttosto bilanciato, impedendo che in una squadra siano presenti contemporaneamente, ad esempio, dei Primaris Incercessor (di Grado 4, i più potenti tra gli Space Marines) e un fante della Guardia Imperiale (di Grado 1, poco più che carne da cannone).

Essenzialmente ogni Grado fornisce un certo ammontare di Punti Esperienza, che aumenta con l’aumentare del Grado, da spendere per creare il proprio personaggio. Il sistema di Wrath & Glory consente una creazione piuttosto rapida dei personaggi: ogni archetipo avrà un costo in Punti Esperienza e fornirà dei pacchetti di punteggi di Caratteristiche e Abilità, ottimali per quel tipo di personaggio, che è possibile acquistare con i Punti Esperienza, per velocizzarne la creazione. Ovviamente, è possibile ignorare tali suggerimenti e modellare il proprio alter ego secondo i propri capricci, spendendo i Punti Esperienza per acquistare i punteggi delle singole Caratteristiche e delle singole Abilità. Ovviamente, tutta una pletora di talenti, poteri psionici, equipaggiamenti, impianti cibernetici ed eventualmente corruzione e mutazioni andranno a completare il tutto.

Wrath & Gory, il sistema di gioco

Per quanto riguarda il sistema di regole che muove l’intero gioco, Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory non presenta alcuna particolare novità puntando a meccaniche funzionali e rodate. Il motore di gioco, infatti, ricorda molto da vicino lo Year Zero Engine di Free League Publishing, con l’aggiunta del Dado de Destino, direttamente dal D6 System utilizzato dalla West End Games per la seconda edizione del suo gioco di ruolo di Star Wars pubblicato nel lontano 1992.

Il motore di gioco di Wrath & Glory si basa sul lancio di una riserva di dadi a sei facce data dalla somma del punteggio del personaggio nell’Abilità che viene testata con il punteggio della Caratteristica a cui tale abilità è correlata. L’obiettivo è quello di ottenere un certo ammontare di successi, in base alla difficoltà del compito. Ogni risultato di dado di 4 e 5 conta come un successo, mentre i risultati di 6 contano come due successi e, qualora si abbia già raggiunto un quantitativo di successi sufficiente a superare la prova, potranno essere convertiti in alcuni ulteriori vantaggi (ottenere un Punto Gloria, ottenere maggiori informazioni, compiere l’azione più velocemente, aumentare il danno, e così via…).

Uno dei dadi della riserva, però, dovrà essere distinguibile, per dimensioni e/o colore, dagli altri. Questo è il Dado Ira (l’equivalente del summenzionato Dado del Destino) e serve a inserire un ulteriore pizzico di pepe a ogni lancio di dadi. Se si ottiene un punteggio di 6 sul Dado Ira, infatti, questo non solo conterà come due successi, ma rappresenterà un successo critico e fornirà al personaggio anche un Punto Gloria. Se invece si dovesse ottenere un risultato di 1 sul Dado Ira, il personaggio dovrà affrontare una spiacevole complicazione, cosa che offrirà ulteriori spunti narrativi.

I summenzionati Punti Gloria possono essere spesi per ottenere tutta una serie di vantaggi, come ad esempio aumentare il numero di dadi da lanciare, aumentare il danno, aumentare la gravità di un Critico, e così via. Oltre a questi punti spendibili, i personaggi, all’inizio di ogni sessione di gioco, avranno a disposizione anche due Punti Ira (l’equivalente dei punti Fato o Forza di altri GdR) che potranno essere spesi per ritirare le prove fallite, riaversi dallo shock o inserire elementi narrativi all’interno della sequenza di gioco.

Da tutto ciò emerge chiaramente come tutto il sistema di gioco sia piuttosto sbilanciato in favore dei personaggi, che dovranno chiaramente risultare come gli inarrestabili eroi della storia. Per riequilibrare le cose almeno un minimo, il gioco prevede che il Master utilizzi i punti Rovina. Di fatto sono praticamente l’equivalente per il Master di un mix tra i Punti Ira e i Punti Gloria, che potrà utilizzare per rendere più interessanti gli avversari degni di nota.

Il combattimento

Essendo un gioco di ruolo mutuato da un wargame, in Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory il combattimento è uno degli aspetti fondamentali su cui si basa il prodotto. Un importante numero di pagine del manuale, infatti, è dedicato a questo argomento, chiarendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, come Wrath & Glory sia un gioco più rivolto agli scontri che all’aspetto narrativo di questa forma di intrattenimento ludico.

Il turno di combattimento, in Wrath & Glory, è leggermente diverso dalla maggior parte dei giochi di ruolo poiché non si agisce in base a un qualche ordine di iniziativa, ma alternando personaggio e avversario e poi di nuovo un personaggio e così via. Sarà comunque possibile intervenire sull’alternarsi dei partecipanti allo scontro attraverso la spesa di Punti Gloria. È un sistema che ricorda molto da vicino quello del wargame di Warhammer 40,000 e farà sicuramente la gioia degli appassionati, ma potrebbe far storcere il naso a tutti quei giocatori abituati a sistemi più tradizionali. A tal ragione, il regolamento offre anche una regola opzionale per cui sarà possibile tirare manualmente per l'iniziativa.

Gli attacchi funzionano esattamente come tutte le altre prove, con un tiro basato sui valori di Caratteristica più Abilità più tutti i possibili modificatori dovuti a equipaggiamento, Capacità, e via dicendo. Se il totale di successi ottenuti è pari o superiore alla Difesa del bersaglio, allora il colo va a segno. Anche in questo caso sarà possibile scambiare i punteggi di 6 ottenuti per ottenere dadi di Danno Extra. Se il colpo va a segno e il Dado Ira è un 6, allora il bersaglio subisce un Critico.

A questo punto, si dovrà formare una riserva di dadi pari al Danno Extra fornito dell’arma utilizzata più eventuali Danni Extra ottenuti in altro modo, come ad esempio scambiando i 6 o utilizzando talenti. Una volta tirati questi dadi, gli eventuali successi ottenuti andranno a sommarsi al valore di danno di base dell’arma usata. Questo totale sarà il valore di danno inflitto all’avversario, che potrà comunque evitarlo in toto o anche solo in parte.

Quindi si dovrà sottrarre all’ammontare di danno inflitto il punteggio di Resilienza del bersaglio (che a sua volta sarà influenzato dal Valore di Penetrazione dell’arma utilizzata). Tutto il danno rimanente sarà subito dal bersaglio sotto forma di ferite. Se invece il danno inflitto non dovesse superare la Resilienza, il bersaglio subirà dello Shock. Quando subiscono una o più Ferite, i personaggi dei giocatori potranno tirare un numero di dadi pari alla propria Resistenza: ogni successo ottenuto ridurrà di uno il numero di Ferite subite, che verranno commutate in uno punto di Shock. Ciò rende di fatto i personaggi molto più resistenti rispetto ai loro avversari.

Poiché non sarebbe Warhammer se non si affrontassero una quarantina di avversari alla volta, il regolamento prevede che quando è presente più di una creatura senza nome (cioè che non è un antagonista ai fini della narrazione) dello stesso tipo, possono combattere come parte di un’unità, con ogni creatura extra oltre la prima che aggiunge dadi extra alla riserva di attacco. Ogni componente dell’unità sarà eliminato dopo aver subito una sola ferita, quindi un attacco particolarmente potente potrebbe falcidiare un’intera unità con un solo colpo.

Da quanto esposto, emerge chiaramente come il sistema di combattimento ricordi molto da vicino quello del wargame, con vere e proprie secchiate di dadi da dover tirare e numeri da confrontare. Se a tutto ciò poi si aggiungono le innumerevoli azioni e manovre di combattimento che è possibile compiere e i modificatori che entrano in gioco, risulterà evidente che quello che sulla carta vorrebbe essere un sistema adrenalinico e cinematografico per svolgere scontri veloci ed entusiasmanti si tradurrà poi in gioco in un sistema piuttosto lento, macchinoso e molto tattico che richiederà parecchie pause nella narrazione.

Dal punto di vista editoriale

La nostra recensione si basa sulla lettura dell'edizione in PDF del prodotto e non possiamo esprimere quindi per ora un giudizio sulla qualità dei materiali utilizzati nella realizzazione di Wrath & Glory, per cui ci soffermeremo solamente su ciò che è possibile desumere da un file .pdf. Dal punto di vista del layout, Wrath & Glory è un prodotto più che valido, con una grafica pulita impreziosita da una bellissima colonna sommario presente su quasi tutte le pagine destra del volume, che richiama perfettamente lo stile dell’ambientazione del XLI millennio di Warhammer. Allo stesso modo contribuiscono anche alcune delle illustrazioni presenti, sebbene non tutte riescano a restituire il senso di gotico e di oppressione imperanti. Alcune illustrazioni, infatti, a nostro avviso hanno uno stile un po’ troppo fumettoso, che si discosta di molto da quello classico delle opere legate al modo di Warhammer.

Infine, abbiamo trovato più che buono anche l’editing del prodotto. Non abbiamo infatti ravvisato alcuna criticità per quanto riguarda la traduzione e la localizzazione del manuale.

Conclusioni

Tirando le somme di quanto esposto finora, Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory a nostro avviso è un gioco di ruolo con delle indiscusse potenzialità che però risulta leggermente appesantito da un sistema non sempre fluidissimo che potrebbe non incontrare i gusti di chi è alla ricerca di un gioco snello e veloce. I contenuti del manuale risultano tutti validi e di qualità, ma per i non esperti del mondo di Warhammer può essere necessario attendere l'uscita delle prime espansioni che introdurranno sicuramente elementi legati alla lore del gioco in modo da poter apprezzare al meglio il sapore del XLI millennio. Nel complesso  Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory si conferma esser un prodotto valido che saprà sicuramente fare la gioia di tutti quei giocatori che sono alla ricerca di un gioco di ruolo in cui il combattimento sia preponderante rispetto all’interpretazione e in cui i personaggi siano delle macchine da guerra in grado di falcidiare schiere su schiere di nemici, proprio come accade nel wargame.

Un gioco rivolto a…

Warhammer 40,000 Roleplay: Wrath & Glory è indubbiamente un gioco di ruolo che si rivolge alla larghissima fetta di appassionati dell’universo di Warhammer 40,000, tanto che tra le pagine del manuale vengono date per scontate molte informazioni, essenziali però per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. Il sistema di gioco, soprattutto nel combattimento, riflette questa propensione verso il wargame da cui il GdR è mutuato, rivolgendosi quindi a quei giocatori che prediligono un approccio più legato al lancio di numerosi dadi e al calarsi nei panni di eroi invincibili piuttosto che nell’interpretazione nuda e cruda.