26 febbraio 2021: i primi 30 anni di navigazione sul web

Ripercorriamo insieme gli ultimi 30 anni di esplorazione sul web, rendendo omaggio a quello che fu il primo browser.

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a cura di Gabriele Scordamaglia

Il XXI secolo ce ne sta regalando di tutte i colori: iniziato con il presagio apocalittico del Millenium Bug, ha visto nascere e crescere la cosiddetta “Generazione Z”, quella dei più avvezzi all’utilizzo di internet e dei social media. Siamo atterrati su Marte, abbiamo cambiato valute e visto crollare la borsa, decifrato il genoma umano, digitalizzato la moneta (protagonista di molte controversie). Tramite i progressi della ricerca scientifica abbiamo scoperto che il bosone di Higgs esiste, abbiamo raggiunto i confini del sistema solare esplorando i satelliti di Plutone e Albert Einstein ha trovato conferma della sua teoria sulle onde gravitazionali.

Ne sono successe di cose, e continueranno a succederne (si spera di positive). In tutto ciò, chi ha visto un’evoluzione costante è stato il World Wide Web, che trova le sue origini in un browser omonimo che oggi compie esattamente 30 anni. D’altronde è proprio grazie alla navigazione sul web che riusciamo a tenerci informati, praticamente in tempo reale ormai, su ciò che avviene nei nostri paraggi o dall’altra parte del mondo.

Il browser WorldWideWeb (ribattezzato poi Nexus, per evitare fraintendimenti) viene distribuito il 26 febbraio 1991, per scopi puramente dimostrativi e di ricerca. Tim Berners-Lee lo sviluppò per il CERN, in linguaggio Objective C sul sistema operativo NeXTSTEP, le cui librerie alleggerirono lo sforzo necessario grazie alla semplificazione della creazione di applicazioni grafiche. I più curiosi (o appassionati) possono trovare il codice sorgente disponibile sul sito del W3C.

Per essere il primo browser web sviluppato in assoluto, non era comunque scarno in termini di funzionalità: erano disponibili i link ipertestuali, consentiva la visualizzazione di immagini e anche la funzione “Trova”, ma la componente più interessante riguarda probabilmente il menù “Style”, che consentiva di utilizzare varie visualizzazioni dei documenti HTML nonostante il supporto ai file CSS di oggi non fosse ancora disponibile (semplicemente perché i file CSS non erano ancora stati inventati).

È doveroso dunque rendere omaggio al “nonno” dei moderni browser web, poiché probabilmente non avremmo i vari Chrome/Firefox/Edge e compagnia bella (con tutte le "civil war" annesse) se non fosse per il fu WorldWideWeb. L’augurio è che il progresso a cui siamo giunti oggi, oltre a essere un traguardo, sia un punto di partenza per ciò che verrà in futuro, così come lo è stato il primo browser web della storia per quello che abbiamo oggi!