Usabilità

L'Aspire Switch 10 è la nuova proposta 2 in 1 di Acer per chi vuole spendere poco ma avere un tablet con Windows 8.1 e tastiera staccabile di qualità più che discreta, a un prezzo conveniente.

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a cura di Elena Re Garbagnati

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Qualità costruttiva

Nonostante questo prodotto sia rivestito per lo più in materiale plastico è da riconoscere che le finiture sono state curate nei dettagli e alla fine ci si ritrova con un prodotto economico ma di qualità accettabile. Anche la tastiera dock, che spesso è la nota dolente di questi prodotti, resiste a torsioni e pressioni fatte con le mani, offre un piano d'appoggio che non vibra con una digitazione pesante e soprattutto ha un sistema di aggancio più che discreto, come vedremo più avanti.

L'unico punto a sfavore che abbiamo notato è che sotto alla tastiera dock ci sono solo due gommini, sotto al poggiapolsi, mentre mancano quelli sotto alla cerniera del coperchio, dove i piedini sono in plastica (non gommata). In questo modo quando si usa lo Switch 10 in modalità notebook la parte alta della base tende a muoversi, soprattutto se usate il touchscreen. Probabilmente la maggior parte degli utenti userà lo Switch 10 per lo più in modalità tablet quindi non si accorgerà di questa piccola sbavatura, peraltro rimediabile con la banale applicazione di gommini autoadesivi nel punto giusto (consigliamo ad Acer di farlo nei prossimi modelli).

Durante lo smontaggio siamo incappati incidentalmente in un'altra sbavatura: la vite sotto all'angolo sinistro del touchpad deve rimanere allentata, altrimenti non funziona la pressione dell'angolo in basso a sinistra, che serve per ottenere la funzione del tasto sinistro del mouse. Normalmente non ci si accorge di questo minimo dettaglio, nel nostro caso l'abbiamo capito perché abbiamo aperto la base.

Modalità 2 in 1 e aggancio

Come accennato l'aggancio fra il tablet e la tastiera dock è fra i migliori sulla piazza. Ci sono infatti sia il magnete sia gli incastri meccanici per assicurare che le due parti non si separino involontariamente. Un volta uniti i due componenti serve una discreta trazione per staccarli. L'unico inconveniente è che il magnete porta a volte a un aggancio scorretto, con uno dei ganci meccanici esposti sulla cover esterna. In compenso non serve fare pressione per incastrare il tablet, basta avvicinarlo.

Questa soluzione porta con sé alcuni pro e contro. Il vantaggio indiscutibile è che, al contrario di quanto avviene con altri prodotti, una volta uniti i due componenti vanno a comporre un notebook con inclinazione regolabile dello schermo nella posizione che l'utente trova più comoda. Non ci sono selettori meccanici, quindi ci si guadagna sia per l'eleganza complessiva del prodotto sia per praticità.

Lo svantaggio maggiore è che se si apre lo schermo oltre 140 gradi, si ribalta all'indietro perché la tastiera dock non è abbastanza pesante per tenerlo fermo. Evidentemente c'è un problema di bilanciamento da sistemare nelle versioni successive perché l'idea è ottima, l'applicazione pratica meno.

Comunque questa cerniera non dà mai l'impressione di poter cedere, anche se lo Switch è impugnato e scosso dalla parte della tastiera. Un sistema ben congegnato seppur non perfetto.

Tastiera e touchpad

La necessità di fare economia non ha impattato sulla tastiera, che è un modello più che discreto. La corsa dei tasti è lunga e il fine corsa ammortizzato al punto giusto: sebbene le dimensioni non siano ideali per scrivere testi tutto il giorno, usarla per un paio d'ore non crea nessun problema. Acer ha cercato di sfruttare tutto lo spazio possibile: i tasti arrivano a meno di 5 millimetri dai bordi in larghezza, ma nonostante questo qualche compromesso è stato necessario.

Le frecce direzionali come spesso accade non hanno spazio vuoto attorno, ma notiamo con piacere che il tasto Enter ha la classica forma a L rovesciata, il backspace è di misura standard e i tasti con le lettere hanno una larghezza di 15 millimetri e una spaziatura di 3 millimetri.

Il touchpad occupa tutto lo spazio possibile: è alto 5,1 centimetri in un poggiapolsi da 6 centimetri, ed è largo 9 centimetri. Tutta l'area è stata lasciata al touchpad: una scelta condivisibile. Per ottenere le funzioni del tasto destro e sinistro del mouse basta premere gli angoli nella parte bassa.

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Connettività

La cornice dello schermo è sottile e si ispessisce solo nella parte bassa, dove sono collocati gli altoparlanti. Sui lati trovate il bilanciere del volume, il pulsante di accensione/spegnimento e l'unica presa jack per le cuffie. Non mancano poi il vano per una scheda SD, la presa microUSB e una micro HDMI.

Da notare che, al contrario del prodotto Lenovo, non è possibile navigare in Internet con connessione 3G/4G. La tastiera aggiunge a questa dotazione un connettore USB 2.0, e come detto opzionalmente si potrà avere una base con unità disco da 500 GB (da chiedere al momento dell'acquisto).

Schermo

L'Aspire Switch 10 ha in dotazione uno schermo IPS da 10,1 pollici a 1366 x 768 pixel che supporta il multitouch a 5 punti di contatto. La definizione dei contenuti visualizzati è buona, mentre la luminosità di 141 candele al metro quadro è piuttosto deludente. In compenso però è stata implementata la tecnologia LumiFlex, capace di adattare la luminosità e il contrasto del display in funzione della luce esterna.

Abbiamo provato a usare il tablet all'aperto, sia all'ombra sia sotto alla luce diretta del Sole, e in effetti il contrasto viene accentuato: l'effetto a specchio c'è comunque, ma le immagini si riescono a vedere anche se a fatica.

Sicuramente molti avrebbero preferito una risoluzione maggiore, per esempio 1280 x 800 pixel. Anche se Acer non conferma ufficialmente, secondo indiscrezioni che circolano online arriverà anche questa opzione, probabilmente per il periodo natalizio.

 

Quanto alla qualità delle immagini, l'analisi statica dello schermo non è benevola, dato che il pannello non soddisfa i requisiti minimi dello standard sRGB. Comunque la definizione delle immagini è discreta ed è allineata con quella dei prodotti della stessa fascia di prezzo. Oltre tutto Gamma e DeltaE Medio non sono distanti dai valori standard, quindi non c'è perdita di dettagli.