Accuratezza, altri programmi e conclusioni

Torna la suite per dettare e controllare il pc con la voce. Le novità non sono molte ma funzionano molto bene.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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L’uso per la dettatura e con programmi diversi

Ovviamente, il primo utilizzo di Dragon è quello di comporre dei testi con velocità superiore a quella della digitazione classica via tastiera. Una volta padroneggiato l’utilizzo classico, però, impareremo che è piuttosto comodo avere una sorta di assistente vocale quando si usano altri programmi.

L’interfaccia di riconoscimento vocale, infatti, riesce a gestire tutti i menu dotati di testo. Programmi come Word, Excel, Photoshop e, in generale, tutti quelli che usano i menu standard di Windows sono utilizzabili vocalmente.

Si possono spostare le finestre, attivare delle scorciatoie e creare macro che inseriscano brani di testo, immagini e altri elementi, anche pesanti o lunghi, al semplice comando vocale.

Aggiungicomando
Il menu di Dragon permette di creare nuovio comandi vocali che possono lanciare script, attivare funzioni speciali oppure incollare testi predefiniti, immagini o altri elementi.

Gli automatismi che abbiamo sviluppato in anni di uso combinato tra tastiera e mouse, all’inizio saranno molto più comodi e veloci.

Se però ci prenderemo il tempo di pensare a quali sono quelle funzioni che sono un po’ scomode da usare tramite tastiera, scopriremo che è molto più veloce dire qualche parolina piuttosto che andare a spostare il mouse in una serie sotto menu.

Inoltre, in qualsiasi momento si può dire “Cerca su Internet” per aprire una interfaccia che lanci una ricerca Web sul nostro browser predefinito.

Ma c’è di più. Tramite il comando “Aggiungi nuovo comando” si possono creare degli script molto potenti attivabili con la voce.

In un piccolo esperimento, ho aggiunto il comando “accendi la luce” per far lanciare sul mio pc un .exe che causava l’accensione di una lampada collegata alla rete wi-fi locale e il comando “spegni la luce” per lanciare un altro .exe che ne causava lo spegnimento.

I tempi di risposta sono nell’ordine dei tre secondi, ma come primo passo per stupire gli amici funziona molto bene e mostra quanto sia flessibile l’uso di Dragon nell’ambiente di lavoro e casalingo.

Accuratezza e pratica

L’aspetto più importante di un programma di riconoscimento vocale, comunque, resta la sua accuratezza. Possiamo avere per le mani lo strumento più versatile e potente del mondo, ma se poi non capisce cosa diciamo i risultati sono sempre deludenti.

Dragon è sicuramente molto preciso nel suo riconoscimento, già dal primo momento. L’addestramento iniziale necessario è davvero breve (meno di un minuto) e con un microfono di discreta qualita (ma non certo professionale) ha una resa davvero ottima.

Addirittura, Dragon riesce a riconoscere la nostra voce in maniera accurata anche in presenza di rumori di sottofondo, come con una finestra aperta, o con della musica che esce dagli altoparlanti.

Durante i nostri test ho provato a dettare questa recensione ascoltando Antonella Ruggiero (quindi musica in italiano) e poi i Red Hot Chili Peppers. In entrambi i casi il software non ha sbagliato più che in precedenza, ma i tempi di risposta si sono allungati parecchio sul mio PC equipaggiato con processore Intel Core I5.

Tutto era ancora utilizzabile senza troppi problemi, ma il contrasto con i tempi di risposta in ambienti meno rumorosi è notevole.

I problemi maggiori stanno ancora nel distinguere le “e” verbo (e quindi accentate) da quelle congiunzione, soprattutto quando all’inizio si tende a parlare un po’ a “strappi” dettando poche parole per volta invece di intere frasi, ma nella stragrande maggioranza dei casi il risultato è quello voluto.

baarra
La barra di controllo di Dragon resta di dimensioni minime in alto nello schermo per poi espandersi come vediamo qui quando vi spostiamo il mouse.

Imparare a dettare invece di scrivere con la tastiera è un compito impegnativo per i primi due/tre giorni, ma vi assicuro che lo sforzo vale la candela.

Purtroppo, il suo utilizzo in ambienti lavorativi classici è assolutamente impensabile. Avere un ufficio affollato di colleghi che “chiacchierano” con il proprio PC non aiuta la concentrazione, ma nell’intimità di uno studio o per l’uso con parole chiave che attivino macro all’interno di programmi di produttività risulta molto utile.

Conclusioni

In conclusione, Dragon Professional Individual ci è piaciuto molto per la sua efficacia nel riconoscimento della voce e per come si interfaccia con le altre applicazioni.

Ci dispiace che il controllo vocale non si possa usare in tutti gli uffici per “chiari motivi di convivenza”, ma moltissimi professionisti lo troveranno molto utile se prenderanno il coraggio a due mani e gli daranno una possibilità.

C'è forse qualcosa da rivedere in termini di stabilità. A volte ci è capitato che la barra dei comandi si chiudesse, ma il modulo di riconoscimento vocale restasse attivo in sottofondo, rallentando il sistema senza però dare alcun altro segno di vita.

Se avete un lavoro che vi costringe a scrivere molto (avvocato, medico o altro) nella comodità di uno studio privato, non pensateci due volte e provatelo.