A Intel costerà 559 milioni di dollari abbandonare Optane

Intel continua a dismettere business ormai poco redditizi per favorire i suoi investimenti nella strategia IDM 2.0.

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a cura di Antonello Buzzi

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Dopo la vendita della divisione droni al fratello di Elon Musk e quella inerente alle unità SSD a SK Hynix, Intel ha annunciato, in occasione della call inerente al rapporto sui guadagni del secondo trimestre 2022, che chiuderà le sue attività relative alle memorie Optane. L'operazione comporterà una liquidazione delle scorte pari a 559 milioni di dollari. I colleghi della divisione americana di Tom's Hardware hanno chiesto ulteriori chiarimenti direttamente all'azienda di Santa Clara, la quale ha risposto:

Continuiamo a razionalizzare il nostro portafoglio a supporto della nostra strategia IDM 2.0. Questo include la valutazione della dismissione di attività che non sono sufficientemente redditizie o non sono fondamentali per i nostri obiettivi strategici. Dopo un'attenta valutazione, Intel ha intenzione di interrompere lo sviluppo di prodotti futuri nell'ambito dell'attività Optane. Ci impegniamo a supportare i clienti Optane durante la transizione.

Già un paio di anni fa, Intel aveva comunicato la cancellazione della sua linea di SSD Optane per il mercato consumer. Nello specifico, la compagnia di Santa Clara aveva interrotto la produzione degli SSD Optane Memory M10800P900P e 905P, che rappresentano l’intera famiglia Optane per PC desktop.

Il CEO della società, Pat Gelsinger, ha citato il passaggio del settore alle architetture basate su CXL come ragione per la chiusura dell'attività Optane, continuando il trend lanciato da Micron, unico produttore in grandi volumi di 3D XPoint - la memoria utilizzata da Intel per produrre Optane - che ha venduto la sua fabbrica a Texas Instruments, lasciando Intel senza impianti di produzione propri.

Secondo alcuni analisti, Intel stava continuando a fornire memorie Optane grazie alle scorte accumulate da Micron prima della chiusura della fabbrica, che avrebbero dovuto essere sufficienti ancora per alcuni anni. Questo spiegherebbe anche il valore complessivo di 559 milioni di dollari inerente alla liquidazione delle scorte.