Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Nell’ottobre 2014 l’azienda cambiò nuovamente CEO, con il passaggio di testimone da Rory Read a Lisa Su. La dottoressa è ancora oggi il CEO dell’azienda ed è a lei che si deve il salvataggio dell’azienda alla bancarotta.

Sotto il suo controllo AMD non solo ha mantenuto e rinnovato il business dei chip semi custom per le console Sony e Microsoft, ma c’è stato anche un rilancio nel settore dei microprocessori nel 2017 con le soluzioni Ryzen, un altro elemento importante dalla storia dell’azienda, nonché il ritorno nel settore server con le CPU EPYC.

AMD si rilancia sui desktop con le CPU Ryzen

Nel marzo di due anni fa AMD è tornata con una nuova architettura nel mercato dei microprocessori per i PC desktop. L’azienda presentò le CPU Ryzen e l’architettura Zen, in grado di offrire fino a 8 core e 16 thread. Malgrado frequenze non proprio elevate, le CPU erano competitive, con un buon rapporto tra prezzo e prestazioni.

Alla prima serie è seguita la seconda, migliorata, e favorita ulteriormente dai problemi produttivi di Intel, che a fronte di una domanda elevata nell’ambito datacenter ha allocato la produzione sugli Xeon, portando meno processori Core sul mercato e facendone così lievitare i prezzi.

Radeon sfida Nvidia con Vega

Dopo aver rinnovato le CPU, nel luglio 2017 toccò alle GPU con l’architettura Vega, un prodotto finalmente in grado di competere con le proposte Nvidia Pascal. Anche se la Vega 64 è solamente al livello della GTX 1080, rappresenta una buona alternativa e in alcuni paesi le soluzioni Vega hanno raggiunto prezzi decisamente interessanti, divenendo acquisti più sensati.

Vega, un’architettura per tutte le stagioni

Anche se spesso si parla di Vega solo in ambito desktop, ritroviamo questa architettura grafica in molteplici prodotti di AMD, anche nelle CPU Ryzen con grafica integrata e nei Ryzen Mobile a partire dall’ottobre 2017.

I Ryzen Mobile sono il tentativo, come fa intuire il nome, di sottrarre quote di mercato a Intel nel mercato dei notebook, che è quello più proficuo per i produttori di hardware.

I processori Ryzen Mobile stanno riscuotendo un lento ma costante successo e in generale si tratta di un prodotto competitivo. La grafica integrata Vega è talvolta il doppio più veloce di quella presente nelle CPU di Intel.

La Guerra dei Core: Threadripper ed EPYC

Non contenta di quanto fatto con i Ryzen, sempre nel 2017 AMD lanciò l’assalto alle CPU HEDT di Intel con soluzioni fino a 16 core chiamate Ryzen Threadripper 1000. Intel rispose con i Core i9 fino a 18 core e con frequenze più alte.

Nell’agosto 2018 la casa di Sunnyvale introdusse i Ryzen Threadripper 2000, migliorando quanto fatto con i modelli 1000 e portando il numero di core a 32, come le CPU EPYC di prima generazione.

La prima GPU al mondo prodotta a 7 nanometri

La Radeon Instinct MI60 presentata nel novembre dello scorso anno segna il debutto della prima GPU Vega 20 prodotta a 7 nanometri.

Il chip grafico ha una dimensione del die leggermente più grande di 300 mm2 e ha 60 Compute Unit affiancate da 16 GB di memoria HBM2. Lo stesso chip è poi stato usato per la Radeon VII, e spinto fino a 1,8 GHz, la prima soluzione consumer a 7 nanometri.

Il passaggio di AMD ai 7 nanometri prima che Intel adotti i suoi 10 nanometri rappresenta un potenziale spartiacque per il futuro della casa di Sunnyvale: AMD potrebbe guadagnare ulteriori quote di mercato, portando i Ryzen e gli EPYC ai livelli degli Athlon e degli Opteron.

Come sempre sarà il futuro a parlare, ma l’azienda ha dato dimostrazione di sapersi districare bene anche nei momenti più bui. Perciò, non ci resta che augurarle altri 50 anni d’innovazione tecnologica!