Nel PCM "telefonico", a tutt'oggi ancora utilizzato per la telefonia fissa e che richiede una banda di 64kbps (la stessa banda di un canale ISDN), si ottiene la stessa qualità dei campioni a 12 bit, campionati a 8KHz, con soli 8 bit e questo perché i segnali vocali hanno una dinamica limitata (di solito frequenze non superiori a 4KHz) :asd:
E' ovvio, poi, che, come dici tu, volendo comprimere un documento non possiamo permetterci di perdere neanche un bit mentre nel caso dell'audio è accettabile un certo compromesso sulla degradazione dei segnali :sisilui:
Le tecniche di codifica più utilizzate nel dominio del tempo, la DPCM (PCM "differenziale") e l'ADPCM (PCM differenziale "adattativo"), hanno effettivamente una bassa efficienza e sono state superate dai nuovi algoritmi, come ad esempio quelli LPC (codifica predittiva lineare) e CELP, utilizzati nei telefonini GSM (sotto forma di EFR) e su Internet (VoIP) :sisilui:
Infine ci sono alcuni algoritmi che codificano i segnali nel dominio delle frequenze, come lo standard MPEG/Audio e l'MP3 (che costituisce il famoso "layer 3", ossia lo strato 3, dell'MPEG) :asd:
Entrambe le tecniche (CELP per la voce e MP3 per la musica) sono lossy.
L'MPEG4, uno degli ultimi standard a codificare sia la voce che la musica, utilizza la tecnica HXVC (ma anche il CELP) per la codifica del parlato e l'AAC (ma anche il Twin-VQ) per la codifica della musica, si tratta di una tecnologia molto complessa che usa particolari modelli psico-acustici, tra cui il "mascheramento" audio :ciaociao:
P.S. Grazie del tuo feedback, @
1nd33d ;)
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Nel PCM "telefonico", a tutt'oggi ancora utilizzato per la telefonia fissa e che richiede una banda di 64kbps (la stessa banda di un canale ISDN), si ottiene la stessa qualità dei campioni a 12 bit, campionati a 8KHz, con soli 8 bit e questo perché i segnali vocali hanno una dinamica limitata (di solito frequenze non superiori a 4KHz) :asd:
E' ovvio, poi, che, come dici tu, volendo comprimere un documento non possiamo permetterci di perdere neanche un bit mentre nel caso dell'audio è accettabile un certo compromesso sulla degradazione dei segnali :sisilui:
Le tecniche di codifica più utilizzate nel dominio del tempo, la DPCM (PCM "differenziale") e l'ADPCM (PCM differenziale "adattativo"), hanno effettivamente una bassa efficienza e sono state superate dai nuovi algoritmi, come ad esempio quelli LPC (codifica predittiva lineare) e CELP, utilizzati nei telefonini GSM (sotto forma di EFR) e su Internet (VoIP) :sisilui:
Infine ci sono alcuni algoritmi che codificano i segnali nel dominio delle frequenze, come lo standard MPEG/Audio e l'MP3 (che costituisce il famoso "layer 3", ossia lo strato 3, dell'MPEG) :asd:
Entrambe le tecniche (CELP per la voce e MP3 per la musica) sono lossy.
L'MPEG4, uno degli ultimi standard a codificare sia la voce che la musica, utilizza la tecnica HXVC (ma anche il CELP) per la codifica del parlato e l'AAC (ma anche il Twin-VQ) per la codifica della musica, si tratta di una tecnologia molto complessa che usa particolari modelli psico-acustici, tra cui il "mascheramento" audio :ciaociao:
P.S. Grazie del tuo feedback, @
1nd33d ;)
gronag :sisilui:
Cibernetico e insegnante :asd: