Pensa, la passione in me è nata nel lontano 1982, mentre svolgevo il servizio di leva allora obbligatorio. Un ufficiale aveva un modestissimo VIC 20 su cui faceva girare un programma da lui ideato in basic che calcolava la traiettoria, la velocità e la gittata dei proiettili dei cannoni con cui andavamo a fare delle esercitazioni in luogo isolati, in montagna.
Era un aggeggio che adesso susciterebbe soltanto ilarità; ma, pensando alle potenzialità dello strumento, mi affascinò a tal punto che, la prima volta ch'io uscii in libera uscita, mi recai nel primo negozio di informatica - vendeva dischi, magliette e altre piacevolezze del genere, i Commodore erano relegati in un angolo - e ne acquistai uno, con l'espansione da 16k (sì, 16kilobyte) che era in offerta sensazionale. Spesi, se ben ricordo, la bellezza di 500.000 lire che per me, povero graduato di truppa che percepiva 2.400 lire al giorno, erano una bella cifra... per fortuna allora già lavoravo.
Poi feci tutta la trafila: Commodore 64, Commodore 128, Amiga 500, poi il primo PC IBM compatibile col processore 286; dal processore Pentium 100 iniziai ad assemblarli da solo, fino a oggi che, carico d'anni, ho ben 5 PC fissi in casa tutti montati da me e qualche portatile su cui ho effettuato l'upgrade di RAM e SSD.
Saluti.