RECENSIONE Sharkoon SGH3

filoippo97

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Sharkoon SGH3
prod_sgh3.png

Dopo aver recensito le Sharkoon B1 e le SGH2, essendo rimasto piacevolmente soddisfatto dalle B1 ho accettato la proposta di Luca (che ringrazio molto per la sua disponibilitá) nel farmi recensire le SGH3, una cuffia che è stata progettata con alcune accortezze che si ritrovano anche nella B1, venduta a un prezzo di listino simile, 59.90€.

SPECIFICHE TECNICHE

Generale:
Tipo :Cuffie stereo con microfono
Tipo di cuffie: Circumaurali
Connettore: Jack stereo
Controlli in linea: ✓
Peso senza cavo: 320 g
Specifiche tecniche delle cuffie:
Diametro altoparlante: 53 mm
Impedenza: 32 Ω
Risposta in frequenza: 20 Hz - 20.000 Hz
Sensibilità: 100 dB ± 3 dB
Potenza massima: 100 mW
Controllo del volume: Controlli in linea
Specifiche del microfono:
Direzione: Omnidirezionale
Impedenza: 2,2 kΩ
Risposta in frequenza: 100 Hz - 10.000 Hz
Sensibilità: -38 dB ± 3 dB
Microfono rimovibile: ✓
Tasto Muto: Controlli in linea
Cavi e connettori:
Cavo modulare: ✓
Lunghezza totale del cavo 1x jack stereo da 3,5 mm (TRRS): 110 cm
Lunghezza totale del cavo 2x jack stereo da 3,5 mm: 260 cm
Connettore placcato in oro: ✓
Contatti TRRS: CTIA
Compatibilità: PC/Notebook: ✓
PlayStation 4: ✓
XBox One: ✓

INTRODUZIONE

Anche questa, a pari modo con la B1, risulta una cuffia molto versatile: pur essendo chiaramente una cuffia orientata al gaming, è stata progettata non solo per quello, quanto piuttosto per essere una cuffia utilizzabile a 360 gradi, infatti anche qui per esempio troviamo il sempre apprezzato cavo da 1.1 metri TRRS che ne consente l’uso al cellulare, estendibile mediante un cavo da 2.55 metri che presenta controlli sul cavo e splitter jack per la connessione ad un pc desktop (di questo ne parliamo più avanti). Il banco di test comprende una certa varietá di cuffie, tra cui la Sennheiser PC363D, la Sharkoon SGH2 e la mia cuffia di riferimento, la HiFiman HE-560. Come sorgenti ho invece utilizzato il mio pc desktop (per cui è stata provata direttamente all’integrata della scheda madre Asus rampage IV black edition), un Oneplus One, il Dell XPS-15, il FiiO X3 MK III e il mio dac/amp di riferimento, il Teac UD-503, oltre ad ovviamente la scheda audio USB inclusa nella confezione. Tutte le tracce audio sono FLAC in alta risoluzione estratti dal mio archivio, 44/16 o superiori.
il banco di prova con una parte delle cuffie e sorgenti utilizzate - da destra SGH3, SGH2, PC363D, HE-560


PACKAGING

Una volta aperta la scatola in cartone, rispetto alla B1 la prima cosa che salta all’occhio è l’assenza della scatola in plastica per il trasporto fuori casa, molto apprezzata nel modello precedente. Il resto della dotazione è pressocché uguale, quindi troviamo oltre alle cuffie il microfono scollegabile, il cavo estensore terminato con lo splitter per i due jack da 3.5mm e un dongle USB che invece non era presente nelle B1, un set che permette l’uso delle cuffie con virtualmente qualunque dispositivo capace di riprodurre dell’audio, sia esso un pc, un portatile, un telefono, le console o una tv.



QUALITÁ COSTRUTTIVA

Come sempre sharkoon non delude su questo fronte e ritroviamo tutta la qualitá tedesca. Per 60€ viene difficile chiedere di più, la cuffia è molto solida e viene fatto uso anche di alluminio di buona qualitá per l’archetto superiore, materiale di pregio difficile da trovare in questa fascia di prezzo. Il sistema di aggancio dei padiglioni all’archetto ricorda vagamente quello usato sulla Beyerdynamic DT770 pro, e fornisce infatti la stessa libertá di movimento (pertanto i padiglioni sono solo orientabili in verticale ma non in orizzontale, piuttosto comune considerando sempre la fascia di prezzo). Per il resto viene usata plastica di buona qualitá sui padiglioni e i pad sono invece in pelle sintetica (non sostituibili purtroppo), esattamente come l’archetto inferiore che è autoregolante mediante molle interne, pertanto le cuffie sono subito pronte da mettere in testa, con un sistema analogo a quello delle SGH2 ma qualitativamente migliore, specie nell’imbottitura, praticamente assente nelle SGH2. Per il cablaggio direi che è un copia-incolla di quello delle B1, anche qui abbiamo infatti lo stesso cavo in stoffa single-sided, con un piccolo cavo sempre in stoffa che collega il padiglione sinistro al destro passando all’interno dell’archetto inferiore e portando il segnale all’altro padiglione. Il cavo di prolunga è del tutto uguale a quello delle B1 e pertanto presenta sempre gli stessi controlli in linea, troviamo pertanto il volume e lo slider per mutare il microfono, di buona qualitá. La schedina USB fornita in dotazione è anch’essa in plastica, terminata con una USB dorata.



COMODITÁ

Son stati fatti passi avanti rispetto alla B1, a confronto ho trovato la SGH3 più comoda e a beneficiarne sono stati soprattutto i pad, decisamente di dimensioni più generose, complementari con quelli della mia HE-560. Fa piacere vedere lo spazio interno a disposizione per le orecchie maggiorato, adesso l’orecchio non tocca più sulla retina di fondo a protezione del driver ed è contenuto per intero all’interno, il materiale usato è molto morbido e la pelle sintetica è di buona qualitá, che evita per quanto possibile le sudate (si ricorda che rimane comunque una cuffia chiusa, e pertanto una sensazione di maggiore calore rispetto ad una aperta è sempre presente, anche su cuffie top di gamma). Una notizia che potrebbe interessare i portatori di occhiali come me è che la pressione sulla testa è ridotta, pertanto l’utilizzo con occhiali si può protrarre anche per oltre tre ore di fila senza problemi. Molto comodo l’archetto imbottito autoregolante, anche lui non preme e si appoggia delicatamente. In questa fascia di prezzo non mi risulta difficile considerarla una delle cuffie più comode in circolazione (se non LA), è davvero straordinariamente confortevole anche paragonata a cuffie ben più costose come la PC363D, la quale ha invece pad e archetto ben più rigidi, a tal punto che dispiace quasi toglierla dalla testa.

i due padiglioni a confronto: Le dimensioni sono molto simili a quelli della HE-560, una delle cuffie piú comode in circolazione indipendentemente dal prezzo.


UTILIZZO IN GAME

Iniziamo con il test per il quale queste cuffie nascono: giocare. Come prima cosa ho voluto provare Battlefield 4, il suono restituito è realistico e soprattutto si riesce a trarre vantaggio dal grande senso di immersione e accuratezza posizionale che offrono, permettendo quindi una sempre precisa individuazione del nemico. I rumori prodotti dai mezzi e dai fucili sono convincenti a sufficienza e resi anche loro con realismo. Mi sono spostato successivamente su Mass Effect Andromeda, un gioco che ad essere onesti ho iniziato purtroppo solo di recente, complice anche il fatto che ormai gioco molto poco. Gli ambienti vengono resi anche qui in maniera convincente, e gli spazi si “percepiscono” come corretti, infatti si può percepire il claustrofobico spazio di una piccola stanza all’interno della nave spaziale cosí come le vaste lande desolate del pianeta Eos. In fatto a dimensionamento degli spazi, soundstage e posizionamento non ho dubbi: la SGH3 li rende in maniera superiore alla PC363D, che è sempre stato invece un suo punto a sfavore, complice anche l’intimitá offerta dal modello da cui è derivata, la HD518. Altra cosa da evidenziare è come in questo gioco siano presenti una grossa quantità di bassi a livelli quasi infrasonici, dai 30 ai 50Hz. Sono quei bassi che si trovano nella mappa galattica passando da un pianeta ad un altro, sono quei bassi prodotti dai motori della navicella che atterra su un pianeta. Complice anche un basso leggermente avanzato proprio in questa porzione di spettro, sono resi con grande impatto, con un effetto simile a quello dato da un sub di grandi dimensioni in un impianto home theatre (ovviamente senza la percezione fisica dal momento che stiamo parlando di una cuffia). Non potevo non passare da uno dei miei giochi preferiti, Dead Space. Ho provato il terzo capitolo, più che altro per un motivo preciso, immagino infatti che sia quello con l’audio registrato meglio dei tre, sebbene sia sempre il primo il capitolo per eccellenza. Anche qui la resa è ottima, specie del senso di claustrofobia che avvolge sempre chi ci gioca. Importante è notare come pure qui il leggero boost sugli ultra-bassi (+2dB, non è eccessivo come diremo in seguito) permette di enfatizzare gli infarti che colpiscono il giocatore quando un necromorfo salta fuori dal terreno, magari da dietro o sopra la testa, come dalle grate di aerazione della nave Roanoke. L’ultimo test è stato condotto con War Thunder, un altro gioco di simulazione iper-realistica ambientato nella seconda guerra mondiale/guerra fredda che mi ha impegnato per ormai più di un migliaio di ore. Da carrista, il rumore dei motori e dei colpi di cannone, specie quelli di grosso calibro, viene enfatizzato in una maniera che rimane comunque piacevole, rendendo anche piú soddisfacente il fuoco da un obice da 152mm russo o del 127mm tedesco. La posizione dei carri avversari e amici viene riprodotta con fedeltá e precisione.

Sono sincero: francamente non so nemmeno più io se preferisco questa cuffia oppure la Sennheiser PC363D, limitatamente all’uso in ambito da gioco. L’indecisione è dettata anche dalla comoditá che offre, come abbiamo visto in precedenza ed é sicuramente una nota positiva considerando la fascia in cui viene collocata.

MICROFONO

Il microfono è di progettazione differente rispetto a quello delle B1, sebbene molto simili. Si collega mediante jack da 3.5mm in un connettore posto sotto al padiglione sinistro e protetto da un tappuccio di gomma per quando non viene utilizzato. Abbiamo un range di frequenze che spazia dai 100Hz ai 10kHz, e per comunicare tramite chat è ampiamente più che valido e nella media rispetto agli altri headset, se dovete usarlo professionalmente vi consiglio come sempre un microfono da tavolo. viene fornito sempre con il filtro in spugna antipop, il suono risulta sempre pulito e cristallino, senza effetti di metallizzazione della voce talvolta presenti negli headset.



SUONO

Abbiamo visto che in gaming si comportano bene, come si comportano invece quando ad essere riprodotta è della musica? Qui è un po’ scivolata, specie a confronto della B1: il suono risulta un po’ nasale e leggermente riverberante, come se suonasse in un corridoio, a causa di un bilanciamento con qualche problema. Ho cosí approntato un profilo di equalizzazione condotto ad orecchio e una volta equalizzate risultano piacevoli da ascoltare, dimostrando che il driver utilizzato le potenzialitá le ha, purtroppo un po’ mal sfruttate. Il profilo, che riporto qui di seguito, è ben lontano dall’essere perfetto in quanto è stato prodotto da un’oretta di ascolto con riferimento il bilanciamento della HE-560, utilizzando strumenti di calibrazione (purtroppo estremamente costosi) come una testa binaurale e un analizzatore di spettro si può giungere a risultati ancora più precisi, questo è solo un profilo grossolano che peró permette una equalizzazione sicuramente più corretta della stock per quanto riguarda l’uso per l’ascolto. Come si evidenzia dal profilo correttivo, ci sono delle devianze non trascurabili in particolar modo sulla gamma media, che risulta la maggiormente afflitta; invito chiunque le acquisti e desideri provare questa equalizzazione a sperimentare anche in proprio e a non prendere per granitica la mia correzione, che sicuramente può variare ancora di ± 2dB in alcuni punti. NOTA: tutte le considerazioni da qui in poi sono fatte a equalizzazione stock!
  • 125Hz = -1.2dB
  • 175Hz = -1.8dB
  • 1kHz = -2.4dB
  • 1.4kHz = -3.6dB
  • 2kHz = -4.8dB
  • 2.8kHz = -5.1dB
  • 5.6kHz = +1.5dB
  • 8kHz = +2.7dB
  • 11.2kHz = +2.1dB
  • 16kHz = +1dB
Alti: un poco retrocessi, con un rolloff dolce che inizia giá intorno ai 12kHz. Risultano comunque puliti e nitidi, equalizzati in modo da vincere il rolloff non sono fonte di problemi.

Medi: probabilmente la gamma più problematica della cuffia, risultano quasi troppo avanzati (oltre 5dB sopra il resto sui 2.8k) che, in unione con gli alti retrocessi portano la cuffia a suonare un po’ come se ci fosse un senso di “vuoto”, con un effetto che, seppur non cosí marcato, ricorda vagamente un diffusore che suona in un corridoio lungo. Non è un effetto comunque notevole, tengo a precisare, se non si ha un riferimento neutro è con difficoltá che l’utente medio si accorgerá di questo problema. Per capire di cosa parlo, suggerisco di impostarvi il mio preset di equalizzazione e metterlo e toglierlo durante la riproduzione di una traccia. Probabilmente questa equalizzazione è stata scelta per favorire l’individuazione ed evidenziare i passi dei nemici e i rumori di gioco, largamente presenti in questa gamma (non dimentichiamoci che parliamo di una cuffia primariamente da gioco).

Bassi: Sono puliti e precisi, senza sbavature di sorta, anche abbastanza veloci per essere una cuffia da 60 euro. A differenza della PC363D, che comunque mantiene un timbro più caldo dai 700Hz in giú abbastanza linearmente, qui abbiamo un timbro leggermente più freddo con una crescita sui bassi attorno ai 125Hz e a scendere (di circa un 2dB) che contribuisce a dare quel kick in piú, qui il bilanciamento direi esser sostanzialmente corretto. Non la definirei di certo bass heavy o una cuffia da basshead come succede con molti headset in commercio.

Soundstage ed imaging: probabilmente la prima cosa che colpisce di questa cuffia (almeno per me, è la prima cosa che ho notato), che, per essere una chiusa, è caratterizzata da un veramente ampio soundstage realistico e naturale in orizzontale, e da un imaging preciso, che offre sicuramente un notevole vantaggio quando si passa ad uno scenario di gioco. Non suona inscatolata come molte chiuse in questa fascia.

Dettaglio: direi molto molto buono, messo in evidenza un po’ artificialmente anche dall’equalizzazione di fabbrica e forse per questo anche leggermente superiore a quello delle B1. Le potenzialitá dei driver sono sicuramente più che buone per la fascia in cui si trovano (ricordo: cuffia da gaming e 60€). La pulizia che si percepisce nel suono è infatti comunque elevata.

Personalmente, per un uso musica o che ne coinvolga l’ascolto come utilizzo principale non mi sento di consigliarle a meno che non abbiate voglia di farvi un profilo musica (la base della cuffia ed i suoi driver come detto è validissima), ma piuttosto di puntare verso le B1, che hanno anche il plus aggiuntivo della custodia di trasporto qui assente. Sicuramente la maggior sensazione di spazialitá rispetto alle B1 le mettono in vantaggio per un ambito finalizzato al gioco tuttavia. Il salto di qualitá rispetto alle SGH2, modello subito precedente nella lineup invece, si sente tutto ed è veramente notevole, a partire dal dettaglio passando per la qualitá costruttiva nettamente superiore, finendo con la comoditá maggiore data dall’archetto questa volta imbottito e dai materiali a contatto con la pelle di maggior pregio (i pad ad esempio si sentono meno “finti” e più morbidi. Senza parlare della possibilitá d’uso via jack e la conseguente versatilitá e qualitá superiori. Per i più curiosi, lascio sotto spoiler le tracce usate dal momento che sono veramente tante (per fare un profilo di equalizzazione abbastanza efficace d’altra parte non si ci può basare su una sola traccia o album)

  • Mike Shinoda – Nothing make sense anymore
  • David Gilmour – High hopes, In any tongue (24/96 Blu Ray live from Pompeii)
  • Turin Brakes – rain city
  • Pink Floyd – Marooned, Another Brick in the wall pt2 + pt3, Echoes, the gunner's dream, not now john, absolutely curtains, louder than words
  • Linkin Park – Castle of glass, Burn it down, In the end, iridescent
  • Adele – skyfall, someone like you
  • U2 – Sunday bloody Sunday, every breaking wave, ordinary love, sleep like a baby tonight
  • Coldplay – yellow
  • Dario marianelli – epilogue (Everest motion picture soundtrack)
  • David Bowie – heroes, blackstar, space oddity
  • Dido – life for rent
  • Foo fighters – the sky is a neiborhood
  • Franco battiato – la cura, bandiera bianca
  • Imagine dragons – demons
  • Onerepublic – all fall down, apologize
  • Rem – losing my religion
  • Rammstein – sonne, reise reise
  • Stellardrone – light years
  • Agnostica – memories
  • The alan parson project – eye in the sky
  • Lady gaga – million reasons
  • The rolling stones – gimme shelter, wild horses, streets of love, rain fall down
  • The staves – make it holy
  • Tokyo police club – hang your heart
  • Trevor jones – promontory
  • Ursine vulpine – wicked game
  • Fleetwood mac – the chain
  • Vladimir sterzer – sound of my soul
E molte altre.

USO IN MOBILITÁ

Come le B1, estremamente facili da pilotare, di conseguenza utilizzabili su qualsiasi sorgente praticamente. Il telefono, il dispositivo con minor potenza di tutto il test, non ha avuto alcun problema a farle suonare a livelli alti sebbene non davvero assordanti e gli altri dispositivi avevano potenza più che sufficiente per far sanguinare le orecchie. L’isolamento è molto buono, come quello riscontrato sulle B1 o forse anche un pelo superiore dovuto alla miglior tenuta da parte dei pad, più spessi e più capaci di circondare per intero l’orecchio. L’isolamento interno->esterno invece è eccezionale, ascoltando a livelli anche alti all’esterno non si sente assolutamente nulla, adatta quindi anche ad un uso in biblioteca volendo.

DOTAZIONI ACCESSORIE

Ho voluto aprire questo piccolo paragrafo per parlare un attimo della scheda audio USB che arriva in dotazione. Ebbene, avevo aspettative abbastanza basse verso il dongle USB, eppure si è rivelato essere sullo stesso livello o probabilmente anche un poco migliore della mia integrata su mainboard top di gamma, una Rampage IV Black edition (per rispolverarvi le idee, una scheda madre da oltre 450€ al lancio). Direi assolutamente un buon paragone, acuito dal fatto che acusticamente risulta migliore anche del dongle USB della Sennheiser PC363D, peggiore soltanto per quanto riguarda la potenza erogata notevolmente superiore in quello di Sennheiser (ma migliore in rumore di fondo, bilanciamento e livello di dettaglio). Non siamo ovviamente al livello di una dedicata anche entry level come può essere una xonar DX (che costa comunque quanto l’intera cuffia), ma risulta un piacevole valore aggiunto che sicuramente potrebbe far piacere ai possessori di mainboard entry level che non vogliono spendere altri soldi in una dedicata. Diciamo che qualitá/prezzo è difficile trovare qualcosa che non vada bene qui, considerando anche che é stata fatta con un budget probabilmente intorno ai 10 euro. Presenta diversi tasti tra cui un controllo volume che agisce direttamente controllando il volume di windows, un tasto per mutare il microfono e un tasto con cui girare ciclicamente tra i preset di equalizzazione hardware (sono 8).



CONCLUSIONI

La SGH3 è una cuffia che si contraddistingue per una comoditá ed un comfort elevatissimi, nonché una precisa resa dell’ambiente di gioco sia per quanto riguarda l’audio posizionale, che per quanto riguarda la dimensione del fronte sonoro (e di conseguenza l’immersivitá fornita), da best in class della categoria. Passa un attimo in secondo piano per quanto riguarda invece la riproduzione musicale, con cuffie sicuramente superiori disponibili nella stessa fascia di prezzo (tra le quali non si può non ricordare la superlux HD681 evo, le Audio Technica ATH M30x e le stesse Sharkoon B1), dotate di bilanciamenti più accurati delle frequenze, unico neo di questa cuffia che rimane comunque valida. Ricapitolando, se cercate una cuffia da gioco, la SGH3 risulta essere un’ottima scelta, da valutare più attentamente peró se l’uso coinvolge anche l’ascolto musicale. Peccato per la mancanza della scatola da trasporto a cui Sharkoon ci aveva abituati giá con la B1. I seguenti valori sono in decimi e sono da rapportare alla fascia di prezzo in cui è collocata la cuffia.

Qualitá costruttiva e dotazioni: 9
Facilitá di pilotaggio: 10
Comoditá: 10
Microfono: 8
Comportamento in game: 8.5
Comportamento in musica: 6
 
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Rayder

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Dall'aspetto sembrerebbero essere un rebrand delle HP Omen 800, non male anche se quest'ultime costavano la metà
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filoippo97

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Dall'aspetto sembrerebbero essere un rebrand delle HP Omen 800, non male anche se quest'ultime costavano la metà
nemmeno, anche le HP sono un OEM di un'altra cuffia di origine cinese, hanno entrambe la stessa derivazione.
Qui hanno migliorato un po' il microfono comunque.
 
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Rayder

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Potresti dirmi se il microfono è comparabile ad un Zalman? Vorrei sapere anche, se possibile, se stringono molto dato che le cuffie che ho attualmente sono troppo larghe per i miei gusti. Grazie
 

filoippo97

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Potresti dirmi se il microfono è comparabile ad un Zalman? Vorrei sapere anche, se possibile, se stringono molto dato che le cuffie che ho attualmente sono troppo larghe per i miei gusti. Grazie
leggermente meglio di uno zalman ma siam li.
direi che stringono nella media :sisi: Difficile da quantificare, ma di certo non troppo né troppo poco.
 
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Non capisco sinceramente come funzioni il software sul PC che trovo nei Download del sito ufficiale. Sembra non cambi nulla in nessuna condizione di Input (Doppio Jack, Jack Singolo e USB).
 

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Non capisco sinceramente come funzioni il software sul PC che trovo nei Download del sito ufficiale. Sembra non cambi nulla in nessuna condizione di Input (Doppio Jack, Jack Singolo e USB).
da quel che so hanno sempre avuto problemi con il software :sisi:
 

Blerpa

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Ma fra le SGH3 e le Hyper X Cloud Alpha?
ottime entrambe la SGH3 ha piú soundstage e spazialitá ma probabilmente la cloud alpha una migliore qualitá complessiva data anche la differenza di prezzo e il fatto che le SGH3 avessero qualche problema con il bilanciamento giá da principio.
 
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