Wolverine: Roy Thomas svela un dettaglio del passato di Logan

Il leggendario autore Marvel Roy Thomas svela un dettaglio del passato di Wolverine

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a cura di Manuel Enrico

Per celebrare il quinto anniversario di Logan, nomi vicini al mondo dell’artigliato canadese sono stati invitati da Inverse a dare la propria visione del mito di Wolverine. Il mutante simbolo degli X-Men di Casa Marvel è uno dei personaggi più noti del Marvel Universe, una presenza che sin dalla sua prima apparizione ha saputo ritagliarsi un ruolo di spicco. Durante questo ricordo della vita editoriale del personaggio, il co-creatore Roy Thomas ha svelato un dettaglio del passato di Wolverine.

Il leggendario autore Marvel Roy Thomas svela un dettaglio del passato di Wolverine

Comparso per la prima volta in The Incredibile Hulk #180 come antagonista del Gigante di Giada, Wolverine era stato co-creato da Roy Thomas e Len Wein. Proprio questo ultimo, quando venne incaricato di riportare in auge gli X-Men con Giant-Size X-Men #1 e la celebre Seconda Genesi decise di introdurre Wolverine nella famiglia mutante. Un ruolo che negli anni ha preso sempre più spazio, e che ora che il co-creatore Roy Thomas ha svelato un dettaglio del passato di Wolverine sembra quasi un miracolo.

Secondo Roy Thomas, infatti, Wolverine non era stato concepito come un avversario temibile per Hulk, ma era nato per essere semplicemente un tizio con cui Banner si sarebbe scontrato, per non incontrarlo mai più.

“Mi ero messo al tavolo di lavoro con un’idea sommaria di chi fosse questo tizio. Non avevo idea che fosse un mutante, si trattava solamente di un tale che sapevo essere canadese. Avevo scelto il nome ‘Wolverine’ (in italiano ghiottone, NdR) perché sin da bambino ero appassionato di animali, e sapevo che i ghiottoni erano molto diffusi in Canada. Insomma, non potevo certo chiamarlo ‘Moose’ (in italiano alce, NdR), perché non suonava altrettanto bene. Avevo pensato anche a ‘Badger’ (in italiano tasso, NdR), ma questo significa anche annoiare, quindi non mi sembrava molto azzeccato”

La scelta di farlo esordire in The Incredibile Hulk era legato alla natura stessa delle avventure di Bruce Banner:

“Hulk andava ovunque, portarlo in Canada non era difficile. Anche se Wolverine stava combattendo Hulk, non era nato come villain, era solamente un buon modo per farlo esordire. Sapevo che poteva persino diventare un eroe. John Romita ebbe poi l’idea di dargli i tre artigli, mentre fu Len Wein a decidere che erano fatti di adamantio, cosa che mi intrigò perché avevo tratto l’adamantio mentre lavoravo su Avengers”

Dopo questa prima apparizione, Wolverine tornò in azione in Giant-Size X-Men #1, venendo approfondito. Wein avrebbe voluto renderlo un adolescente, ma Thomas suggerì invece di renderlo più maturo, sostenuto anche dal disegnatore Dave Cockrum.