Wonder Woman: come è cambiato il costume negli anni?

In attesa di vedere nuovamente sullo schermo Gal Gadot come Wonder Woman, scopriamo come si è evoluto negli anni il costume della Regina delle Amazzoni

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a cura di Manuel Enrico

Wonder Woman 1984 è il prossimo film in uscita ambientato nell'universo DC, ottima occasione per rivedere in azione la bellissima Gal Gadot nel ruolo di Diana. Negli ultimi giorni, a far discutere i fan, è stato il nuovo poster promozionale della pellicola di Patty Jenkins, in cui la Regina delle Amazzoni sfoggia un’armatura dorata. In molti si sono domandati come mai questo cambio di look edi lettori dei comics DC potrebbero aver riconosciuto una citazione ben precisa legata a questa tipologia di abbigliamento. Per tutti gli altri curiosi, proponiamo un breve viaggio alla scoperta dell’evoluzione del costume di Wonder Woman

Costumi nuovi dal 1942

Come gran parte dei personaggi dei fumetti, anche Wonder Woman ha affrontato diversi cambi di costume, vuoi per il cambio dei gusti dei lettori, vuoi per esigenze narrative della sua longeva vita editoriale. Considerato che la prima apparizione di Wonder Woman risale al numero dell’ottobre 1942 di All Star Comics, possiamo facilmente capire come la nostra Diana abbia una gamma piuttosto nutrita di costumi.

Il suo primo stilista fu H.G. Peter, che si cimentò nell'arduo compito di dare forma al primo costume di Wonder Woman, attraverso uno schizzo a penna che decenni dopo è stato battuta ad un’asta per la modifica cifra di quasi 750.000 dollari.  Nella sua corrispondenza epistolare con il creatore di Wonder Woman, William Moulton Marston, Peter aveva indicato quali fossero secondo lui i segni caratteristici del costume di Wonder Woman

“Caro dr. Marston, ho buttato giù frettolosamente queste due idee. L’aquila è difficile da gestire, quando è in prospettiva o di profilo, non si vede chiaramente, le scarpe sembra quella di una stenografa. Credo che l’idea migliore sarebbe di incorporarle come una specie di sandalo romano.”

Le idee di Marston erano di dare vita ad un personaggio femminile forte, che sposasse l’ideologia delle suffragette. Trovandosi in un periodo di conflitto (l’attacco a Pearl Harbor sarebbe avvenuto due mesi dopo la sua comparsa), il costume di Wonder Woman venne concepito con uno spirito patriottico, intrecciato alla sua figura mitologica.

Dalla guerra all'era moderna

Da questo primo layout, il costume di Wonder Woman iniziò a subire dei progressivi cambiamenti. Complice anche una maggior libertà sessuale negli anni ’50 e ’60, l’eroina per eccellenza iniziò a rispecchiare queste tendenze. La gonnellina della prima versione lasciò presto posto ai più pratici shorts, e le scarpe che tanto preoccupavano Peter infine divennero dei pratici stivali.

Furono gli anni ’60 però ad iniziare un cambio radicale nel personaggio. Sperando di accogliere il favore del pubblico, Wonder Woman divenne sempre meno supereroina e più donna umanamente forte. Perduti i poteri e resa una semplice esperta di arti marziali, Diana attraversò un periodo di cambiamenti interiori lungo un decennio, specialmente durante la gestione di Denny O’Neill.

E inevitabilmente il costume di Wonder Woman iniziò a subire questi mutamenti di riflesso, al punto che spesso Diana appariva con outfit modaioli, nell’intenzione di avvicinarla alle donne del periodo. Scelta coraggiosa, ma che venne apprezzata maggiormente anni dopo, dato che all’epoca fu accolta, ironicamente, come un tradimento dello spirito del personaggio.

A salvare l’immagine classica di Wonder Woman, negli anni ’70, fu una donna: Linda Carter. Dopo vari tentativi infruttuosi di portare Diana nel mondo delle serie, finalmente si riuscì a creare un telefilm che convincesse, e il merito fu dell’interpretazione ancora oggi leggendaria della bellissima Linda.

La Wonder Woman televisiva

Il costume della Wonder Woman apparsa in TV rimase fedele alle prime versioni dei fumetti, almeno per la maggior parte del tempo. Ben presto, infatti, la Wonder Woman televisiva iniziò a sfoggiare un costume per ogni occasione, dalle immersioni agli inseguimenti in moto, creando una guardaroba per Diana che potrebbe tranquillamente rivaleggiare con la sala delle armature di Iron Man.

Per anni, il costume di Wonder Woman è stato per tutti la visione che ne diede il disegnatore George Perez, incaricato agli inizi dei ruggenti Eighties di dare nuovo lustro al personaggio, dopo gli eventi di Crisis. Il suo costume di Diana è ancora oggi uno dei simboli più riconoscibili del mondo dei fumetti

Il costume di Wonder Woman, tornando nel mondo dei fumetti, subì ulteriori modifiche dagli anni ’80, sino ad arrivare agli anni ’90, in cui lo spirito del periodo influì parecchio sulla nostra eroina. Privata addirittura del suo ruolo per un certo periodo, fu costretta ad abbandonare il suo storico costume, ma la nuova versione alla moda, resa magnificamente da autori come Mike Deodato, unì uno stile moderno e grunge al suo classico simbolo.

Ma fu un nome leggendario in quegli anni a mostrare un costume di Wonder Woman incredibile: Alex Ross. Ross ha regalato a Diana ben due costumi particolarmente interessanti, inseriti in quel capolavoro di Kingdom Come.

L'armatura dorata da battaglia

Grazie a Ross abbiamo potuto vedere Diana indossare un’armatura dorata da battaglia, con tanto di ali, che sembra esser l’ispirazione del tanto criticato poster apparso in questi giorni. Durante una delle fasi più concitate della storia, la vecchia guardia dei metaumani DC torna in prima linea e Diana indossa una stupenda armatura dorata.

Sempre in Kindgom Come, compare anche  una Diana più serena, che indossa un semplice drappo di lino con i suoi caratteristici colori.

Negli anni 2000 inizia una trasformazione del personaggio, che la riporta ad una dimensione più guerriera del suo spirito. Questo si traduce in una revisione ulteriore del costume di Wonder Woman, che si avvicina maggiormente ad una concezione di armatura, oltre che di semplice divisa.

Nei Nuovi 52, Finch e Lee vedono il costume di Diana come una vera e propria armatura, e consentono al dio Efesto di rendere il classico costume un qualcosa di totalmente nuovo e pensato per essere un’arma letale durante gli scontri.

Per Terry e Rachel Dodson, Wonder Woman non è solo un’eroina, ma anche un agente segreto al servizio della squadra segreta metumana, come Agente Diana Prince. Come tale deve aver una divisa tattica, e il costume di Wonder Woman diventa una sorta di tuta speciale bianca, adatta agli incarichi di una spia provetta.

Con l’arrivo della nuova versione cinematografica di Wonder Woman, l’immaginario collettivo è inevitabilmente portato ad identificare la Diana di Gal Gadot come la nuova Regina della Amazzoni. L’armatura mostrata in Batman Vs Superman e poi in Justice League finisce per ispirare anche i disegnatori del personaggio.

Nicholas Scott introduce nel suo design richiami importanti alla visione cinematografica di Wonder Woman, avvicinando ancora di più l’ideale cinematografico a quello fumettistico.

 Con l’arrivo di Wonder Woman 84, possiamo dunque aspettarci di vedere una Wonder Woman più battagliera, che mostrerà probabilmente più di un costume, ma che saprà comunque portare su schermo tutta la grinta di una vera dea!

Dovete ancora vedere l'ultimo film di Wonder Woman? Il Blu-Ray in 4K sicuramente è il miglior modo di godersi la pellicola comodamente seduti sul divano di casa.