250 DVD in poco spazio, avanti progresso

Scienziati parlano di una nuova tecnica in grado di aumentare enormemente le capacità di archiviazione su supporti ottici.

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a cura di Manolo De Agostini

Gli scienziati dell'università di Berkeley e del Massachussets hanno sviluppato una nuova tecnica che potrebbe aumentare drasticamente la capacità di archiviazione.

Il metodo consente a elementi su scala nanometrica di essere assemblati tra loro con precisione su grandi superfici. "Questa tecnica potrebbe dare il via a grandi miglioramenti nell'archiviazione dei dati su supporti multimediali", affermano gli scienziati.

"La densità raggiungibile con la tecnologia che abbiamo sviluppato potrebbe potenzialmente permettere di contenere 250 DVD in una superficie grande un quarto di un supporto attuale".

Gli scienziati hanno spiegato che le molecole di una pellicola composta da blocchi di copolimeri (due o più catene di polimeri diverse collegate tra loro) riunite in un modello estremamente preciso ed equidistante, quando vengono allungate su una superficie si rompono.

Una volta che la formazione è rotta, i settori individuali non possono essere letti o scritti, diventando inutili al fine dell'archiviazione. Per superare questo problema di dimensione, gli scienziati delle due università hanno ideato una soluzione che ha richiesto la copertura della pellicola formata da blocchi di copolimeri con un cristallo allo zaffiro.

Quando il cristallo è tagliato su un angolo e riscaldato da 1300 a 1500 gradi centigradi per 24 ore, la sua superficie si riorganizza in un modello altamente ordinato a catena che può essere usato come guida per i blocchi.

Con questa tecnica, i ricercatori sono stati in gradi di creare elementi nanoscopici fino a 3 nanometri, che si traducono in densità di 10 terabit per pollice quadrato.

Le problematiche su questa tecnica sono ancora diverse, ma gli scienziati sono a buon punto. Abbiamo trovato il Santo Graal dell'archiviazione infinita?