Sarebbe stato più semplice se avessi associato a ciascun carattere alfabetico il suo codice ASCII ah ah ah ... :D
Scherzi a parte, la soluzione più semplice è quella indicata da
@Nemesys94, basata sull'utilizzo di matrici :asd:
In termini molto semplici, si tratta di organizzare i dati all'interno di una "struttura" :sisi:
Se i dati sono "omogenei", ossia tutti dello stesso tipo, si può prevedere l'uso di una struttura denominata "vettore" (array).
Le variabili che costituiscono il vettore hanno un solo "identificatore" (per semplificare farò riferimento al linguaggio Pascal, di cui in fondo troverai un link) mentre per distinguere un elemento dall'altro, all'interno del vettore stesso, si utilizza un "indice".
Ti propongo un esempio (tutti gli elementi sono di tipo integer):
V = identificatore del vettore
INDICE = 1, 2, 3, 4, 5
V[1] = 11
V[2] = 49
V[3] = 85
V[4] = 66
V[5] = 32
E' una struttura "statica", a dimensione definita a priori, e "sequenziale" (i due concetti, sequenzialità e staticità, sono ovviamente legati tra loro in modo "stretto") :sisi:
Ora, io ho considerato elementi "semplici" del vettore ma tali elementi possono essere anche complessi: ad esempio, se un vettore ha per elementi altri vettori (componenti), allora il vettore è "multidimensionale" :shock:
In particolare, se gli elementi dei vettori componenti sono di tipo semplice, il vettore viene detto "MATRICE" ;)
La forma equivalente più utilizzata di matrice viene rappresentata come una "griglia", quadrata o rettangolare, formata da un certo numero di righe e di colonne.
Se hai seguito finora, avrai intuito che per poter individuare un elemento all'interno della matrice occorrono due indici, uno per le righe e uno per le colonne.
Sul meccanismo di memorizzazione e di "accesso diretto" agli elementi non mi soffermerò in questa sede in quanto di scarso interesse ma per quanto riguarda la notazione che di solito si utilizza, essa è simile a quella su indicata per i vettori:
V[I,J] - V è l'identificatore della matrice, I è l'indice di riga e J è l'indice di colonna.
La dimensione della matrice è data dal prodotto della "cardinalità" dei due indici.
Convenzionalmente la dimensione della matrice viene indicata tra parentesi tonde (ad es. A (M x N) indica una matrice A con M righe e N colonne).
A presto ;)
P.S.
http://www.pierotofy.it/pages/guide/Guida_Pascal/:sisi: