Innanzitutto ricordiamo la classificazione delle onde elettromagnetiche:
http://www.peduto.it/classifi.htm :sisi:
Ricapitoliamo anche la composizione dell'atmosfera terrestre:
A contatto con la superficie terrestre c'è la troposfera, che si estende dalla superificie della Terra fino ad un'altezza media di circa 14 km; tutti i fenomeni meteorologici avvengono qui, pertanto la troposfera è molto discontinua :sisi:
La stratosfera si estende dalla tropopausa fino ad un'altezza di 50 km; essa è in grado di respingere i raggi ultravioletti :sisi:
La ionosfera si estende dalla fine della stratosfera fino ad una distanza di circa 400 km dalla superficie terrestre e può raggiungere temperature molto elevate; essa ha una bassa densità ma è ricca di ioni, prodotti dalle radiazioni solari :sisi:
Ciò è molto importante per le radio-propagazioni poiché la ionosfera è in grado di riflettere tutte le radiazioni di frequenza inferiore ai 30 MHz :asd:
Ora, le trasmissioni per onde superficiali, ossia quelle che si propagano nella zona di atmosfera a stretto contatto col suolo terrestre, sono più adatte per frequenze molto basse (fino ai 10 MHz, nella gamma delle onde lunghe LF/VLF) perché è evidente che l'attenuazione è molto bassa a queste frequenze :sisi:
Essendo il mare un buon conduttore, queste onde trovano largo utilizzo nelle comunicazioni marittime :sisi:
Come ho già detto, le trasmissioni per onde ionosferiche sono adatte per frequenze nella gamma da 3 MHz a 30 MHz (onde HF), dove l'attenuazione è minima :sisi:
Con tale tipo di trasmissione (ionosferica) si possono realizzare comunicazioni intercontinentali :sisi:
Nella stragrande maggioranza delle applicazioni attuali vengono utilizzate le trasmissioni per onde troposferiche, per frequenze superiori ai 30 MHz :sisi:
Purtroppo, come già illustrato, nella troposfera avvengono tutti i fenomeni meteorologici, il che si ripercuote negativamente sulle comunicazioni :(
A ciò si aggiunge il fatto che, nonostante l'assorbimento atmosferico sia abbastanza basso (se le frequenze non sono molto elevate), fenomeni come la diffrazione, la rifrazione, ecc., riducono la copertura a pochi kilometri in visibilità ottica (in UHF) e addirittura a qualche kilometro se si lavora nella gamma delle onde ultra-corte (SHF), in quanto l'attenuazione aumenta all'aumentare della frequenza (perlomeno oltre il GHz) :asd:
A presto e buona lettura ;)