Optane, carichi consumer
Intel ha spacchettato PCMark Vantage per evidenziare la differenza tra l'SSD Intel 750 e il prototipo Optane. Quest'ultimo offre un grande miglioramento nel bandwidth teorico durante i test, in particolare in quello di avvio e nel gaming. Avremmo preferito vedere una versione più nuova e accurata del benchmark, come PCMark 8. Inoltre bisogna tenere presente che gli sviluppatori non hanno ottimizzato giochi e applicazioni per l'archiviazione su supporti di memoria flash, per non parlare di qualcosa di nuovo come 3D XPoint.
Intel preferisce usare SPECwpc v2.0 per mostrare i progressi prestazionali in ambito workstastion. Ancora una volta notiamo un grande passo avanti con i carichi professionali. Il rapporto tra prezzo e prestazioni e l'impatto della tecnologia sulla vita quotidiana saranno ciò che ne decreteranno il successo o il fallimento.
Optane e il rendering
Intel afferma che il test SideFX Houdini è un benchmark client, ma è più vicino al mondo workstation. Il test consiste nel renderizzare una clip di 7 secondi da 1,1 miliardi di particelle d'acqua. L'operazione richiede 35 ore con l'SSD Intel più veloce (presumiamo un DC P3608), ma solo nove ore con l'SSD Optane.
La demo mostrata all'IDF 2016 include la registrazione dell'uso della CPU su entrambe le piattaforme. Il sistema con memoria 3D XPoint, a destra, raggiungeva un livello d'uso della CPU molto maggiore durante il test. L'uso della CPU è una misura importante che evidenzia il vero significato di un I/O più veloce, in particolare negli scenari datacenter. Con 3D XPoint il sistema spende meno tempo ad attendere l'I/O, e così sblocca le risorse della CPU per svolgere più lavoro. In un'installazione tradizionale ciò equivale a più macchine virtuali per ogni server o più risorse a disposizione delle applicazioni.
Durante un'altra presentazione Intel ha usato lo stesso benchmark, renderizzando solo quattro frame per un confronto più agevole. Per completare il test un SSD Intel 750 ci ha messo 40,6 minuti, mentre Optane solo 13 minuti. La parte arancione della slide Houdini 3D Rendering indica il tempo in cui il sistema è in attesa di una I/O in ingresso.
Come prevedibile il tempo di attesa di una nuova operazione di I/O è molto più alto, al 70% del tempo di attività della CPU con l'SSD 750. Il sistema con SSD Optane ha atteso solo il 20% per l'operazione di I/O. La slide indica il dispositivo Optane NVMe0n1 come da 268 GB, un valore decisamente più alto rispetto alla capacità del prototipo di Intel da 140 GB. L'Intel 750 ha raggiunto una media di 45.500 IOPS in questo test, mentre Optane ha toccato i 135.000. Come potete vedere nella slide finale con due tracce presentate una sopra l'altra, la grande riduzione dei tempi di attesa fa aumentare le prestazioni di tre volte.
Optane, carichi datacenter
I test sintetici sono ottimi, ma sfortunatamente molte applicazioni non sono ottimizzate per sfruttare al meglio 3D XPoint. RocksDB - un database open source che offre prestazioni e scalabilità superiore ai database tradizionali - è uno dei pochi programmi che può sbloccare le prestazioni del veloce supporto non volatile. Ci sono altri database, tra cui Redis e Aerospike, che possono sbloccare le massime prestazioni del supporto non volatile.
Facebook e Intel stanno lavorando gomito a gomito, e durante un keynote all'FMS il social network ha mostrato come sta riprogettando il suo stack per accogliere 3D XPoint. Durante il test RocksDB il prototipo Optane ha fornito un throughput tre volte maggiore e un vantaggio di 10 volte in latenze con le misure al novantanovesimo percentile. È piuttosto interessante che Intel e Facebook abbiano scelto il DC P3600 a bassa resistenza per la dimostrazione, perché il DC P3700 è più adatto per questo carico di lavoro.
Il prototipo Optane ha raggiunto 274,554 "gets" per secondo (in lettura), rispetto ai 70.782 del DC P3600. Passando alla latenza al novantanovesimo percentile il DC P3600 tocca 1,9 ms, mentre Optane solo 0,125 ms.
Le maggiori prestazioni permettono di usare i core in modo più efficiente, al fine di massimizzare l'investimento nelle CPU. Allo stesso tempo si possono ottenere grandi risparmi nella licenza delle applicazioni. Alcune licenze possono richiedere diverse decine di miglia di dollari per core - alcune licenze Oracle possono toccare 50.000 dollari per core. Fare un uso migliore della licenza può permettere di pagare senza rimorsi per il prezzo maggiore della soluzione di archiviazione.